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Tante novità dai birrifici italiani

Il settore italiano è in continuo fermento, dunque è opportuno restare sempre aggiornati. In settimana andremo alla scoperta delle nuove produzioni nostrane, oggi invece ci concentreremo su notizie più generali che riguardano i produttori nazionali. Partiamo allora dalla Birra del Borgo, che dopo anni può finalmente vantare un sito web all’altezza della sua nomea. Venerdì è infatti stata rivelata la nuova versione, decisamente curata dal punto di vista grafico e al passo coi tempi. Ve lo dico subito: questi giudizi non sono completamente super partes, visto che il sottoscritto è entrato in prima persona nella realizzazione del progetto. Per questa ragione spero che il risultato sia apprezzato 🙂 .

Come potete vedere, il nuovo sito offre una visione a 360° del mondo Birra del Borgo. Finalmente sono riportate tutte le produzioni del birrificio, è dedicato spazio ai tanti progetti paralleli, non manca un collegamento diretto con i social network utilizzati dall’azienda. Ovviamente le novità riguardano anche il blog, già attivo da alcuni mesi. Per saperne di più vi rimando al post pubblicato sul sito per l’occasione.

Rimanendo in tema, proprio qualche minuto fa il birrificio Hibu ha annunciato di aver lanciato il suo blog. E’ basato sulla piattaforma Blogger e nelle intenzioni dell’azienda sarà un utile strumento di dialogo con i consumatori, oltre a una vetrina di tutte le novità del birrificio.

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Conclusi gli argomenti più meramente informatici, passiamo ad altro. Giusto ieri ho ricevuto da Sandro Merlano una mail con la quale annunciava che la Birra Pasturana è stata insignita della Denominazione Comunale (De.Co.) nell’ambito del circuito di eccellenza “Dolci Terre di Novi”. Per la cronaca, questa denominazione può essere assegnata da un comune a produzioni artigianali e agricole in grado di valorizzare il territorio di appartenenza.

Ecco come Merlano commenta la notizia:

E’ per noi grande motivo di soddisfazione, poichè sin dal primo momento ci siamo sentiti legati al nostro paese, tant’è che lo abbiamo identificato con il nostro marchio. Questo non bastava, perchè dovevamo anche dimostrare di esserne degni con la bontà delle nostre birre… ora siamo un pochino più vicini alla meta!

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Spostandoci in Emilia Romagna, negli scorsi giorni Pinta Perfetta ci ha segnalato che il birrificio Toccalmatto ha abbondantemente ampliato la propria capacità produttiva, grazie all’innesto di nuovi “pezzi”: un grande pentolone di bollitura, un mixer e due fermentatori da 1.750 litri. Il risultato sarà la possibilità di aumentare sensibilmente la produzione, portandola fino a 1.500 hl annuali.

Concludiamo infine con un paio di segnalazioni più vecchiotte provenienti dail birrificio 32 Via dei Birrai, che sembra voler investire alla ricerca di packaging alternativi. A novembre 2010 Maurizio Maestrelli segnalò alcune trovate interessanti, come la “piramide” da esposizione o l’“alveare” per la suddivisione delle bottiglie nei cartoni. A marzo scorso è stato anche annunciato il cartomeccano, una sorta di gioco ricavabile dall’imballo usato dal birrificio. L’idea è illustrata in questi termini:

E’ questo il nuovo imballo-divertimento del microbirrifcio ‘32 Via dei Birrai’ da usare per ottenere dei sottobottiglia o come base per costruire il proprio personalissimo oggetto firmato 32 Via dei Birrai […] Direttamente dal cartone utilizzato si potranno ricavare dei comodi sottobicchieri ed una serie di cerchi colorati per enfatizzare e valorizzare, in un sistema espositivo unico, la forza del marchio ‘32 Via dei Birrai”.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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11 Commenti

  1. Simpatica la trovata del cartomeccano.
    Peccato solo che siano birre di difficile reperibilita’ e, assurdo degli assurdi , non possano essere comprate da privato al birrificio.
    Non dico una sola bottiglia , ma una campionatura.

  2. I ragazzi della 32 sono davvero innovativi e molto seri commercialmente parlando.
    Capisco che il cliente finale si dispiaccia di non poter acquistare direttamente in azienda, ma definirlo assurdo.. credo invece che la scelta commerciale della 32 Via dei Birrai sia assolutamente corretta e sinonimo di serietà e rispetto verso chi quotidianamente si “sbatte” per far conoscere e apprezzare e dunque vendere le loro birre.
    A fronte di qualche vendita al dettaglio persa e di qualche € risparmiato da pochi clienti di nicchia, con questa scelta non vanno a creare confusione nel mercato e non creano situazioni ambigue per chi appunto fa “il lavoro sporco”, inoltre per chi non lo sapesse avendo una produzione limitata e programmata anno per anno non rischiano di restare senza prodotto e non poter servire clienti storici e/o importanti, e in più si sgravano di tutta una serie di “questioni fiscali”.

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