A distanza di quasi un mese torniamo a dare un’occhiata ai locali birrari aperti recentemente in Italia, in particolare pub e beershop di qualità . Impossibile per me non partire da Roma e dal Buskers Pub, operativo da ieri e che inaugurerà ufficialmente nei prossimi giorni. Come qualcuno di voi avrà capito, si tratta del locale ufficiale di Buskers, progetto brassicolo itinerante che abbiamo seguito da vicino sin dalla sua nascita. La birreria si trova in viale Leonardo Da Vinci, in zona San Paolo (scelta tattica per la vicina presenza dell’Università di Roma Tre), e le sue dodici spine ospiteranno ovviamente le birre della casa, oltre a quelle di tanti birrifici amici (Olmaia, Birra del Borgo, Ducato, Karma, ecc.).
L’anima del luogo non sarà solo birraria, ma anche gastronomica, grazie alla collaborazione con tanti nomi eccellenti. Seguendo l’esempio di altri locali, il panino sarà l’elemento centrale del menu e a curarlo ci penserà addirittura Gabriele Bonci. Ci aspettiamo quindi proposte molto particolari, che lo saranno anche esteticamente: il Sampietrino – questo il nome del panino – avrà una curiosa forma quadrata. Un altro nome importante coinvolto nell’avventura è quello di Vincenzo Mancino di DOL. Io gli farò visita domani, quando andrà in scena (con una settimana di ritardo) la seconda tappa di Brassare Romano. Se ne volete sapere di più vi rimando a questo articolo del Gambero Rosso.
Parlando del birrificio Decimoprimo, ieri ho accennato all’effervescenza della scena pugliese. A conferma di ciò segnalo due nuove aperture, una in provincia di Bari, l’altra a Foggia. La prima è Birrarium, situato ad Acquaviva delle Fonti e attivo da metà dello scorso anno. Vanta oltre 250 etichette da tutto il mondo e un impianto di spillatura, rinnovando quel format ibrido beershop-birreria che ormai sembra diventato una costante in Italia. Oltre alle bottiglie potete trovare materiale per l’homebrewing, oltre a dei capienti frigoriferi per acquistare birra alla temperatura ideale. L’inizio sembra molto promettente e le possibilità di crescita del locale appaiono ottime, come ammette Angelo sul suo Berebirra.
Sempre Angelo riporta la seconda apertura, l’Amarillo 34 di Foggia. Come si può leggere, è un piccolo beershop gestito da un homebrewer di lungo corso, appassionato e competente. Sono presenti i più importanti birrifici artigianali da Belgio, Inghilterra, Olanda, Scozia e Danimarca, inclusi quelli che realizzano specialità locali (Lambic su tutti). Anche le produzioni italiane non dovrebbero mancare. Il locale si trova in via Dante Alighieri, al civico 42.
Lo scorso marzo ha invece inaugurato a San Benedetto del Tronto (AP) la Birroteca Guelfa, appartenente anch’essa alla tipologia dei beershop con mescita. La selezione base consta di circa 350 etichette, più un numero variabile di prodotti a rotazione . L’impianto di spillatura vanta ben 5 vie (che per un beershop non sono certo poche), mentre la presenza di grandi frigoriferi garantisce la disponibilità di bottiglie alla giusta temperatura. Inoltre è presente un’ampia scelta di materiale per l’homebrewing (estratti luppolati, materie prime, ecc.) ed è offerta la possibilità di macinarsi in loco i propri grani grazie a un mulino sempre disponibile. Infine la birroteca organizza corsi per homebrewers, degustazioni guidate e visite ai birrifici di zona con cui porta avanti strette collaborazioni (Opperbacco, Le Fate, San Giovanni, Il Mastio). Il locale si trova in via Enrico Toti 43/c e se ne volete sapere di più consultate la relativa pagina Facebook.
Anche la Campania birraria si conferma costantemente in crescita, come dimostra l’apertura nel centro di Benevento del beershop Jimbo. Già gestire un negozio del genere al sud è un’impresa (in tutti i sensi 🙂 ), se poi ci si vuole concentrare specialmente sulle birre italiane il discorso si complica ulteriormente. Tuttavia la scelta di Jimbo è proprio questa, dimostrata dalla disponibilità di tanti marchi nostrani, come Toccalmatto, Brewfist, Ducato, Retorto e Foglie d’Erba. Chiaramente comunque non mancano anche le etichette straniere, come De Molen, Thornbridge, Mikkeller, Left Hand, Spezial, ecc. Il locale propone anche una piccola selezione di vini locali e alcuni snack particolari. Il Jimbo è situato in via Bartolomeo Camerario 13.
E concludiamo con un accenno al Bistrot Ristobirreria Baladin, che è comparso a Milano (via Solferino) da qualche settimana. Sarà un locale tutto Baladin, con nove spine totali (sette al piano inferiore e due al piano terra), che però inaugurerà ufficialmente solo il prossimo settembre. Nel frattempo infatti saranno effettuati pesanti lavori di “ristrutturazione” (ad agosto), tuttavia il pub è già attivo da ora. Probabilmente ne riparleremo quando sarà partito a tutti gli effetti.
complimenti alla birroteca guelfa, è sempre bello leggere di locali, oltre che di mescita di cultura, che aprono in zona “BAM” ultimamente martoriata da locali più o meno commerciali che di birra artigianale non c’hanno manco i tappi delle bottiglie! spero di andarli a visitare presto insieme al locale del Sub Comandante Mirkos! hasta el buskeraggio siempre!
Grazie mille per i complimenti e ti aspettiamo presto!!!
Non vedo l’ora di sdraiarmi al bancone del Busker Pub e farmi di California Uber Alles!!!
Buskers Pub? Interessantissimo. Appena ho un giorno libero faccio un salto
Andrea,
è un po’ di tempo che aspetto il tuo commento su questo…
http://petebrown.blogspot.it/2013/04/the-mischievous-swede-and-truth-about.html
A parte che c’è poco da commentare 🙂 credo che tu abbia sbagliato post in cui scrivere
Buona per il Buskers Pub. Leggevo gli aggiornamenti, e quelle sedie piene di etichette erano sorprendenti. Ma sono di parte, per cui…in bocca al lupo ai beershop meridionali. Come dici tu, Andrea, “è un’impresa”
Ma com’è questo Baladin a Milano? E’ un posto pseudo-chic come la zona in cui si trova?