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Prima di Rimini, un’occhiata alle nuove birre italiane

StarshipBitterAle_bbL’attesa di questi giorni è tutta rivolta verso Rimini, dove sabato partirà l’edizione 2013 di Selezione Birra. Poiché all’annuale fiera per operatori non mancheranno le novità, oggi ho pensato di tornare sulle ultime creazioni dei birrifici italiani. Sicuramente non saranno tutte disponibili durante la manifestazione riminese, però a scanso di equivoci è meglio partire preparati 🙂 . Quest’anno ad esempio tornerà a mancare lo stand del birrificio L’Olmaia, però è proprio con questo produttore che mi piace aprire il post odierno, visto che dopo diversi anni il birraio Moreno Ercolani ha deciso di inserire una nuova birra nella ristretta gamma di quelle standard.

Come forse saprete, infatti, L’Olmaia è un’azienda che è sempre rimasta abbastanza immune alle mode dell’ambiente. In particolare ha evitato negli anni di aumentare il numero di birre prodotte per concentrarsi sul costante miglioramento delle ricette base. Dopo non so quanti anni, ora a queste si aggiunge la Starship, una Bitter Ale da 4,5% in tipico stile anglosassone: solo malti inglesi, solo (tanti) luppoli inglesi. Il nome è un omaggio al Boeing 720 che portava i Led Zeppelin in giro per le loro tournée. Sarà disponibile tra un mese o giù di lì, mentre se ne volete sapere di più vi rimando al post di presentazione pubblicato sul blog di Moreno.

agua_web_1359719152Le novità provenienti dalla Birra del Borgo invece non mancano mai e stavolta le nuove birre sono due. La prima si chiama Agua Caliente ed è la collaboration brew realizzata con Toccalmatto, Opperbacco e Brewfist durante il passato evento I Giorni dell’IPA. Chiaramente si tratta di un’India Pale Ale decisamente amara (circa 70 IBU), ma ben bilanciata dalla dolcezza dei malti. Anche qui la scelta dei luppoli ha strizzato l’occhio al Regno Unito, con una selezione di varietà britanniche aggiunte anche con il metodo dell’hop back. A livello produttivo poi si è fatto ricorso al dry hopping e a una maturazione in tini di legno. Informazioni aggiuntive sul sito del birrificio.

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L’altra novità made in Borgorose è una birra “ironica” brassata in occasione del passato San Valentino: la Pene d’Amore. È di colore rosso acceso, gradazione alcolica contenuta (4,5%) e la sua ricetta prevede l’impiego di ingredienti afrodisiaci (o presunti tali): finocchietto selvatico, zafferano, bucce di cedro e lemon myrtle (un’erba australiana). L’ispirazione deriva dai resti di una bevanda consumata nell’antichità dalla popolazione italica dei Marsi, considerata una pozione d’amore. Per i dettagli in merito potete dare un’occhiata al blog di Birra del Borgo.

whynotSe Birra del Borgo conferma la sua vivacità, lo stesso si può dire del birrificio pugliese Birranova, ottimo rappresentante della frizzante scena locale. Come segnalato da Berebirra a fine 2012, il produttore di Triggianello ha pronta una nuova linea, denominata Why Not. I più attenti tra voi sapranno che il nome è lo stesso di una American IPA affumicata presentata da Birranova lo scorso anno. Ebbene si può dire che c’è stato un “upgrade” e con Why Not da ora in poi saranno identificati le birre di questa neonata gamma. La prima rappresentante è stata la Check Point, un esperimento brassicolo che gioca sull’incontro tra luppolature tedesche ed americane -con i primi più presenti nell’aroma, i secondi nell’amaro.

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toplessRestiamo in Puglia per segnalare una nuova collaborazione tra il birrificio B94 e il Prophet Pub di Lecce. Il primo frutto di questo sodalizio risale allo scorso anno, quando venne brassata la Alice in Hopland in occasione della Settimana della Birra Artigianale. Per l’edizione 2013 della manifestazione è stata rinnovata la cooperazione, dando vita alla Topless: si tratta di un’Imperial Pils da 6,9% alc. e la bellezza di 95 IBU, che dunque prosegue in quel percorso di extra luppolature già cominciato con la Alice in Hopland. Quest’ultima lo scorso anno mi piacque molto, quindi ripongo grande attese nella Topless. Staremo a vedere…

shayapuE finiamo con l’ultima creazione di Aleph, progetto itinerante che continua a sfornare nuove birre. L’ultima in ordine di tempo -se non vado errato – è la Shayapu (4,5% alc.), brassata con Toccalmatto: si tratta di una Blanche rivista e corretta, dove la classica speziatura è stata sostituita dagli aromi freschi e penetranti dei luppoli Chinook e Summit. Il nome significa “viso pallido” nella lingua del popolo amricano Yakama, originario della Yakima Valley (luogo d’origine dei suddetti luppoli).

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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7 Commenti

  1. Per quanto non ci sia niente di particolarmente strano, sarei curioso di conoscere l’opinione dei ragazzi di Cerevisia Vetus in merito al nome “Shayapu”…

  2. Ciao Andrea,
    sei sempre sulla notizia! Ma ti faccio un ulteriore update: nella linea WhyNot non c’è solo Check Point, ma anche Smoked Revolution… quest’ultima l’evoluzione della birra WhyNot.
    Qui trovi maggiori info: http://www.whynotbeer.it/
    E saranno entrambe disponibili a Rimini durante Rhex.

  3. grande Moreno, ho sempre ammirato la sua semplicità, il non lasciarsi contagiare dalle mode, la genuinità dell’olmaia, ed ora esce con una bitter…..rispetto!

  4. mi faccio schifo da solo e mi prendo a schiaffoni per non aver avuto il tempo di comunicare ad andrea, che in fiera sarà possibile assaggiare due novità anche per noi di Amiata, una helles al peperoncino piccante fatta in collaboration con croce di malto e la nuova Polska light. Venite ad assaggiarle!
    Chiedo scusa per l’ OT. cmq spero di assaggiare le novità proposte e soprattutto la nuova di Moreno che è senz’altro uno dei birrai più concreti che ho il piacere di conoscere.

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