In un’Italia birraria che ha superato abbondantemente le 600 aziende brassicole, la nascita di nuovi birrifici รจ ormai all’ordine del giorno (non solo in termini metaforici). Con il post di oggi allora andiamo all’esempio di quattro nuovi produttori, che offrono una sintesi del fenomeno in atto nel nostro paese. Partiamo allora dal sud e piรน in particolare dalla Puglia, dove la scorsa primavera รจ iniziata l’avventura della beer firm Compagnia Brassicola Zerottanta. Dietro al nome si nascondono due appassionati e homebrewer da diversi anni, nonchรฉ entrambi soci dell’attivissima Luppulia. I loro nomi sono Vincenzo Capozzo (birraio e uno dei fondatori dell’associazione), Giuseppe Monteleoneย e Fabio Cannone e il loro obiettivo รจ di realizzare birre semplici e vere, ma di carattere.
La prima creazione รจ stata la Zerottanta Golden Ale, una birra chiara e maltata, che cede solo sul finale a una chiusura netta di luppolo. La definiscono “entry level craft beer”, intendendola come una perfetta gateway beer per accedere al mondo della birra artigianale. Successivamente รจ toccato alla Zerottanta Belgian Pale Ale, con scorze di bergamotto calabro e luppolo Citra, mentre la prossima uscita si chiamerร ย RedHead e sarร ย una Extra Strong Bitter di stampo anglosassone. Quest’ultima sarร lanciata in prossimitร del Natale. Per saperne di piรน vi rimando al sito web di Zerottanta (ancora in costruzione).
Dal Meridione spostiamoci nel “profondo” nord, e piรน precisamente a Dubino (SO). Qui ha da poco aperto i battenti il Birrificio Legnone, nato dall’iniziativa di quattro soci, tra i quali David (perito agricolo e hb con 7 anni di esperienza alle spalle) si occupa della produzione e Giulio della parte commerciale. Le birre in catalogo al momento sono solo due: la Milf Passion (7% alc.) รจ una Strong Ale equilibrata tra dolce e amaro mentre la Testa di Malto (5,5% alc.) una classica Pils, amara ma bilanciata col malto. “Milf Passion” รจ un marchio registrato che, a detta di Giulio, sta avendo un buon riscontro tra i clienti.
Tutti i dettagli sull’azienda (tra i quali dove trovare le birre del Birrificio Legnone) sono presenti sul relativo sito web.
Restiamo nel Settentrione, dove il comune di Santorso (VI) ha recentemente dato i natali al birrificio K&L, che, come possiamo leggere sull’ottimo Birramoriamoci, al momento produce ben sette birre: la Lost รจ una Belgian Ale che prevede l’impiego di cardamomo, la Special 3 una Tripel rivisitata (con miele di castagno bio), l’Olmo una classica Blanche belga, la Skunk Apa un’APA con luppoli americani, inglesi e neozelandesi (anche in dry hopping), la Nessie – come prevedibile – una Scotch Ale, la Litha una Saison aromatizzata con anice stellato, pepe rosa e bacche di ginepro e per concludere la 2 Fuochi, una Biรจre de Garde (stile poco diffuso quanto intrigante).
Curiosamente il birrificio K&L si riferisce alle sue creazioni con l’espressione “birra primitiva” al posto dell’ormai onnipresente “birra artigianale”. A fine ottobre ha inaugurato a Santorso il K&L pub, locale di mescita del birrificio. Se ne volete sapere di piรน vi rimando al sito web del produttore.
Si chiama invece Al Top Beer un recente marchio lanciato in quel di Brescia e che dovrebbe essere una “semplice” beer firm. L’iniziativa parte da quattro amici e non รจ un caso che anche le birre prodotte al momento siano quattro: la 6.2 Capsula Oro (5,2% alc.) รจ definita semplicemente “birra bionda lager” e potrebbe quindi appartenere tanto alle stile delle Helles quanto a quello delle (Bohemian) Pilsner; la 6.2 Capsula Nera (6,2% alc.) รจ -a differenza del nome – una “rossa” a bassa fermentazione (Dunkel); la 6.2 Capsula Arancione (6,2% alc.) una Vienna di colore ambrato; infine la 6.2 Capsula Bianca una classica Weizen.
Se cercate maggiori informazioni su Al Top Beer, trovate un esaustivo pdf sul sito web del progetto.
ho avuto modo di gustare un paio di prodotti a marchio zerottanta e devo dire che sono rimasta veramente soddisfatta:il gusto della Golden Ale รจ molto deciso ma nello stesso tempo unico per l’essenza e il retrogusto tanto da renderla adatta anche ad un palato che non ha mai bevuto una birra artigianale
Credo che chiamare “azienda brassicola” OGNI beer firm, sia azzardato, alcuni, con progetti importanti di sviluppo e soprattutto di creazione di vere e proprie “aziende brassicole”, hanno certamente un ruolo molto importante (e ne conosco alcuni che hanno tutta la mia stima ๐ ), ma dire di fare due o tre birre in altrettanti birrifici, che (spesso) non ti fanno neanche entrare in Azienda….รจ molto diverso…non credi?
Andrea ti riferisci a qualche passaggio del mio articolo?