Ieri sera sono stato invitato da Mirko della bottega bir&fud al suo negozio, dove ho avuto il piacere di conoscere Massimo e Orazio (e rispettive consorti) del neonato birrificio Turan e di assaggiare le loro creazioni. Il birrificio si trova a due passi da Montefiascone (VT), affacciato sul lago di Bolsena. La zona è quella della Tuscia, regione abitata in passato dalla civiltà etrusca, prima in Italia a produrre birra. Il nome stesso dell’azienda è un omaggio a questo antico popolo, visto che Turan era la dea dell’amore e della fertilità, analoga alla romana Venere e alla greca Afrodite.
Massimo e Orazio si sono lanciati da poco in questa avventura, dopo essersi incontrati quasi per caso in uno dei tanti momenti di condivisione di passione birraria. Le loro birre si caratterizzano per elementi molto precisi: devono essere pulite, facili da bere, senza rinunciare tuttavia a intraprendere strade originali. Nonostante le loro creazioni puntino a sorprendere, lo fanno sempre in modo molto discreto ed elegante.
La prima birra che abbiamo assaggiato è la oOps, una Ale ambrata prodotta con cardamomo. L’utilizzo di questa spezia è talvolta sperimentata dagli homebrewers, ai quali però capita di scontrarsi spesso con la difficoltà nel dosarla in modo appropriato. Nonostante sia quindi un ingrediente conosciuto nella birrificazione, è difficile trovare in Italia prodotti commerciali che lo utilizzino. I ragazzi di Turan hanno invece accettato la sfida, che ha richiesto diversi affinamenti della ricetta originale prima di arrivare alla versione definita (la quinta, se non ricordo male). Il risultato è una birra molto gradevole, con il cardamomo facilmente riconoscibile al naso, dove si presenta in modo raffinato e si sposa con le note maltate. In bocca è immediatamente bilanciato da un’evidente luppolatura, che contribuisce al lunghissimo finale secco e amaro. Da bere a litri durante le calde giornate dei prossimi mesi.
La seconda birra che abbiamo assaggiato è la Sfumatura, definita come Imperial Stout, ma difficilmente catalogabile. L’aspetto più interessante è il ricorso ai malti affumicati, che ovviamente ricordano le Rauchbier di Bamberga. In realtà il tocco affumicato non è così dominante come nelle controparti tedesche, anzi appare finemente misurato per abbracciare le tipiche caratteristiche delle Stout. Al palato mi ha impressionato soprattutto il corpo, inaspettatamente esile, e la difficoltà nel riuscire a scovare quel 7,2% di contenuto alcolico. Per stile di appartenenza si potrebbe paragonare alla Ghisa del Lambrate, madre delle Rauch italiane, ma le differenze sono comunque notevoli. La Sfumatura è costruita in modo molto “ruffiano” (ed è un complimento!) oltre a essere dangerous drinkable: una bella scoperta!
In aggiunta alle due birre illustrate, Turan ne produce altre quattro: la Tuscia Riserva, una Dark Strong Ale di ispirazione belga, maturata sei mesi in grotte etrusche; la Sonica, una Golden Ale di facile approccio, ma tutt’altro che banale; la Ultrasonica, una versione ultraluppolata (per l’appunto!) della Sonica; infine la Quinta, una Saison con miele della Tuscia che già promette grandi cose.
In breve, il birrificio Turan mostra già un alto tasso di creatività, riscontrabile anche in alcune simpatiche e interessanti trovate dei suoi due fondatori. Come non citare, ad esempio, la pagina del sito web in cui sono archiviati tutti i lotti di produzione (dettaglio utile tanto al consumatore quanto al produttore), o l’abbinamento delle birre a specifiche canzoni di vario genere (che ne dite dell’accostamento oOps – Psycho Killer?), o ancora le note degustative decisamente fuori di testa, come quella della Sfumatura:
Nell’oscurità penetrante t’abbandoni ad una voluttà fuligginosa, davanti al camino di braci ardenti. Fumo su fumo, accendi foglie di tabacco arrotolate, De André ti parla di un Amico Fragile, e tu la guardi sciogliersi ai tuoi piedi, suadente, prima di perderti con lo sguardo per un attimo su una miniatura d’antan, navi che abbandonano i fumosi dock londinesi per consegnare Imperial Stout in terre fredde. Fumo negl’occhi, nella bocca, nel cuore.
Le birre del birrificio Turan saranno a breve disponibili sul mercato. Roma sarà una delle piazze dove saranno presenti con maggiore capillarità: sin da ora è possibile acquistarle al bir&fud di via Luca Valerio, mentre a breve dovrebbero varcare le porte dell’Open Baladin capitolino. In attesa di provare anche le altre creazioni di Massimo e Orazio, non rimane che augurare loro un grande in bocca al lupo!
@schigi
Il senso del tuo commento non era chiaro, e visti i toni utilizzati ho preferito cancellarlo.
Evita di commentare questo post in altri articoli, grazie.
Ma sei fuori?
E’ chiarissimo, ho fatto un copia incolla dal loro sito e ho ci ho aggiunto “stica” per commentare l’aulicità della prosa e la dedica della birra all’Open di Roma.
Cos’é che ti fa venire brividini?
Questo il testo:
“E’ l’ora d’una nuova era, d’una nuova stagione, in cui gl’odori del Natale si sprigionano in piena primavera, mescolandosi alle arance fresche, alle albicocche mature, all’erba appena tagliata, a Miles Davis quando suona Tutu, ai prati in fiore, prima di tornare – con un’ultima sferzata in terre lontane, profumose di spezie – al ricordo caloroso dello zucchero candito” ti dice quella signora elegante adagiata nel bicchiere. La osservi con aria disincantata, quasi in soggezione. Finché poi non la vedi con i tuoi occhi, l’alba d’una nuova stagione fare capolino in lontananza. Un’altra, un’altra volta ancora. La Quinta stagione è ora. Ed è qui. Abbiamo voluto dedicare questa birra all’OPEN di Roma.
Allora riscrivo anche il mio!!!
Tutu, forse il peggior album di Miles…
@schigi
Ah ok, dimenticavo che alle vostre latitudini il termine “stica” ha un significato diverso dal nostro.
