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Grandi novità per l'edizione 2010 di Birra dell'Anno

birra-dell-anno-2010Dopo un anno di pausa, torna il premio Birra dell’Anno di Unionbirrai, il più importante riconoscimento nazionale per le produzioni dei birrifici italiani. La sosta forzata, dovuta probabilmente anche alle vicende che hanno modificato la composizione dell’associazione organizzatrice, è stata sfruttata per rendere l’appuntamento ancora più prestigioso e autorevole. Confermate le modalità di partecipazione e di votazione, il cambiamento più interessante riguarda la sede della premiazione, che sarà Pianeta Birra 2010, la principale manifestazione italiana dedicata alla birra.

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La giuria, che anche per questa edizione sarà composta da esperti italiani e internazionali (la composizione della quale sarà rivelata più avanti), si riunirà qualche giorno prima della manifestazione per decretare le migliori produzioni all’interno delle categorie in cui saranno divise tutte le birre partecipanti. I risultati saranno comunicati domenica 21 febbraio 2010, durante un  evento di grande risonanza mediatica e culturale, al quale potranno partecipare appassionati e addetti ai lavori, con la possibilità di assaggiare le birre vincitrici.

I birrifici presenti col proprio stand alla fiera, in caso di vittoria, potranno immediatamente esporre il riconoscimento ottenuto, garantendo massima visibilità alle proprie produzioni. Un motivo in più sia per partecipare come espositori a Pianeta Birra, sia per iscrivere le birre al concorso di Unionbirrai.

Nelle prossime settimane pubblicherò ulteriori informazioni al riguardo.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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13 Commenti

  1. Eh Lallo, l’ingresso a Pianeta Birra è uno degli argomenti più discussi di sempre 🙂
    In teoria la manifestazione è dedicata solo agli addetti… in teoria
    Ripesca qualche vecchio thread su it.hobby.birra per dettagli

  2. Grazie, SR 🙂
    Non male, sono parecchie le categorie – e immagino, saranno parecchi i birrifici e i prodotti da vagliare.
    Altra domanda agli assaggiatori (SR, tu lo sei, vero? Se sì, chiedo a te): quante birre si trova ad assaggiare un giurato, circa, per categoria?
    Se sono più di un certo numero… che so, 10, si fa pausa tra una quantità di birre ed un’altra per desaturarsi il palato? Non sono esperta in materia ma sapevo che dopo un certo numero di assaggi fisicamente si perde un pò di sensibilità… è vero?
    C’è un metodo per “rifarsi la bocca” diciamo, tra una birra e l’altra – o tra una serie e l’altra? Acqua, pane, non so…
    Genuina curiosità. Grazie a chi risponderà e spero di non essere troppo OT.

  3. io sono un appassionato, se mi chiedono di assaggiare assaggio, se mi chiedono di bere bevo…

    dipende dal concorso e dalle procedure dello stesso. *se ricordo bene* a birra dell’anno 2007 c’erano meno di un 100naio di birre suddivise nelle varie categorie per due giurie, organizzate su due sessioni (mattino e pomeriggio) in un’unica giornata. quindi in media una ventina di birre a sessione e una decina per categoria, anche se alcune categorie erano meno affollate di altre. ogni giudice compila una scheda per ogni birra degustata

    nei concorsi HB italiani in genere si giudicano una ventina di birre per giuria, in genere viene previsto uno stile unico

    c’è sempre a disposizione acqua e cibo il più possibile neutro (pane o grissini)

    in altri concorsi, tipo la WBC, i numeri sono ben diversi e si tratta di un tour de force, tant’è che la procedura è ad eliminazione (ogni giudice fa delle nomination per l’eliminazione, se ne parla e se gli altri concordano si getta fino ad arrivare al podio, non so se vengano compilare schede di degustazione – credo di no, anche perché sarebbe una fatica immane)

    certo, è difficile controllare la sensibilità oltre un certo numero. è una questione di concentrazione, esperienza e capacità. personalmente trovo che sia un esercizio molto difficile, ma anche molto appagante per chi si trova a farlo. ed è meglio rinunciare a pretese di infallibilità, a meno di non essere davvero un big, e ce ne sono pochi, pochissimi. e poi, entra sempre e cmq un gioco un minimo di gusti personali, anche nel giudizio per stili. motivo per cui le giurie sono ampie nei limiti del possibile ed in genere di buttano i giudizi più alti e bassi (si riduce l’errore campionario). per tutti questi motivi, come dicevo in un altro post, un concorso va sempre visto come un gioco prima di tutto, poi per chi lo vince è sicuramente motivo di grande soddisfazione e per l’appassionato/consumatore è uno strumento per conoscere novità da provare. ma non è un oracolo di delfi. meglio, quando si è sviluppata un po’ di esperienza, fidarsi prima di tutto del proprio giudizio

  4. x SR
    ah grazie. E’ più o meno quel che immaginavo, ma avere conferme è sempre un bene.
    Attendiamo la classifica dei vincitori coi bicchieri pronti, insomma!

  5. cazz, mi pareva di ricordarlo su due giorni (c’era di mezzo una notte in albergo), ho cercato disperatamente sul web ma non ho trovato date…

    se ripenso alla serata da Nino, sono fiero di noi…

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