Di recente il mercato editoriale birrario si è arricchito di tre nuove pubblicazioni che, pur in maniera diversa, condividono un elemento ricorrente: l’attenzione crescente verso il marketing. Due dei volumi sono interamente dedicati a questo aspetto, segno di quanto la comunicazione, il posizionamento e le strategie di brand siano diventati centrali anche nel mondo della birra artigianale. Ma interessante è anche il fatto che il terzo libro, pur focalizzato sulla produzione, riservi un ampio capitolo proprio alle dinamiche imprenditoriali e commerciali, a testimonianza di un settore che non può più prescindere da un approccio tecnico e manageriale allo stesso tempo. Una triade di letture che fotografa bene l’evoluzione della birra italiana: non solo fermentazioni e ricette, ma anche identità, mercato e capacità di raccontarsi.
Il nuovo manuale del birraio moderno
È firmato Accademia delle Professioni, uno dei principali enti didattici italiani che opera anche in ambito brassicolo, Il nuovo manuale de birraio moderno, un compendio di quasi 250 pagine pensato per chi vuole destreggiarsi con la produzione della birra, tanto in un contesto hobbistico, quanto soprattutto in quello professionale. L’opera era stata immaginata originariamente come testo per gli studenti dell’accademia, ma in fase di sviluppo ha assunto una dimensione di tale portata da diventare un libro vero e proprio, edito da LSWR. Il manuale si apre con una brevissima panoramica sulla birra e sui suoi aspetti tecnici e tecnologici, prima di affrontare nei dettagli le tematiche più importanti: materie prime, produzione, gestione della cantina, confezionamento e spillatura e servizio. L’ultima parte aggiunge elementi utili a chiunque voglia lanciarsi nel settore birrario, con un capitolo completamente dedicato all’avviamento di un birrificio o di un brewpub. Il libro è acquistabile regolarmente su Amazon.
Il nuovo manuale del birraio moderno
A cura di Accademia delle Professioni
Edito da LSWR
Pagine: 272
Prezzo: € 29.90
Il marketing della birra
Il marketing è una disciplina che nella birra artigianale italiana trova spesso un’applicazione molto grossolana. A cercare di mettere ordine nella materia da qualche mese è arrivato Il marketing della birra, il libro con cui l’autore Matteo Malacaria offre consigli e suggerimenti per “trasformare la birra in un business di successo”. I quindici capitoli dell’opera alternano concetti base di marketing a dati relativi al mercato birrario italiano, analisi delle strategie dell’industria a case studies di settore. Vengono toccati un po’ tutti i concetti relativi al marketing: posizionamento, politiche di prezzo, comunicazione, identità aziendale, turismo birrario, storytelling, segmentazione del target, ecc. Ad arricchire il racconto ci sono interviste ai protagonisti del settore, italiani e stranieri. Il marketing della birra può essere acquistato su Amazon.
Il marketing della birra
Di Matteo Malacaria
Edito da LSWR
Pagine: 184
Prezzo: € 23,90
Beer Marketing
Curiosamente circa sei mesi fa è uscito un altro libro che affronta il tema del marketing applicato alla birra artigianale. Si chiama Beer Marketing – il Manuale di Marketing per il Settore della Birra Artigianale ed è pubblicato in maniera autonoma dalla sua autrice, Cristina Alberto, marketing strategist e appassionata di birra. È un manuale che si propone come strumento per chiunque operi nel mercato o voglia lanciarsi in una nuova impresa, offrendo soluzioni per costruire una forte identità di brand, raccontare la propria storia in modo autentico e distinguersi dalla concorrenza. L’opera affronta tanti temi diversi: social media, misurazione dei risultati, ottimizzazione del budget, tool online, strategie di promozione, suggerimenti pratici. I vari contenuti sono intervallati da “pause birra” per rendere la lettura più piacevole e leggera. Beer Marketing è disponibile su Amazon, anche in formato ebook.
Beer Marketing
di Cristina Alberto
Pagine: 277
Prezzo: € 25,90
Disclaimer: con alcuni dei siti linkati in questo articolo Cronache di Birra ha attivato un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Volendo, potete cercare gli stessi articoli su Google. Se invece volete saperne di più su questi link, su Il Post c’è una spiegazione chiara e dettagliata.









