E anche quest’anno ci risiamo. Comincia oggi per il sottoscritto un tour de force di tutto rispetto, che si svolgerà fino a domenica pomeriggio nella città di Rimini. Si terranno lì infatti i due attesissimi eventi di settore, come sempre strettamente collegati tra loro: Birra dell’anno di Unionbirrai, il più importante concorso birrario d’Italia, e Beer&Food Attraction, la storica kermesse B2B (ma aperta anche al pubblico nella giornata di sabato) dedicata al mercato birrario. Come ormai mi capita fortunatamente da diversi anni, parteciperò in prima persona a entrambe le iniziative. Prima sarò infatti uno dei tantissimi giudici chiamati a valutare le creazioni iscritte a Birra dell’anno (le sessioni si terranno giovedì e venerdì), poi sarò in fiera per tastare il polso del segmento artigianale e assaggiare molte delle novità presenti. Quest’anno poi nell’ambito di Beer&Food Attraction ci sarà un evento che mi vedrà in prima fila, poiché domenica sarò moderatore presso lo stand degli amici di Easybräu-Velo. Ma andiamo con ordine…
Incredibilmente anche quest’anno i numeri di Birra dell’anno hanno segnato nuovi record. Se nel 2019 si era sfiorato il traguardo delle 2.000 birre iscritte, questa volta è stato ampiamente superato: le produzioni da valutare saranno in tutto 2.145, suddivise nelle 41 categorie previste e a rappresentanza di 302 diversi birrifici italiani. Le cifre dovrebbero restituirvi le dimensioni dell’iniziativa, nonché dello sforzo richiesto a livello organizzativo: ecco perché quest’anno sarà necessario il lavoro di 9 membri dello staff Unionbirrai e 24 volontari UBT, oltre ai ragazzi che si occuperanno del servizio. E a differenza di quello che generalmente si pensa, non sarà una passeggiata neanche per me e per gli altri 107 giudici provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo. L’aspetto più bello dell’esperienza del giudice birrario non è infatti “bere tanta birra gratis”, ma piuttosto confrontarsi a livello umano e professionale con nazioni e culture completamente diverse. È anche un’occasione unica per rivedere amici sparsi per i quattro angoli del globo.
Se ne volete sapere di più sul funzionamento del concorso vi rimando al post “gemello” dell’anno scorso, mentre qui riassumo velocemente il meccanismo. I giudici sono suddivisi in “tavoli” e ogni tavolo valuta solo alcune categorie – mica penserete che assaggerò oltre 2.000 birre in due giorni! Gli assaggi avvengono rigorosamente alla cieca, quindi ciò che avremo di fronte saranno anonimi bicchieri pieni di birra, senza ulteriori indicazioni a parte la categoria di appartenenza e qualche informazione aggiuntiva in determinati casi (ad es. le spezie impiegate). La maggior parte delle categorie passano una fase di screening prima della finale, che viene giudicata da un diverso tavolo. Alla fine si definisce un podio per ogni categoria, più eventuali menzioni d’onore. Considerando il numero di categorie, i riconoscimenti assegnati supereranno abbondantemente il centinaio, tuttavia ci sarà un premio assoluto: quello di Birrificio dell’anno, cioè il produttore capace di ottenere i migliori piazzamenti in tutte le categorie. Lo scorso anno a trionfare fu Mukkeller e chiaramente tutti gli occhi saranno rivolti anche quest’anno sul birrificio marchigiano.
Concludo la veloce parentesi su Birra dell’anno con una precisazione, visto che negli ultimi giorni ho ricevuto più volte la stessa domanda. Noi giudici sapremo quali categorie ci saranno assegnate solo giovedì mattina, quando saremo seduti al tavolo pronti per iniziare i primi assaggi. Un dettaglio che conferma una volta di più la serietà di un concorso cresciuto tantissimo in questi anni.
Da sabato invece comincerà la mia personale due giorni a Beer&Food Attraction, che si concluderà domenica pomeriggio. Quest’anno sarà interessante verificare il cambio di direzione assunto dalla manifestazione (l’ennesimo dell’ultimo decennio), con quel “food” aggiunto nel nome della fiera che presuppone un’espansione verso lidi dalle possibilità potenzialmente infinite. Bisognerà capire se il connubio tra birra e cibo sarà semplicemente sulla carta – già nelle scorse edizioni c’era un’ampia zona dedicata a espositori gastronomici – o se si concretizzerà in maniera efficace, al di là dei tanti incontri e seminari collaterali che affronteranno l’argomento. Comunque a noi questo aspetto interessa relativamente, perché ovviamente ci preme molto di più l’aspetto birrario. Cosa troveremo quest’anno a Rimini? Tra le novità le lattine ricopriranno un ruolo da protagonista, mentre tante creazioni inedite ricadranno nel campo delle inossidabili Hazy IPA e delle immancabili maturazioni in legno.
Infine domenica 16 mi troverete alle 11,00 presso lo stand di Easybräu-Velo per la presentazione dell’impianto entry-level Pocket-Bräu da 5 hl. Come già spiegato su queste pagine, l’iniziativa sarà molto interessante, perché oltre alla spiegazione tecnica ci sarà il racconto del neonato Birrificio Bossum di Roma, che ha cominciato la propria avventura proprio con questo impianto. Si tratta infatti di una soluzione perfetta per gli homebrewer che vogliono compiere il grande salto, anche perché l’azienda oltre a fornirlo, accompagna il cliente nella ricerca della corretta configurazione finanziaria. Ci sarà un bel video della cotta eseguita presso Bosssum da Francesco Antonelli e molto probabilmente assaggeremo le creazioni del giovanissimo birrificio… Insomma sarà un evento tutt’altro che noioso.
Ci vediamo a Rimini, ma se resterete a casa potrete seguire tutti gli aggiornamenti sui canali social di Cronache di Birra (Facebook, Instagram, Twitter). Cheers!
Andrea, quale bicchiere adotta Unionbirrai per il concorso?
Non è fisso ogni anno, ancora non lo sappiamo. Te lo saprò dire a fine concorso