“l’aulicità della prosa” è una cosa che ci diverte molto…i testi non sono nostri ma di un nostro amico che fà lo scrittore..ecco perche sono cosi volutamente ridondanti…..è stato, è, e sarà, solo un gioco..le birre secondo me poi si “leggono” quando finalmente si ha un bicchiere in mano…
a presto, spero..
Massimo
Birra Turan
@ Massimo
“la Tuscia Riserva, una Dark Strong Ale di ispirazione belga, maturata sei mesi in grotte etrusche”
??????
@ Bilbo
cosa non è chiaro?
“secondo noi” questa birra ha bisogno, per essere pronta, di un lungo periodo di maturazione…le grotte in questione offrono stabilità di temperatura e di umidità e ci è sembrata la soluzione ottimale piuttosto che sbatterle in cella frigo….che comunque non abbiamo :-))
Massimo
Le descrizioni delle birre (ancora una volta ottime provate insieme ad Andrea ieri) le ha scritte Fabrizio, grande appassionato di birre e bravissimo scrittore…qui trovate chiè (un po di pubblciità 🙂 http://rossopesce.blogspot.com
Dalla prossima settimana le birre noi le avremo in scaffale e da quel che ci dicono saranno pronte in assaggio all’IBF.
A presto, Mirko
@Massimo
ah ok come i Crotti Valtellinesi!!
ma senza cella frigo come fate a tenere al temperatura controllata per rifermentare??
@ Massimo
in bocca al lupo al vostro nuovo birrificio!
ci si vede all’IBF di Roma!!
Ciao Massimo.
E , per curiosità, la “dedica” all’Open come nasce?
@ Bilbo
-ah ok come i Crotti Valtellinesi!
ecco..una specie! 🙂
-ma senza cella frigo come fate a tenere al temperatura controllata per rifermentare??
abbiamo la “camera calda” per la rifermentazione, che è esattamente il contrario di una cella frigo 🙂
Massimo
@ Schigi
proprio quando mettemmo a punto la ricetta della “Quinta” venne presentato il progetto Open e da piu parti si leggeva “una nuova stagione per la birra italiana” o qualcosa di simile…visto che anche la “quinta” gioca con le stagioni (saison, la quinta stagione…) mi è sembrato benaugurante per noi e per loro dedicare la birra a questo progetto..
Massimo
@massimo
ma a mettere delle bottiglie a rifermentare in una grotta Etrusca non avete avuto problemi con la Soprintendenza per i Beni Culturali?
effettivamente il differente significato di stica e stoca porta sempre ad incomprensioni.
i nordisti tendono ad usare stica quando in realtà vorrebbero dire “stoca! meco!” 🙂
@ SR
li abbiamo corrotti con litri e litri di birra!! 🙂
Qui da noi il 90% delle abitazioni ha degli interrati, delle cantine, ricavate da antiche grotte etrusche… ci sono km di cunicoli, grotte etc…. ah…per curiosità…nella mia non ho trovato nessun tesoro.. ecco perche mi tocca lavorare! 🙂
@andrea! con tutte le conoscenze che hai…..il buon bere non manca!!! e io ti faccio compagnia con una buona birra alle castagne del birrificio menaresta! x la precisione u una gabiana! qui in BRIANZA C’E L’ABBIAMO DURO….il gusto!!!!
@Massimo
Incredibile…e adesso non dirmi che per un’altra coincidenza di sensazioni la birra verrà messa alla spina proprio all’Open.
C’é sempre dell’inspiegabile magia nel mondo della birra!
@ schigi
🙂
“C’é sempre dell’inspiegabile magia nel mondo della birra!” e’ per questo che ci piace tanto…
ascolta Schigi…non ci conosciamo e spero davvero che prima o poi questo accada, cosi potremo decidere se ci siamo simpatici o no… internet distorce troppo….io ho 43 anni, non sono piu, purtoppo, un ragazzino… se voglio dedicare una birra al mio criceto o ad un locale che poi, forse, me la vendera’, sono solo affari miei, giusto?
ne’ tantomeno mi devo vergognare se cerco di vendere la mia birra….
…a te resta soltanto, se ne hai voglia, di assaggiarla…
comunque, per far si che tu possa passare una serena serata, ti dico che quando abbiamo deciso di dedicare quella birra all’Open nessuno l’aveva mai assaggiata… a parte noi ovviamente 🙂
ciao
Massimo
@Massimo
Io ne ho 45.
Se ho voglia di fare dell’ironia sul fatto che dopo un’aulica presentazione di una birra fatta da un amico scrittore uno ci ficchi dentro un marchettone commerciale, sono affari miei, giusto?
@ schigi
non te la prendere..io sto’ scrivendo con il sorriso…spero che questa cosa si capisca..
il “marchettone commerciale” (che poi, credimi, non lo e’) e’ sul mio sito, che serve, tra le altre cose, anche a vendere la birra… non capisco sinceramene che male c’e’…
tanti auguri a Massimo ed Orazio.
Io spero presto di assaggiarla la vostra birra così capirò perchè tanta acredine su qualcuno che sta tentando di offrire al mercato un prodotto “sicuramente buono ” quando sullo stesso c’è chi ha la faccia tosta di offrire prodotti pessimi o quasi come……..lasciamo stare, ma con una presentazione ed un marketing aduguato e che riesce a vendere tanto, poi a parte gli addetti ai lavori ed i pochi appassionati per il resto la gente non ne capisce nulla E GLI ETTOLITRI PASSANO NELLE SPILLATRICI DI CERTI LOCALI ANCHE FAMOSI sopratutto a Roma.
Auguri TURAN
Scusate lo sfogo.
@lallo
Grande! Vedo che hai creato una nuova espressione lalliana!
@gaetano
concordo
E pensare che domenica mi e’ saltata una visita al birrificio….
Leggendo la recensione il rimpianto aumenta.
Mi rifaro’ all’IBF.
PS: marchetta o non marchetta, spero che una spina all’open (o in qualsiasi altro pub capitolino) la mettano quanto prima.
@massimo
ma che ci fa Luigi di opperbacco nel vostro sito!?
@gaetano
grazie per gli auguri!!!
