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Nuove birre da Casa Veccia, Kashmir, Cajun e altri

babboCominciare una nuova settimana è sempre molto impegnativo, perciò il modo migliore per riprendere l’attività sul blog è dare la consueta occhiata alle novità dei nostri birrifici. Visto che ci avviciniamo al Natale, mi sembra giusto partire con l’inedita kerstbier di Casa Veccia, battezzata semplicemente Babbo. La speziatura, benché presente (anice in semi), è contenuta per lasciare spazio e valorizzare l’altro ingrediente insolito: il miele di castagno. La base fermentabile è formata da cinque cereali (segale, avena, farro, frumento e orzo), ma il vero protagonista è il miele, che caratterizza con decisione il bouquet della Babbo. L’ingresso è discretamente dolce e il finale amaro di miele di castagno e luppolo, con un tocco fresco dato dall’anice. Graziosa come sempre l’illustrazione in etichetta.

veritas75-webSono ben tre (tutte stagionali) le novità provenienti da Kashmir, beer firm molisana. La The Bride (5,5% alc.) è un’alta fermentazione che può rientrare nella tipologia delle White IPA: India Pale Ale di stampo moderno che prevedono un largo impiego di frumento. Oltre al frumento maltato, questa birra utilizza luppoli Pacific Jade e Cascade ed è disponibile sia in keykeg che in bottiglia (33 e 75 cl). Il nome (e l’etichetta) si rifanno al capolavoro di Quentin Tarantino, Kill Bill.

La seconda birra si chiama Veritas (7% alc.) e rientra nella corrente delle produzioni che strizzano l’occhio al mondo del vino. La ricetta prevede infatti l’aggiunta di uva di Tintilla, un vitigno autoctono molisano, fornita dalla cantina Di Majo Norante. Si tratta di un’alta fermentazione con luppoli americani e neozelandesi. Sarà disponibile solo nel formato da 75 cl. La Chevelle, infine, è un’English Pale Ale molto beverina e dal contenuto alcolico discreto (5,3%), realizzata con un solo tipo di luppolo, l’americano Mosaic (derivato dal Simcoe).

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Risale alla scorsa settimana il lancio ufficiale dell’ultima creazione del birrificio MC-77, nata come birra in esclusiva per i locali capitolini Barley Wine e Hop&Pork. Il nome è Hop Wine e si tratta di un’Amber Ale brassata con luppoli americani e neozelandesi, che risulta piuttosto godibile nonostante il tenore alcolico non sia propriamente da session (6%). Ovviamente il profilo aromatico è molto intrigante, come hanno avuto modo di verificare i partecipanti al bell’evento di presentazione del 27 novembre scorso. Chiaramente trovate la Hop Wine nei locali citati poco sopra.

mater gratiae

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Un altro evento di presentazione è quello della Mater Gratiae, la birra invernale dell’Indipub BirraBottega, che si terrà domenica 8 dicembre presso il locale di Montesilvano (PE). La ricetta è quantomai audace, perché si ispira alle grandi Oud Bruin del Belgio: troverete note di frutta sotto spirito, caramello, spezie e una delicata tostatura. Tra gli ingredienti impiegati segnalo i luppoli Perle e Saaz e lo zucchero integrale di canna della varietà “panela” (Mascobaldo), proveniente dal circuito equo-solidale. Sarà disponibile al BirraBottega per tutto l’inverno, a meno che le scorte non vengano prosciugate prima 🙂 .

the-brewer-collection-cajun1E chiudiamo non con una nuova birra, ma con un’intera linea brassicola inedita. Come si può leggere sul sito della Pinta Medicea, stiamo parlando della The Brewer Collection del birrificio Cajun: quattro nuove produzioni disponibili solo nel formato da 50 cl, di bassa gradazione alcolica e ispirate agli stili classici del Regno Unito. La Frankie’s Bitter (3,8% alc.), disponibile dal 21 marzo al 20 giugno, utilizza malti Pale Ale e Crystal e luppoli Target e Goldings; la Frankie’s Best Bitter sale di gradazione (4,6%) ed è disponibile dal 21 giugno al 20 settembre; la Frankie’s Mild è una Mild Ale poco alcolica (3,8%) disponibile dal 21 settembre al 20 dicembre; la Frankie’s IPA (5% alc.), infine, è una India Pale Ale di stampo tradizionale (che però prevede un dry hopping di Fuggle), disponibile dal 21 dicembre al 20 marzo. Della Mild vi ho già parlato a inizio ottobre.

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Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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