In Italia le pubblicazioni a tema birrario non sono certo all’ordine del giorno, tanto che la mia ultima panoramica sulle novità editoriali risale a quasi un anno fa – nel mezzo per fortuna hanno trovato spazio un paio di recensioni. Ora però rituffiamoci sulla birra raccontata dai libri perché nelle ultime settimane le sorprese non sono mancate, a partire da un annuncio arrivato come un fulmine a ciel sereno: quello della biografia di Kuaska! Ebbene sì, dopo anni di “minacce” il progetto è arrivato in porto e ora tutti gli appassionati possono gustarsi un’opera completamente dedicata alla vita e alla visione di Lorenzo Dabove, semplicemente il guru italiano della birra artigianale.
Scritto con il supporto di Massimo Acanfora (già autore di Un’altra birra e La birra più buona del mondo) il libro non poteva non intitolarsi con l’incipit di una delle citazioni più celebri di Kuaska: La birra non esiste. In precedenza ho parlato di biografia, ma il termine non è corretto perché l’opera è strutturata in maniera originale e abbastanza anarchica – insomma, un po’ come il suo protagonista. I capitoli allora saltano dalle rimembranze giovanili dell’autore alle prime esperienze col Lambic, dai segreti della degustazione all’evoluzione della scena birraria italiana. In mezzo trovano posto degli “intermezzi” e alcune digressioni totalmente personali, che sfoceranno fino alla trattazione dei gusti musicali del protagonista – un argomento che per me è sempre stato un mistero 🙂 .
Kuaska mi aveva anticipato l’uscita del libro qualche giorno fa durante il Brussels Beer Challenge e non me lo sono fatto ripetere due volte: lo sto leggendo proprio in questi giorni. Quindi attendetevi a breve una recensione, ma se non volete aspettare oltre sappiate che è disponibile sin d’ora sul sito di Altraeconomia.
Cambiamo totalmente genere passando da una pseudo biografia a un’antologia. Scritto da Duilio Chiarle, Storie di Birra è un'”antologia di grandi autori della letteratura italiana”, chiaramente dedicata alla nostra bevanda preferita. L’assunto di partenza è che la birra ha ispirato autori di ogni epoca e nazionalità, da qui l’idea di raccogliere vari estratti in questa opera. Non aspettatevi dunque un manuale di degustazione, né toni particolarmente tecnici; piuttosto potrete verificare come l’argomento sia stato trattato da scrittori e poeti molto diversi tra loro: Lorenzo Stecchetti, Edmondo de Amicis, Ercole Luigi Morselli, Emilio Salgari, Giovanni Verga e molti altri. Potete acquistarlo su Amazon, su Lulu e su altri siti analoghi.
È invece decisamente tecnico l’ultimo sforzo della coppia Lelio e Marianna Bottero, intitolato Guida all’apertura di un beershop. Sulla falsariga delle altre guide di Lelio, anche questa si pone come punto di riferimento per chiunque voglia entrare nel settore con una delle forme di business più diffuse degli ultimi anni. L’opera si apre con capitoli introduttivi al mondo della birra (storia, produzione, stili), ma poi arriva rapidamente al succo del discorso: si analizzano gli aspetti burocratici e autorizzativi, la composizione dell’offerta, la tipologia di vendita, i prodotti e le iniziative complementari. Non mancano tre preziosi esempi di business plan, che approfondiscono altrettante filosofie commerciali. È disponibile in pdf o come ebook stampabile sul sito di Lelio Bottero.
E concludiamo con una pubblicazione non prettamente birraria, ma che ritengo molto interessante. Si tratta del Marketing del Gusto, scritto da Luciana Squadrilli e Slawka G. Scarso. Forse avrete sentito parlare della prima autrice: per anni ha lavorato per Birra del Borgo ed è una grande appassionata della bevanda di Cerere. Perciò nonostante il manuale affronti la comunicazione e il marketing applicati in generale al settore del “food”, non mancano diversi riferimenti al mercato della birra artigianale, tra cui una case history dedicata al Birra del Borgo Day (nel capitolo sulla progettazione degli eventi). Non so se esistono altre pubblicazioni del genere che incorporano la birra in maniera così precisa, ma visto i tempi che corrono mi sembra una condizione quantomeno necessaria per chiunque voglia scrivere un simile manuale. Complimenti alle autrici per aver avuto l’idea giusta.
Avete già inserito qualcuna di queste novità nella vostra lista dei desideri?