@ww
Luigi e’ un amico, un grande..e’ venuto a darci una mano per la prima cotta…
@per tutti
io non so’ il perche di certe polemiche, e sinceramente non mi interessano….. io sono un artigiano che fa delle birre e che cerca di venderle..molto semplicemente… questa sara’ la prima e l’ultima volta che scrivo qualcosa…mi ha fatto piacere perche e’ la prima volta che si parla del birrificio..perche volevo ringraziare andrea per le belle cose che ha scritto… se volete sapere come siamo fatti io e Orazio bevete le nostre birre..se vi piacciono bene, senno’, come diceva Guccini : “non comprate i miei dischi e sputatemi addosso..”
🙂
buona serata a tutti
Massimo
“questa sara’ la prima e l’ultima volta che scrivo qualcosa…”
io questo atteggiamento, già visto decine di volte sul web, proprio non lo capisco. bisogna anche saper accettare le punzecchiate, quanto i complimenti. bastava dire, senza l’aiuto dell’amico scrittore che a quanto pare risulta incomprensibile pure al Turco, che all’Open si vende un sacco di birra e il Birrificio Turan aveva piacere ad essere della partita facendo una birra dedicata (o in esclusiva?) per il locale. che io sappia è già la quarta, forse le prime tre erano state introdotte con meno prosopopea, ma non è un problema
@SR
Mi puoi spiegare cosa mi risulterebbe incomprensibile?
Comunque da autore del blog mi permetto di esprimere la mia idea. Ho difficoltà a capire questo atteggiamento, già visto decine di volte sul web, teso a mettere in luce elementi secondari e sinceramente poco interessanti rispetto al discorso portante, cioè la birra. Qui si parla di un nuovo birrificio, che a me (e ad altri) sembra molto promettente, e invece di parlare di questa iniziativa si critica l’omaggio a Open Baladin (dove poi però si va a bere tranquillamente) e si fa facile ironia su elementi marginali. Sinceramente non capisco questo piacere nel dover per forza scovare il “marcio” – ammesso che esista – in chicchessia. Lo capisco ancor meno se tale atteggiamento è promosso da esponenti di spicco di un’associazione di consumatori.
@SR
ok, faccio uno strappo alla regola 🙂
accetto sia i complimenti che le critiche, ci mancherebbe altro.. non scrivero’ piu andando dietro a polemiche che non mi riguardano e che non conosco.. se qualcuno vuole parlare delle birre dopo averle assaggiate e criticarle, o dandoci dei consigli, o facendoci dei complimenti siamo felicissimi…. forse non mi sono spiegato bene..ecco perche non mi piace scrivere sui forum o ng… 🙂 che poi siamo contenti se l’open o un altro locale vende le nostre birre..beh….mi sembra davvero superfluo sottolinearlo.. 🙂
ciao
Massimo
@Andrea
diciamo che un “in bocca al lupo ragazzi” sarebbe stato piu elegante…. 🙂
ma, appunto.. bisogna saper accettare i complimenti e le punzecchiate…
dai, basta con sta’ discussione.. io e Orazio stiamo realizzando un sogno e siamo felicissimi…
Ciao
Massimo
@Massimo
No ma ci mancherebbe, un mondo di soli complimenti sarebbe finto e noioso. Ma se bisogna muovere critiche o perplessità, che lo si facesse su cose realmente importanti, che servono a far crescere il movimento. Tutto qui.
Comunque ne approfitto per rinnovare l’in bocca al lupo 😉
A presto
@massimo
anzi
@tutti
“godo molto di più ad ubriacarmi oppure a masturbarmi o al limite scopare”
in bocca al lupo, ci vedremo a roma e ti dirò che ne penso delle vostre birre o al limite se non mi piacciono me le bevo e non ti dico niente! tiè!
@andrea
era una battuta. la spiego: Schigi (così mi pare di aver capito) fa il copia e incolla di un pezzo scritto dall’amico scrittore. il pezzo è così chiaro che tu, dopo averlo cancellato, scrivi “Il senso del tuo commento non era chiaro”. da cui desumo non sia cristallino il senso. se ho capito male o capito niente (non ho visto il messaggio originale), manda pure la battuta al macero, non è fondamentale…
in Italia siamo sulla soglia dei 300 birrifici. forse in bocca al lupo possiamo darlo anche per scontato visto che non lo abbiamo fatto probabilmente altri 290… io la cosa su Open non l’avevo notata e ringrazio Schigi per averla evidenziata. con valenza né positiva né negativa (e sacrosanto diritto di farlo e comunicarlo come uno preferisce), ma come notazione su quale influenza possono oramai rivestire certi canali per le sorti di un birrificio, magari neonato, magari del centro Italia. forse, per certi versi e per alcuni lettori, è più interessante del sapere della nascita del 300simo microbirrificio (fra l’altro, chi sarà? su microbirrifici.org sono a 299). io a mò di battuta (ma meglio ancora Bilbo prima di me) ho fatto notare l’espediente verbale della maturazione nella grotta etrusca, che di fatto è un semplice luogo di stoccaggio a basso costo, giustamente utilizzato. certo sullo scaffale fa più bella figura di leggere “maturata nel sottoscala”. c’è qualcosa di male a dirlo? è un attacco a Turan? non credo. spero sia un modo per sensibilizzare i consumatori sulla differenza fra forma e contenuto, in generale e non solo sulla birra
le birre di Turan spero di provarle alla prima occasione. magari col favore die prezzi. oggi sono stato ad un beershop per comprare italiano e son tornato con due belghe e una tedesca. ma è OT
Cit:”proprio quando mettemmo a punto la ricetta della “Quinta” venne presentato il progetto Open e da piu parti si leggeva “una nuova stagione per la birra italiana” o qualcosa di simile…visto che anche la “quinta” gioca con le stagioni (saison, la quinta stagione…) mi è sembrato benaugurante per noi e per loro dedicare la birra a questo progetto..”
Massimo, il mio più grande in bocca al lupo, spero di assaggiare al più presto le tue birre che tanto ci hanno messo curiosità…ma ti prego, spero di non leggere più queste frasi…Mi hai depresso, vado a bere.
@Turco
Ieri non eri proprio in forma.
Se non capisci perchè “tale atteggiamento è promosso da esponenti di spicco di un’associazione di consumatori”…
Non c’era niente di marcio da scovare, solo rilevare del marketing occhieggiante ed un po’ becero, ma faceva quasi tenerezza.
