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Un Barley Wine trionfa al GBBF: è la No. 9 di Coniston

Come ogni anno, Londra ad agosto ospita il GBBF, in corso proprio in questi giorni. E come ogni anno, durante il GBBF vengono svelati i vincitori del Champion Beer of Britain, uno dei concorsi più importanti dedicati alle birre anglosassoni. I risultati, che sono stati pubblicati ieri pomeriggio sul sito della manifestazione, hanno visto trionfare il birrificio Coniston con la sua No. 9 Barley Wine: si tratta naturalmente di un “vino d’orzo” dalla gradazione alcolica  sostenuta (8,5%), prodotto una sola volta all’anno e caratterizzato da un lungo periodo di maturazione. Un birra certamente poco adatta all’estate, ma appartenente a un antico stile locale, troppe volte trascurato nelle sue incarnazioni più fedeli alla tradizione.

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A detta dei giudici, La No. 9 ha vinto grazie alla sua “fantastica eleganza, che ricorda quella di un grande cognac”. Il presidente di giuria, il mitico Roger Protz, ha speso alcune parole sull’andamento degli assaggi finali:

Nelle valutazioni conclusive i giudici sono rimasti piacevolmente impressionati dall’altissima qualità delle birre di questa edizione. Non c’è stata neanche una birra scarsa, al contrario erano tutti prodotti di eccezionale livello. E’ stata una scelta durissima e i risultati finali davvero vicini tra loro.

Queste invece le dichiarazioni di David Smith della Coniston:

Nel 1998 fummo davvero felici di vincere il concorso con la nostra Bluebird (una Bitter Ale ndr), e oggi siamo contentissimi di aver vinto di nuovo! Abbiamo sempre viaggiato su livelli altissimi e siamo orgogliosi di aver ottenuto un riconoscimento che sentiamo di meritare. E’ una birra inglese a tutti gli effetti, che utilizza solo ingredienti britannici.

Personalmente sono molto felice della vittoria della No. 9, principalmente per due ragioni. La prima è che, come accennato, ottiene visibilità uno stile troppe volte ignorato dal movimento, ma che è strettamente legato alle tradizioni brassicole dell’Inghilterra. In secondo luogo perché ci sono buone possibilità che sia facilmente reperibile in Italia: il birrificio Coniston è regolarmente importato nel nostro paese da Ales & Co., sebbene la No. 9 non risulti in catalogo.

Il podio del contest è stato completato nell’ordine dalla Trawlerboys Best Bitter di Green Jack e dall’American Pale Ale di Dark Star. In quest’ultimo caso c’è da notare che il bronzo è andato a uno stile non prettamente inglese: dettaglio non da poco per il concorso in questione, ma conoscendo la qualità del birrificio Dark Star credo che la resistenza delle consuetudini sia stata facilmente superata.

Tra i vari podi delle diverse categorie, troviamo un certo equilibrio tra nomi sconosciuti e birrifici di fama consolidata. Tra questi ultimi segnalo il piazzamento di Fuller’s con la  Gale’s Seafarers Ale, di Hobsons con la Town Crier, di O’Hanlon’s con la Stormstay – sì proprio loro, quelli che fino a qualche anno fa producevano la Thomas Hardy’s – e ancora di Dark Star con la Festival (oro tra le Strong Bitter).

Anche quest’anno poi c’è da segnalare il piazzamento di birre già premiate nelle scorse edizioni. In particolare va sottolineato l’oro della Ruby Mild di Rudgate, già Champion Beer of Britain nel 2009 e argento di categoria nel 2011, che a questo punto è una delle birre più premiate degli ultimi anni in Regno Unito. Bronzo tra le Bitter per la Shropshire Gold di Salopian, che lo scorso anno aveva ottenuto la terza piazza assoluta.

Come succede a ogni edizione, le birre vincitrici si esauriscono agli stand del GBBF dopo pochissimi minuti dalla pubblicazione dei risultati. Chissà se qualcuno tra gli italiani presenti a Londra ha avuto la possibilità di assaggiarne qualcuna… Se invece siete in Italia non vi rimane che rispondere alla mia domanda: che ne pensate della vittoria di un Barley Wine e della No. 9 nello specifico?

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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27 Commenti

  1. Anche se un barley wine ha vinto un premio non vuol dire che sia la birra di tendenza di quest’anno. Siamo ad Agosto 2012 e non mi sembra che se ne parli molto in Italia dello stile.Non mi risulta neanche che se ne siano vendute a vagonate.

