Dopo un mese dall’ultima panoramica torniamo a dare un’occhiata ai nuovi birrifici italiani. Partiamo da Popoli, un piccolo borgo nel Parco nazionale della Majella (PE), dove nell’estate del 2014 ha aperto il birrificio Mezzopasso. Il nome si riferisce alla volontà di fare le cose senza fretta e non è perciò un caso che i due birrai, Gabriele Di Marcantonio e Bernardo Perfetti, abbiano deciso di lanciarsi in questa avventura dopo venti anni di homebrewing.
La filosofia produttiva è orientata verso birre facili da bere e buone per ogni occasione, ispirate principalmente agli stili di stampo anglosassone. Si capisce allora perché l’ammiraglia della casa si chiami Best Bitter (4,1%) e appartenga all’omonima tipologia inglese: per motivi affettivi è il biglietto da visita del birrificio Mezzopasso. La Red Stone è una IPA che presenta un mix variegato di luppoli (americani, australiani e neozelandesi), mentre la Millican Pale Ale impiega varietà inglese e tedesche che si fondono con i rassicuranti aromi biscottati del malto. La Zloty (“oro” in polacco) è una Golden Ale sui generis, realizzata con lievito Kölsch e con luppolo Marynka; la Stramber Ale è stata prodotta in collaborazione con Jon Corner del birrificio inglese Arbor; infine la Strike Rye APA è un’APA prodotta con segale. Per saperne di più su questo interessante progetto vi rimando alla pagina Facebook di Mezzopasso.
Si chiama invece Insieme Birra il marchio lanciato recentemente da quattro amici romani, che va a rimpolpare il numeroso panorama delle beer firm laziali. I soci sono Paolo Bruni, Daniele Manca, Mauro Papparotto e Fabio Marchese, tutti con un’esperienza come homebrewer alle spalle e con l’idea di sperimentare, pur senza travalicare le regole della tradizione brassicola. Al momento due sono le birre prodotte da Insieme Birra, battezzate Sperimentale XIV e No More. La Sperimentale è la prima di una serie di birre annuali contraddistinte nel nome dall’anno del primo batch (2014 in questo caso): la XIV è una Golden Ale monoluppolo che prevede l’aggiunta di una piccola quantità di frutti rossi in bollitura. Molto più “inquadrata” è invece la No More, una APA con luppoli americani e lievito europeo. Seguiranno un’American Wheat (Wipe Out) e una Tripel (Mattia). Per ulteriori informazioni vi rimando al sito della beer firm.
Come si può leggere su Malto Gradimento, negli scorsi giorni ha aperto i battenti il primo microbirrificio di Gallarate (VA). Si chiama A Tutto Malto e nasce dall’iniziativa di Giambattista Galuppi (il birraio, con tanti anni di homebrewing alle spalle) e suo figlio Andrea, cuoco di professione. Le quattro birre che al momento compongono la gamma del birrificio abbracciano le principali culture brassicole europee: si va dalla Paddy’s (4%), una Stout, alla Obelix (8,8%), una Dubbel; dalla Ratsel (5,3%), una Kölsch, alla White Sheep (4,6%), una Blanche. Le prime cotte stanno concludendo la maturazione in questi giorni, quindi le birre A Tutto Malto dovrebbero essere disponibili a brevissimo sul mercato. Per informazioni aggiuntive potete consultare la pagina Facebook dell’azienda.
Se Malto Gradimento è una fonte precisa e puntuale sulla scena del varesotto, lo stesso si può affermare di Berebirra per quella pugliese. Grazie al costante monitoraggio del territorio, recentemente abbiamo saputo da Angelo che nella sua regione natia sono partite due nuove avventure. La prima è quella del birrificio Malatesta, situato praticamente nel cuore di Lecce e nato dal sogno di Stefano Chironi, ex homebrewer. L’impianto da 10 hl al momento è stato utilizzato per lanciare due birre: la Kritical Weiss e la V per Vittoria. La prima è una classica Weizen, facile da bere (esteri del lievito tenuti sotto controllo) e dal tenore alcolico non sostenuto (4,3%). la V per Vittoria (5,3%) è invece un’American Pale Ale con aromi agrumati, erbacei e speziati, oltre che con uso abbondante del luppolo. Seguiranno un’American IPA (Capricci), una ESB (Wooly Bully) e una Stout (A Sante). Se ne volete sapere di più, collegatevi al sito di Malatesta.
La seconda novità pugliese è invece il Birrificio Cavour, operativo nel comune di Bitonto (BA). I soci sono tre appassionati di homebrewer, tra cui Nicola Marcianò, che ricopre il ruolo di birraio. Al momento viene prodotta una sola etichetta, la Birra Cavour, che però è piuttosto particolare per una produzione di esordio: è una Pale Ale da 6% che subisce una maturazione in botti di legno di quercia francese. Il birrificio dispone di una sala cottura da 5 hl con due fermentatori da 5 hl ciascuno. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook del birrificio Cavour.