I complimenti invece per la trasparenza sezione del sito dedicata ai lotti prodotti.(solo 2 finora?)
@ Colonna
“Mi hai depresso, vado a bere.”
si, certo..ogni scusa e’ buona.. 🙂
a presto
Massimo
@Schigi
2
“complimenti invece per la trasparenza sezione del sito dedicata ai lotti prodotti.(solo 2 finora?)”
solo due… altre due birre sono in fermentazione.. i lotti vengono aggiunti quando si imbottiglia…
Massimo
@schigi
Ecco, mi hai tolto le parole di bocca. Stavo appunto per scrivere che secondo me è più interessante sottolineare l’iniziativa sui lotti piuttosto che fare le pulci su espedienti di marketing. Secondo me se c’è qualcuno che gioca col marketing a danno del consumatore non è certo Turan, né nessun altro birrificio artigianale. Invece per un discorso di trasparenza – che giustamente MoBI considera prioritario – la tracciabilità del lotto è un’innovazione validissima. Peccato che questo aspetto emerga solo a ridosso del quarantesimo commento, dopo che si è parlato di Open, grotte etrusche e Beni Culturali. Evviva la polemica.
Un grandissimo in bocca al lupo a Massimo e Orazio per il loro progetto!
Io la oOps e la Sfumatura le ho assaggiate, anche se la prima probabilmente sarà cambiata un po’, stando a quello che dice Andrea nel post…
Le ho trovate entrambe molto “bevibili”, soprattutto la seconda che è andata giù con una facilità impressionante…
La prima forse aveva il cardamomo un po’ troppo pronunciato soprattutto nel finale, sono curioso di assaggiarla nuovamente.
@ Massimo e Orazio
In bocca al lupo! Curioso di assaggiare le vostre produzioni.
Per il resto che dire……è interessante notare che lì da voi potete fare birra in quel locale, qui da me no.
In bocca al luppolo al birrificio Turan.
Domande:
1) i prezzi? Sapete, anch’io compro sempre meno italiane per via dei prezzi. (@ SR: questo argomento per me non sarà mai OT).
2) la gamma sarà completa all’ IBF 2010? Mi destano interesse soprattutto Sonica e Supersonica, ma leggo che alcune birre sono in fermentazione.
@ Massimo e Orazio
Fate di queste critiche il vostro punto di forza. Ancora in bocca al lupo
@Massimo
Vedo che fate la cotta di Sabato. Casualità o il birrificio non è il vostro “primo lavoro”?
[…] 1, 2010 di teambirra Da quella fonte inesauribile di notizie che è cronache di birra apprendo con piacere dell’apertura di un nuovo birrificio nel Lazio: la Bottega Birraia […]
Fra le birre dell’IBF mi ha particolarmente colpito la Oops, ho trovato la speziatura giusta, percettibile al naso ma equilibrata e non invasiva al gusto, integrata insieme a tanti altri sapori. Una birra complessa e bevibile, veramente complimenti.
Altra birra che mi è piaciuta molto è quella al Timorasso ( 20%) , (non ne ricordo il nome esatto) di Montegioco. Secca , molto attenuata, poco luppolata, pulita e con i sentori dell’uva in forte evidenza
mi scuso perchè non ho parlato della spezia della oops, è il cardamomo , che in genere è invasivo e difficile da dosare
MASSIMO …… avete smosso un polverone ….. appena nati ….eccheccasso!!!!!!
L’importante è che se ne parla ….. grandissimi ….. vi togliete anche voi tante belle soddisfazioni.
Le carte ci sono tutte.
Da parte mia ribadisco un enorme in bocca al lupo ed a presto.
il vero polverone l’hanno smosso in islanda. il resto sono solo bazzecole, entarteinment
bevetele prima di giudicare……..
giudicare cosa?
Le loro birre
dove li trovi in 51 messaggi dei giudizi sulla qualità delle loro birre visto che nessuno, a parte Paolo Mazzola all’IBF, ne ha parlato non avendole assaggiate, proprio come dici tu? della serie, scriviamo tanto per scrivere…
Ciao,
io le ho provate e già le ho sullo scaffale del negozio, almeno per quanto riguarda la Ooops, la Sfumatura e la Sonica. In verità ho assaggiato anche la Quinta (la saison) quando era un prototipo.
Che dire: son buone, molto buone altrimenti non l’avrei prese per il negozio. Qui non metto birre italiane tanto per far volume, DEVONO esser buone e durare sugli scaffali e purtroppo alcune NON durano assolutamente. Per tornare in tema. La ooops è veramente un’ottima birra ambrata con il cardamomo. Al naso la spezia è evidente e piacevole, in bocca si ripresenta con una attenuazione però che la rende piacevole e non stuccehvole, poi arriva un po di luppolo achiudere e a rendere secco il tutto! Birra “impegnativa” per chi viene a comperarla perchè a
occhio e croce non conosce nemmeno il cardamomo…
La Sfumatura invece è una birra (imho) eccezionale. Nera profumata dei mille profumi di una imperial stout anche se ha “solo” 7,2 gradi. Tostato, cacao, caffè (leggero) e poi leggero affumicato che le conferisce un qualcosa in più. In bocca non smentisce assolutamente il naso. Una dangerous drinkable, molto intrigante.
La Sonica ce la porta stamattina poi vi dirò
Ciao Mirko
p.s.
Ah i prezzi per voi che parlate solo di quello: 7,20 / 7,50 sullo scaffale al pubblico.
Condivido il pensiero di mirko
@Mirko
“Ah i prezzi per voi che parlate solo di quello: 7,20 / 7,50 sullo scaffale al pubblico.”
Tu invece quando entra un cliente di cosa gli parli?
Per me è importante la qualità del prodotto,se merita,la ricompro altrimenti passo a presso,una birra mi deve raccontare qualcosa mentre medito a berla.
@schigi
Continui a scrivere solo commenti provocatori e OT, che non ho intenzione di far passare.