      • mi sembra strano che vincano stili un pò sottovalutati, mi sembra una mossa per dare visibilità allo stile stesso, ma è solo una mia opinione

        • Negli ultimi 10 anni hanno vinto 2 Mild e 1 Barley, per il resto Golden Ale, Bitter e Pale Ale. Basta informarsi, anche se mi rendo conto che è più facile screditare concorsi e fare dietrologia. Niente di personale eh, è solo che certi atteggiamenti mi hanno ampiamente stancato.

        • scusa,sottovalutati da chi, noi italiani?ti ricordo che in italia la birra piu’ apprezzata(venduta) è la peroni.di quelle artigianali?doveva vincere un’altra ipa? i fratelli d’oltremanica potrebbero pensarla diversamente…

    • forse assaggiarle anche aiuterebbe, prima di sparare giudizi a casaccio tanto per darli… o deve vincere una bitter sempre e cmq per essere un concorso serio?

      se uno legge, vede che il BW, come facile attendersi, aveva già vinto il concorso invernale e l’ha spuntata su quello four seasons. cosa ci sarà mai di strano?

      bisognerebbe chiedere a chi è su, ma è probabile che sia presente solo in bottiglia peraltro, in genere i BW non ci sono mai a pompa al GBBF

  2. La dark star APA è stata ospite varie volte al 420. mi è sembrata una birra abbastanza “normale”, buona ma senza infamia e senza lode. Relativamente “beverinibile” anche se non invitava ad un secondo bicchiere. Non memorabile insomma (tutto IMO e per quello che posso ricordare).

    • Sì anche a me non ha lasciato grandi impressioni. E’ anche vero che una Hophead come quella bevuta al GBBF non mi è più ricapitata…

      • non escludete neppure ritocchi alla ricetta, freschezza o stagionalità dei luppoli, ecc. altrimenti tutti gli anni vincerebbero sempre le stesse birre

        non credo ci siano stili fragili quanto bitter e dintorni britannici… è anche quello il bello

  3. Comunque anche io spero che i ragazzi di ales e co. Inseriscano questo bw tra i loro prodotti,dalle mie parti c’e`grande penuria di birre importanti

  4. Adesso posso dirvelo…….ebbene si….sono io che condiziono le votazioni al GBBF!

    L’anno passato ho presentato a Rimini la Working Class Mild (Dark MIld) e ha vinto proprio una Dark Mild…….similare….
    Quest’anno ho presentato a Rimini il nostro Barley Wine Dudes……e guarda caso ha vinto un Barley Wine ..sul classico…..
    Inizio ad aver paura di me stesso…..(anche per altri motivi)….. 🙂

    Se fate i bravi vi dico in anticipo che stile vincerà l’anno prossimo…..

  5. Stavo per scrivere proprio della dudes che ho provato a Rimini e all ibf di Milano l’ ho proprio acquistata che leggo il commento di Bruno Carilli…. Cacchio che barley wine!!!
    Non saranno birre estive questo no ma sono signore birre e ogni tanto riscoprirle o scoprirne di nuove fa bene allo spirito.

  6. magari il prossimo anno vincerà un imperialstout,tanto per ribadire che la birra è fatta con il 90%di malti e fermentabili in genere e 10% di luppoli,non il contrario!
    ps:tempo fà in un quiz chiedevano quale era la bevanda fermentata fatta con il luppolo!
    pss:quando il luppolo non era stato ancora scoperto mi pare che la birra la facevano lo stesso…
    scusate la polemica.

    • Caro PRESIDENTE…che lingua parli?
      Le birre esistono da 6000 anni e ognuno è giusto che le faccia come gli piacciono…..
      Se sei allergico al luppolo sono fatti tuoi…..ma non capisco cosa c’entri con questo argomento.

      • scusate,io non voglio sindacare sui gusti di nessuno,era solo una battuta sulla tendenza romana di prediligere le birre molto luppolate.dico romana perche non sono uno che viaggia molto,quindi non conosco le abitudini al di fuori di questa zona.

  7. Io andrò domani sera sperando che almeno una delle vincitrici sia ancora disponibile. Sono a Londra da tre settimane e dopo aver girato numerosi pub accreditati Camra consiglio a chiunque si trovi qui e non abbia la possibilità di andare al Gbbf di recarsi al pub The harp. Si trova proprio dietro trafalgar square e in questi giorni ho bevuto davvero tante birre che cambiano giornalmente: ho bevuto la APA di Dark star e sono d’accordo che loro stessi fanno di meglio,pertanto straquoto la HopHead di Andrea, eccezionale davvero.

  8. @Brunalizzatore
    Grazie, ci voleva la puntualizzazione. Ti quoto in toto. O quasi.
    (l’unico particolare è che “la birra” è prodotta da un’attimino di piu di 6000anni =D)

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