Le microplastiche, particelle minuscole di plastica, sarebbero presenti in grandissime quantità nell’acqua che beviamo ogni giorno. È il motivo per cui Sherri Mason dell’università Penn State Berhend ha provocatoriamente aperto il suo discorso al Festival del Giornalismo Alimentare con una provocazione che suona più o meno così: “Un bicchiere d’acqua fa più danni di un boccale di birra”. Il caso delle microplastiche ha cominciato a diventare di dominio pubblico quando si scoprì che l’80% di queste particelle sono presenti nell’acqua di rubinetto. La rivelazione spinse l’opinione pubblica a preferire l’acqua imbottigliata, ma una nuova ricerca ha scoperto che le stesse microplastiche sono presenti anche nel 93% delle bottiglie.
In attesa di avere dati precisi sugli effetti di queste particelle sull’organismo umano, non rimane che preferire la birra all’acqua esattamente come accadde in passato in alcune zone d’Europa.
Andrea non ho capito. Ti riferisci a birra prodotta con acqua di fonte? Che acqua si usa normalmente? chiedo perché non lo so.
La birra generalmente è prodotta con acqua di fonte. Tu a cosa i riferisci?
Per i micro birrifici si usa normale acqua di rete. A volte trattandola, a volte no.