Vorrei non doverti bannare dal blog (stavolta per davvero)… per il momento evita di commentare oltre questo post
turco ma ti prudono le mani?
e’ l’unico rss commenti che seguo nel quale, ogni volta che clicco su un messaggio, scopro che e’ gia’ stato cancellato…
non puoi bannarli direttamente se ti stan sulle balle?
risparmieresti anche un bel po di tempo
@saerdna
tranquillo, ho anticipato il tuo consiglio
premetto che non me ne frega niente non essendo permaloso. mi sembra francamente inutile e strumentale questa censura. schigi, come me, ha fatto una semplice battuta, e credo che lallo, come il polli, si sarebbero fatti una risata.
battuta su un utente i cui contributi (limitandomi a questo post) finora sono stati:
“bevetele prima di giudicare……..” (e nessno le ha giudicate ndr)
“Le loro birre”
“Condivido il pensiero di mirko”
“Per me è importante la qualità del prodotto,se merita,la ricompro altrimenti passo a presso,una birra mi deve raccontare qualcosa mentre medito a berla.” (lo zen e l’arte di bere la birra ndr)
che nella migliore delle ipotesi (lo spero per lui) è un utilissimo troll
poi, per me i blog sono come i locali di corso como: c’è sempre un buttafuori che fa selezione all’ingresso. e se decide che non sei abbastanza chic per entrare, hai solo da girare i tacchi e tornare a casa
Ste parlare di censura e buttafuori in questa situazione è un’offesa all’intelligenza di tutti, in primis alla tua. Cerco sempre di essere tollerante, ma se il contributo di un utente deve ridursi a commenti provocatori, a interventi per seminare zizzania, a punzecchiature ad altri lettori, a battute fuori luogo, senza che una volta – dico una – si rimanga IT o si parli di birra in generale, allora mi dispiace, ma sono costretto a intervenire. Faccio volentieri a meno di persone che vogliono buttare ogni discorso in polemica e caciara, l’ho scritto anche a qualcun altro negli scorsi giorni su queste pagine.
Se non ti accorgi dell’andazzo preso ultimamente da schigi su questo blog i motivi sono due: o non hai letto i suoi interventi (e allora puoi evitare di chiamare in causa censure e buttafuori) o semplicemente non ti vuoi rendere contro di certe cose.
Andrea, hai avuto più di una occasione per bannare Schigi con motivazioni ineccepibili per quello che ha scritto. siccome conosco Schigi, sono sicuro che intenzionalmente interviene rimanendo sempre un filo sotto la soglia del ban, anche se lo fa spesso per disturbarti (e ad ogni censura che gli fai lui si incazza di più)
resta un dato di fatto: quella di oggi era una battutina innocua fatta ad un utente che al 90% è un troll. e sono sicuro che senza offendere o meno l’intelligenza di tutti, tu te ne renda conto benissimo. è pretesto per precedenti malefatte, che è una procedura “inusuale”
ma legittima. perché il blog è tuo e decidi tu. da qui la mia similitudine. che non ha a che fare col TUO blog. ha a che fare con I blog, come strumento, come ogni strumento proprietario e moderato. la mia idea sulla questione è risaputa. l’avevo scritto chiaramente, visto che l’italiano ed i suoi articoli non sono un’opinione. e potrei dirti che che prendere un discorso generale sui blog e proiettarlo solo sul tuo offende la mia intelligenza e il senso delle mie parole… ma non mi pare il caso farlo
resta il fatto, come esempio, che seminerà zizzania, ma la risposta di schigi a mirko sui prezzi ad esempio era l’unico intervento possibile. certe cose le dicono solo i soliti rompiballe. ma credo sia un intervento di valore. penso lo sappia anche mirko l’economista industriale
poi… a me chemmefrega? mica sono il difensore di schigi. e a me essere censurato non fa né caldo né freddo. ma bannare per una battuta fatta ad un pseudo-troll mi pare un passo falso. potevi aspettare un’occasione più ghiotta
@ schigi: a parte gli scherzi i prezzi sono importanti son d’accordo con voi. Mi sono espresso male “con voi che parlate solo di quello” chiedo scusa.
Cmq qui in negozio i prezzi sono scritti sulle bottiglie e sullo scaffale quindi possono scegliere liberamente :D. Io sto qui per indicare e “consigliare” che birra bere, anche se c’è sempre troppo da imparare (almeno per me).
Per conto mio cerco di fare dei ricarichi onesti, per venderne di più, ma alcune volte son molto costose alla fonte e quindi NON le prendiamo.
A presto, Mi.
@mirko
facciamo flic e floc?
Aggiungo che ero a lavoro e non ho fatto in tempo a replicare velocemente, non consoco gli altri interventi di Schigi (ma conosco lui :). Quella del commento numero 55 era una domanda lecita, a cui ho rispsoto (anche se lentmaente).
Ciao.
@SR: e vada per il flick & flock. E cmq “mirko l’economista industriale” ahahahahahahah. Mitico!
@SR
Stai scrivendo imprecisioni. Il ban non è arrivato per le battute che ho cancellato, ma per un insulto nei miei confronti (lo hai anche letto – censurato – su MoBI). Non tanto per il valore in sè dell’insulto, che mi ha fatto anche sorridere, quanto per la conferma a voler continuare con il solito andazzo.
Gli “interventi di valore” sono apprezzati, anche quando scomodi, e infatti eccolo lì il commento, ben presente. Se però si tratta di un momento di lucidità in un mare di interventi del cazzo, il gioco non vale la candela. Per riprendere un paragone azzeccato, di fare il Mourinho che deve tenere buono Balotelli per sfruttarne la classe in campo, non me ne frega niente.
Il discorso sui troll lascia il tempo che trova: se faccio la lista di tutti gli utenti additati come troll e poi rivelatisi reali, facciamo notte. E lo sai bene.
@turco
mettila così. ok per l’insulto. ma l’antefatto, la battutina censurata, lo sai anche te che era un pretesto per le malefatte precedenti. era una cosa innocua, su
e su Giuseppe Del Giudice, a me pare un caso che non lascia il tempo che trova. tant’è che la mia non era nemmeno una battuta: lo stile è quello del Polli lapidario e svogliato prima maniera di IHB. non dico che sia lui. ma il fine è identico
@SR
Non so come spiegartelo, ma ti ripeto che era l’ennesimo intervento OT e l’ennesimo commento in grado di aprire polemiche a non finire tra utenti. Cosa che mi sono rotto le palle di leggere e moderare. Per questo motivo non ci vedo nulla di innocuo. Poi sai quando si dice “goccia che fa traboccare il vaso”? Ecco, il problema non è la goccia, ma il vaso…
Quello che pensi ora dell’utente incriminato probabilmente lo pensavi a suo tempo di Lallo o di altri. Quindi continuare a discutere su questo aspetto, come sull’argomento in generale, è perfettamente inutile. Vorrei chiuderla qui.
