Nel tentativo di risollevare il morale del settore offrendo una visione più equilibrata del momento storico che stiamo vivendo, la scorsa settimana abbiamo raccontato i progetti di rilancio e ampliamento di tre birrifici italiani. A essi vanno aggiunte tutte quelle realtà che stanno investendo nella loro immagine, rinnovandola o ripensandola da zero per segnare una nuova fase della loro evoluzione. Che tali iniziative arrivino ora non è banale e dimostrano che nell’ambiente c’è ancora un certo fermento positivo. Come vedremo non parliamo solo di progetti di recente apertura, che necessariamente sono chiamati a destinare risorse per emergere sul mercato, ma anche di nomi storici e attivi da tempo nel settore.
Malacoda Brewing (ex Cerbero Brewing)
Come abbiamo spiegato in passato, capita non di rado che una beer firm cambi completamente nome quando diventa un birrificio, con l’acquisto del suo impianto di produzione. È una scelta che comunica una decisa rottura con in passato, sottolineando quello che in effetti è un passaggio fondamentale nella vita di un’azienda brassicola. Così di recente è apparso nel settore della birra artigianale il nome Malacoda Brewing (pagina Instagram), che rappresenta, dopo poco più di un anno di vita, l’evoluzione del marchio Cerbero Brewing.
Il team, capitanato dal birraio Niccolò, resta invariato, così come la filosofia produttiva: spaziare dagli stili classici della tradizione tedesca e britannica alle birre più moderne e di tendenza, fino a ricette inusuali e particolari tra cui sperimentazioni con frutta fresca di stagione o birre “Pastry” con materie prime non convenzionali. Chiaramente il rebranding ha interessato anche le etichette delle lattine, caratterizzate da uno stile più minimal, ma comunque d’impatto.
Baladin
Pochi giorni fa anche lo storico birrificio Baladin (sito web) ha annunciato una rivisitazione delle proprie etichette. Non si tratta di una rivoluzione, bensì di piccoli accorgimenti grafici; tuttavia la notizia è comunque degna di attenzione non solo per l’importanza che ha sempre rivestito Baladin nel settore, ma anche perché l’azienda di Piozzo (CN) ha fatto scuola in termini di immagine dei propri prodotti, tracciando una strada che è stata seguita per anni da tanti altri birrifici. La novità riguarda al momento i formati da 33 cl e 75 cl delle birre Isaac, Wayan, Soraya, Nora, Super, Super Bitter, Leön, Elixir e L’IPPA.
Le nuove etichette dunque sono molto simili alle precedenti, ma con alcune variazioni significative. Dal punto di vista della stampa sono state impiegate tecniche innovative, come vernici tattili a rilievo, che rendono l’etichetta elegante alla vista e preziosa al tatto. Dal punto di vista estetico è stata mantenuta la forma pentagonale – sapevate che la silhouette richiama il famoso tendone da circo dell’antesignano pub Le Baladin? – dalla quale tuttavia sono stati eliminati molti orpelli grafici. In nome di una maggiore pulizia visiva, ora il nome della birra, che rimane l’elemento principale dell’etichetta, è perfettamente inscritto all’interno del pentagono, evitando di “sbordare” come avveniva in passato. Piccole differenze, ma indicative dello sforzo di Baladin di rinnovarsi continuamente.
Birrificio 2 Sorelle
Restiamo nelle Langhe, dove anche il Birrificio 2 Sorelle (sito web) ha recentemente annunciato un restyling completo di logo ed etichette. Come racconta Ristorazione Moderna, la nuova veste si applica al momento a sei birre, ognuna delle quali contraddistinta da un colore proprio e da un’illustrazione con un soggetto femminile. Il birrificio, infatti, fu fondato nel 2011 dalle sorelle Federica ed Elisa Toso, rientrando nel novero dei (pochi) produttori italiani guidati esclusivamente da donne. L’idea dunque è di sottolineare questo aspetto tramite le etichette delle birre, impreziosite da un disegno realizzato a mano.
Il restyling non è limitato solo alle etichette, ma coinvolge anche altri elementi: dalle bottiglie (modello vichy) ai tappi, dalle scatole ai sottobicchieri. Ma non solo, perché anche il logo è stato rivisto: il font è rimasto identico al passato (o molto simile), mentre è scomparso il pittogramma delle due sorelle e la denominazione “birrificio agricolo” è cambiata in “birra agricola”. Le birre che riceveranno la rinnovata impostazione grafica sono Naïf, Sister Ale, Amber, Special, Hella Hop e Wahida.