Lallo è troppo oltre. non sono degno di sciogliere il legaccio dei suoi sandali. e neanche tu
Certo che sembra un blog tipo “vivere ultras” o simile,quando certa gente fà degli interventi fuori luogo,credo che l’autore di questo portale,faccia dei sacrifici,tempo e soldi,per permettere a tutti noi che intervengono,di giudicare una birra o un birrificio oppure un evento,ma restando nei limiti.prendere in giro,forse è bello una volta,ma non credete che essere ripetitivi,scoccia e rende anche un po’ ridicoli?Comunque vogliate perdonare questa mia”intrusione”.BUONE BIRRE PER TUTTI….
@Giuseppe
Ecco, se consideri un'”intrusione” i tuoi interventi, il mio tentativo di mantenere un contesto piacevole e aperto a tutti fallisce miseramente. Ti ringrazio per gli sforzi che mi riconosci, proprio per questo motivo non sentirti un intruso.
No non mi sento un intruso,ma si parla solo di prezzi alti,pochi parlano della qualità dei prodotti artigianali,i produttori italiani,i birrai,non potranno mai competere con i costi che ha un birraio belga o inglese ecc.,da noi le tasse e l’accisa sono più alte.Per quanto riguarda la qualità delle birre artigianali italiane,si sono fatti notevoli passi in avanti e non è un caso che all’estero nei locali di primordine troviamo nella carta delle birre molti prodotti italiani.Secondo il mio modesto avviso,è meglio bere in qualità che in quantità,infine voglio dire spendere per una buona birra artigianale i prezzi menzionati nei messaggi precedenti,non credo che sia tanto dai,mica si devono comprare e bere per forza 5/6 birre subito?ciao a tutti e alla prossima…..
@giudice
che lavoro fai?
@SR
Il profumiere
@giudice
ora capisco. abituato a pasteggiare con Chanel n° 5 trovi giustamente disdicevole che noi maledetti pezzenti troviamo un furto pagare una birra 15 euro al litro, qualche volta addirittura alla fonte… e per di più abbiamo questa pretesa di bere sia in quantità che in qualità… d’altronde, si sa, se si vuole fare qualità, risulta difficile fare anche quantità. orval, dupont, sierra nevada, ecc. sono lì a dimostrarlo
@sr
No ti sbagli non sono abituato a pasteggiare con ch.5,io vengo dalla gavetta e le cose me le sono sempre conquistate.Poi i prezzi che indichi non li ho mai trovati,vivo in provincia e forse saranno più economici,non conosco i prezzi di roma,ma prima o poi verro a farmi una capatina nei beer shop menzionati.Poi ti dico che oltre al lavoro che ti ho indicato,sto cercando di fare BIRRA SERIAMENTE.Ciao a risentirci a presto…..
@giudice
la gavetta la fanno quasi tutti e ci sono persone che la fanno tutta la vita nonostante merito, talento e sacrifici superiori ad altri. credere di essere gli unici è un limite intellettuale. credere che ciò possa giustificare qualcosa è puerile
i prezzi non sono giustificati dalla gavetta. sono giustificati dai costi (come limite inferiore) e dal prezzo che puoi spuntare sul mercato. e sul mercato oltre a chi vende, c’è anche chi compra, che può decidere che nonostante la tua gavetta il prezzo sia troppo elevato lo stesso e lasciarti bellamente la birra nel magazzino per prendere quella di quacun’altro, figlio di papà, che la vende a meno di te
ma per una volta non vorrei andare OT, visto che questo post parla di Turan e non di prezzi (né di Turan né tuoi o di altri)
Onestamente non riesco a capirti,sei sempre sulle spine,ho solo voluto spiegarti che il lavoro che svolgo,è solo frutto del mio sudato lavoro in tanti anni di gavetta fatta,poi se qualcuno in tanti anni di lavoro non riesce a realizzarsi meglio di qualcunaltro,non ci posso fare niente,infine ho puntualizzato sui tuoi discorsi di prezzi,visto che ti lamenti sempre della stessa cosa.Per quando riguarda il mercato nessuno è costretto ad acquistare quello che si vede su di uno scaffale di negozio,ogni individuo è libero di acquistare dove vuole cosa desidera e se ne vale la pena e se ha la possibilità di farlo,visto poi che di birre artigianali si parla solo ed esclusivamente di beni voluttuari(non sono necessari).A vengo a Roma al più presto e ho la curiosità di vedere questi beer shop’s.Ciao a tutti alla prossima sperando di trovare anche la birra Turan…..
@SR
posso chiederti gentilmente,che tipo di lavoro svolgi?
@giudice
quello che tu chiami lamentarsi sempre dei prezzi per me si chiama fare opinione: se tutti la pensassero come me, non ci sarebbe più nessuno che si lamenta perché i prezzi calerebbero davvero… il mio impegno è fare in modo che quante più persone la pensino come me
lavoro: bella domanda. non l’ho ancora capito visto che sono tornato in pista da poco dopo parecchi mesi di disoccupazione. diciamo che dovrei occuparmi di finanza quantitativa: econometria, portfolio optimization, risk management, processi stocastici… vedi, io sono uno di quelli che la gavetta non l’ha ancora finita nonostante ti possa assicurare che i miei titoli siano eccellenti. non me la prendo con nessuno per questo, è la vita. ma visto che per me la birra non è un bene voluttuario, faccio i miei interessi e mi impegno per fare in modo che tutti possano trovarla ad un prezzo inferiori. ci si può guadagnare bene lo stesso e aumenterebbero i volumi consumati. certo, ci vorrebbe un orizzonte temporale un po’ più lungo di 5 anni…
@SR
“il mio impegno è fare in modo che quante più persone la pensino come me”
“faccio i miei interessi e mi impegno per fare in modo che tutti possano trovarla ad un prezzo inferiori. ci si può guadagnare bene lo stesso e aumenterebbero i volumi consumati.”
Non credo che le basi del tuo pensiero siano condivisibili.
Il motivo?
Semplice, sul punto 2 penso che ci stai chiedendo un atto di fede.
Nessuno ha portato dati e fatti certi che dimostrino che i birrifici italiani stanno guadagnando oltre misura.
Una associazione come MoBI, se si scrollasse di dosso le granitiche convinzioni e iniziasse a fare un lavoro un po’ più scientifico prima di tutto inizierebbe a dialogare con Assobirra e Unionbirrai per avere un po’ di dati alla mano. Non lo vuoi fare perchè sei in lotta con tutto e tutti? Fai una indagine diretta dai birrai.
Non si possono risolvere i problemi se non se ne conosce la causa.
E tu non la conosci.
Se pensi che mi sbagli ti invito a dimostrarmelo con i numeri e non con le parole.
Scusate se il primo comento era OT.
Al birrificio Turan voglio solo dire, per quello che vale, che il descrivere le loro birre con le parole dello scrittore a me è sembrato bellissimo.
Ovvio che quello che conta alla fine è la qualità del prodotto…ma quando il prodotto viene presentato bene secondo me è già anche un po’ più buono.
Complimenti ragazzi!
@Livingstone
prima cosa: non ribaltare la frittata. se io cliente ritengo che il prezzo che mi chiedi è troppo elevato e lo ritengo inappropriato, e lo faccio notare ad altre persone, da che mondo è mondo sei TU produttore che devi dimostrarmi e convincermi che invece lo è, non io cliente che devo dimostrarti che fai extraprofitto… per tante ragioni, fra cui una molto semplice: i bilanci della tua azienda li hai in mano tu, non io. ma chissà perché in tanti anni quando c’era da tirare fuori i numeri tutto svaniva in una nuvola di fumo… mò arrivi tu a dirmi che devo essere io a conoscere i numeri delle aziende…
secondo: io con qualche professionista ci parlo. e quando mi dicono che “si guadagna bene” credo capisca cosa voglia dire. so di birrifici che si sono comprati nuovi impianti da svariate centinaia di migliaia di euro, qualcosa renderanno, un po’ di cash flow l’avranno fatto. so di professinisti che non si vogliono ingrandire perché tanto guadagnano comunque a questi prezzi e aumentare le dimensioni metterebbe in discussione la loro idea di vita e di lavoro… qualcuno di questi apre pure locali
cmq non c’è da fare tante chiacchere. San Visco nel 2005 mise a disposizione le dichiarazioni dei redditi degli italiani. informazione non esaustiva ma indicativa. io me li sono scaricati e per curiosità la dichiarazione di qualche birraio me la sono letta. era il 2005: mi risulta che negli ultimi anni il business siamo parecchio aumentato… prova a scaricarteli anche tu e darci un’occhiata, poi mi sai dire. anzi no. è illegale farlo
@SR
Non voglio girare nessuna frittata.
Mi stai confermando che stai portando avanti una battaglia, anzi, vuoi fare opinione, su delle impressioni.
Ribadisco il concetto.
Non voglio dire che il consumatore non abbia il diritto di lamentarsi dei prezzi.
Sto dicendo che se tu ti proponi come risolutore del problema allora il problema dovresti conoscerlo.
Tutto il resto sono parole.
@Livingstone
io non mi propongo come risolutore di un bel niente. io ritengo che i prezzi della birra non siano giustificabili in vari punti della catena produttiva e distributiva. lo dico ad alta voce e fino a prova contraria che in tanti anni non ho visto arrivare. e suggerisco di privilegiare le birre e i luoghi più favorevoli al portafogli. dovessero darmi retta, il resto lo farebbe il normale funzionamento del mercato. lascia giudicare a chi ci legge se siano impressioni o realtà certi prezzi
@SR
Ma com’è che non sei mai d’accordo con quello che scrivi?
Su questo non ti posso aiutare, sorry.
@Livingstone
dopo avermi chiamato in causa chiedendo a me i numeri di bilancio di birrifici e pub (?!?) per giustificare i prezzi potevi almeno inventartene una migliore per chiudere… dai, eccoti la seconda possibilità, come faccio con James: trova una battuta ad effetto per chiudere e per quanto mi riguarda la finirei qua
@SR
Non ci stà uno che è daccordo conte……….a vedi che i birrai,gli impianti li comprano facendo dei mutui o prestiti come li vuoi intendere visto che sei del settore.Anche qualcuno che li ha presi di seconda mano non glieli hanno regalati !!!!
Comunque battiti ancora con i prezzi……….forse….
@giudice
potresti tradurmi il tuo intervento in italiano? grazie
non fare lo gnorri,dai non sei stupido quando vuoi capisci….(si comprende?)
@giudice
non faccio lo gnorri, non ho sinceramente capito una mazza di quello che hai scritto. sei mica pistillone?
non sono Pistillone,non ho il piacere di conoscerlo.
@SR
secondo: io con qualche professionista ci parlo. e quando mi dicono che “si guadagna bene” credo capisca cosa voglia dire. so di birrifici che si sono comprati nuovi impianti da svariate centinaia di migliaia di euro, qualcosa renderanno, un po’ di cash flow l’avranno fatto. so di professinisti che non si vogliono ingrandire perché tanto guadagnano comunque a questi prezzi e aumentare le dimensioni metterebbe in discussione la loro idea di vita e di lavoro… qualcuno di questi apre pure locali
evidentemente il professionista di cui stai parlando non ti racconta tutta la verità,forse non sai che molti birrifici stanno chiudendo e i vari impianti li hanno comprati a prezzacci alcuni birrai più fortunati,più in gamba,non so’.Ma ti posso garantire che i prezzi che mettono sui prodotti finiti,non hanno un margine molto alto.Poi ti ripeto che non possiamo confrontare i costi di produzione che hanno all’estero con i nostri,ci sono meno tasse e meno costi.SPERO DI ESSERE STATO CHIARO E COMPRENSIBILE !!!
@giudice
ti cito le parole di Marcos da altro blog e il sunto dei recenti articoli di Lelio: se uno non è in grado di fare un business plan, non è colpa mia e di chi compra le birre
Meno tasse, meno costi e, sopratutto, maggior consumo.
In ogni caso se il costo è la discriminante di tutto voglio iniziare a battermi a favore dei prodotti cinesi.
Se costano meno vorrà dire che i nostri industriali stanno ricaricando troppo!
Naturalmente onere della prova alla difesa, non all’accusa! Semo Italiani no?
BOICOTTA ITALIANO!
Sarà la nostra parola d’ordine!
Apre un nuovo birrificio?
BOICOTTA!
Apre un nuovo locale?
BOICOTTA!
Faccio informazione?
BOICOTTA!
BOICOTTA! BOICOTTA! BOICOTTA!
@Livingstone
boicotto talmente tanto che ieri sera sono andato a bere nel pub più caro che conosco e ho bevuto pure italiano
te invece dovresti aumentare il consumo di camomilla, che siamo solo a lunedì
In negozio è arrivata la Turan Sonica la scorsa settimana, un’eccellente Golden Ale. Questa settimana attendiamo la saison chiamata Quinta.
Mi è quasi venuto in mente di regalarle. Se facciamo un giorno in cui le regaliamo venite tutti?
Vi farò sapere. Magari invitiamo anche Massimo e Orazio di Turan.
@ Giudice
L’idea di SR non è così campata in aria, anzi.
I prezzi hanno stufato molti consumatori e il fattore novità non potrà sempre compensare la desolazione dei portafogli.
Mi auguro di vedere certi birrifici finire a gambe all’aria, perchè si sta approfittando fin troppo dell’elasticità dell’appassionato che si compra qualsiasi prodotto (buono o vaccata che sia) solo per passione e curiosità chiudendo un’occhio (o tutti e due a seconda dei casi) sul costo.
La curiosità finisce dopo un po’ (nonostante il tentativo feroce di inventarsi qualsiasi cosa con dentro qualsiasi ingrediente), la passione è in crisi.
Il momento dei “conti” per i produttori italiani secondo me non è così lontano.
Fatto sta che personalmente l’italiano oramai lo bevo alla spina (se i prezzi sono decenti) o non lo bevo più. Dall’estero arrivano prodotti buoni come i nostri e spesso superiori che mi costano la metà. Non ci vuole un genio finananziario per prevedere un’andamento a lunga scadenza di questa tendenza..
@ Davide M.: beh se uno 0,30/0,40 cl di birra artigianale italiana al pub mi costa 4/5 euro, non mi conviene poi così tanto se ti fai due conti…
@mirko
io credo che Davide alluda a alcune cose:
1) se vado al pub sono disposto ad un extraprezzo per l’ambiente, l’occasione, ecc.
2) se vado al pub alla spina italiane e non costano più o meno lo stesso
3) se voglio bere italiano a casa sono costretto quasi sempre a bere una 0.75 lt (ma almeno qui forse le cose stanno finalmente cambiando)
@mirko.
Tra bere a 8 euro (minimo) al litro a casa, e bere un 0,4 cl a 5 euro capisci bene che c’è molta differenza. C’è l’ambiente, il servizio, il prodotto (che alla spina sappiamo bene essere differente).
C’è anche l’innegabile vantaggio che se trovo una birra non a posto e un publican corretto risolvo il problema in un attimo. Con la bottiglia invece posso solo far felice il lavandino se trovo la bottiglia “sfortunata”.
Cmq SR ha indicato bene il mio pensiero.
E ragazzi cosa vi devo dire,in quel che ho girato di birrifici e locali che producono birra artigianale,il loro lamentarsi è sempre inerente ai costi e tasse,accisa compresa.I prezzi di costo delle birre meno di tanto non riescono a metterle sul mercato.Poi certo ognuno conosce le proprie possibilità,ed è libero di scegliere se bere ITALIANO che costa in più oppure bere birre straniere con costi inferiori.
@ Davide M.: ho capito il senso tranquillo, ma se si fanno i conti in tasca spesso si spende veramente tanto alla spina.
Cmq quando dici: “C’è anche l’innegabile vantaggio che se trovo una birra non a posto e un publican corretto risolvo il problema in un attimo. Con la bottiglia invece posso solo far felice il lavandino se trovo la bottiglia “sfortunata”.
Se trovi un venditore onesto te la ridà, certo no subito ma te la ridà.
Cmq si fa per chiaccherare…a presto, Mi.
@ Mirko:
quote “Se trovi un venditore onesto te la ridà, certo no subito ma te la ridà.”
dunque dunque…ora riempio le bottiglie vuote con quella cotta che mi è uscita male…ci rimetto lievito e zucchero così la ri-carbono…e te la riporto, dicendoti “A Mirko, queste mè sò uscite male!”…cosa mi dai in cambio?!? :-PPPP
a presto!
Tony
@ Mirko
Non è tanto questione di rivenditore onesto o meno. Semplicemente io vivo a 1 ora di macchina o treno dal beershop. Compro 10 bottiglie. Torno a casa. Le apro magari spalmate su 2 mesi. Ti sembra fattibile il rientro apposta per una bottiglia?
Detto questo, la spina è comunque un prodotto diverso dalla bottiglia. Quindi posso capire un costo diverso, considerato che mi ci pago anche la serata fuori, il posto, la compagnia e il calore del locale. C’è chi lascia 30 euro di discoteca il sabato, io me li faccio in birra. Questione di gusti.
@ Davide: capisco benissimo il fatto che stai ad 1 ora da un beershop non ti consente un “rapporto” quasi quotidiano. Quando vuoi te le spedisco io le bottiglie e se non sono aaposto te le rimando 😛 Quando passi per Roma fai un fischio che ci si beve una cosa insieme…
@ Tony: portaci una cotta buona e te ne do un’altra in cambio va…
@ Mirko
A Roma ci ripasserò alla prima occasione e mi prenderò il piacere di una visita da te.. 🙂
bella scoperta all’ibf,sono partiti proprio in quinta!ho assagiato anche la Oops all’open,il cardamomo si sposa in maniera naturalissima con lo stile,ottima la sfumatura,assagerò sicuramente le altre.
Ho assaggiato la Ultrasonica ieri alla Fiera a Bastia umbra…davvero spettacolare, nella stagione calda sarebbe il massimo