L’ultima nostra panoramica sulle nuove birre italiane risale alla fine di luglio, prima della sospensione estiva del sito. In queste settimane i birrifici italiani non sono andati in vacanza, ma hanno continuato a sfornare novità con una certa costanza. Ora che abbiamo ripreso regolarmente gli aggiornamenti di Cronache di Birra, è arrivato il momento di riassumere quali birre inedite sono state lanciate negli ultimi tempi. Chiaramente non possiamo riportarle tutte, dunque per una visione più completa vi suggeriamo di spulciare il database di Whatabeer. Preparatevi allora a una carrellata diversa dal solito: più corposa, ma anche meno approfondita per ogni singola creazione. Quante di queste novità avete assaggiato durante l’estate?
Opperbacco
Dal birrificio Opperbacco (sito web) segnaliamo il rilascio di due nuove birre della linea parallela (R)evoluzioni. La prima è la Session Hazy IPA (4,6%), brassata con luppoli Idaho7 e Sabro che forniscono note di mango e delicate sfumature di vaniglia. Contemporaneamente è stata annunciata la Hazy IPA #4 Edizione Castellalto (6,8%), quarta versione della birra che in questo caso prevede una luppolatura con Super Sauvin (in formato Phantasm) e Mouteka. Ha un profilo contraddistinto da intense note tropicali che ricordano il frutto della passione, ben amalgamate con il contributo dei malti. Chiaramente è stata prodotta per lo storico Festival delle Birre Artigianali di Castellalto, tenutosi come sempre ad agosto.
Birrificio della Granda
Il Birrificio della Granda (sito web) ha deciso di osare con la sua nuova Tripel (8%), realizzata seguendo fedelmente l’omonimo stile belga. L’aspetto ambizioso è nella scelta di confezionare la birra in lattina, utilizzando un lievito ad hoc e seguendo attentamente la fase si maturazione in cantina. La Tripel ha poi subito un’ulteriore maturazione in lattina, prima di essere immessa sul mercato.
Chianti Brew Fighters
I ragazzi di Chianti Brew Fighters (sito web) si sono cimentati con quella che, a detta loro, è la birra più stravagante che abbiano mai realizzato. La Pantera (3,5%) è infatti una Micro IPA aromatizzata con l’aggiunta di lamponi, limone e vaniglia, che ne caratterizzano in maniera decisiva il profilo organolettico, ma anche il colore: i lamponi in particolare sono responsabili del curioso colore rosa intenso della birra. Per la luppolatura sono state scelte invece le varietà Citra e Centennial.
Porta Bruciata
Lo scorso weekend il birrificio Porta Bruciata (sito web) ha organizzato la festa per i suoi dieci anni di attività e per l’occasione ha presentato una nuova birra, battezzata California Common (5.2%). Lo stile di riferimento è quello omonimo tipico della storia brassicola degli Stati Uniti occidentali e segue la tipica evoluzione fermentativa della tipologia, con un lievito Lager lasciato lavorare a temperature più alte del normale. Nel profilo aromatico si ritrovano spiccate note maltate accompagnate da sentori terrosi, woody e leggermente speziati tipici del luppolo utilizzato (Challenger).
Birra Puddu
La Costa Ovest è la costa del Mar di Sardegna famosa per il maestrale, i surfisti e il profumo di elicriso. A lei è dedicata la nuova creazione di Birra Puddu (sito web), una West Coast Pale Ale brassata con malto Pils e luppolata con Simcoe, Citra ed Ekuanot. La birra si chiama per l’appunto Costa Ovest (5,2%) e profuma di agrumi e ananas, con un corpo leggero e un amaro ben bilanciato per una bevuta estremamente rinfrescante.
Mudita
In Toscana il birrificio Mudita (sito web) ha lanciato una nuova versione della sua Mokita (6,5%), utilizzando in questo caso esclusivamente luppolo Motueka. Si tratta di un’American IPA con doppio dry hopping, in cui si distinguono decise note di lime e un leggero tocco balsamico prima della chiusura amara, che la rende estremamente dissetante. Se ve lo stesse chiedendo, Mokita è una parola utilizzata in Papua Nuova Guinea e intraducibile, che indica una verità che tutti conoscono ma che nessuno ha il coraggio di dire.
La Gramigna
Dovrebbe essere disponibile proprio in questi giorni la Rooftop (4,3%), nuovissima Gose alla frutta prodotta dal birrificio La Gramigna (sito web). La ricetta prevede l’impiego di mango e frutto della passione, che insieme alle caratteristiche acide e salate dello stile regalano una birra al contempo dissetante e complessa. Chiaramente è molto scorrevole e rinfrescante, perfetta per questi giorni di fine estate.
Dank Brewing
Dovrete invece attendere ancora qualche giorno per assaggiare la Graffiti Mash (6,6%), ultima creazione del marchio Dank Brewing (sito web), appartenente alla linea Collaboration Series. Il partner nella cotta è stato il birrificio svedese Beerbliotek (sito web), che ha fornito il proprio contributo per creare una West Coast IPA in chiave moderna, con luppoli Citra, Amarillo, Idaho 7 e Sabro. L’aspetto lievemente opalescente non impedisce una decisa scorrevolezza, mentre l’abbondante dry hopping è sostenuto da un amaro pulito ed elegante, che dona alla birra un piacevole finale secco. Il lievito utilizzato è il New England, mentre il grist è composto da malti Pale e Pils.
Radiocraft
Torniamo a occuparci di Gose con la frutta per introdurre la Blitzkrieg Bop (4,5%) del birrificio Radiocraft (sito web), prodotta in collaborazione con Eternal City Brewing (sito web). Qui l’aggiunta riguarda l’ananas, ma anche la salvia, il pepe rosa e la scorza di limone a fine fermentazione. Al classico carattere citrico tipico del coriandolo – previsto dallo stile di riferimento – emerge la componente fruttata e le delicate note speziate della salvia.
Birrificio dei Castelli
Si chiama invece Solarium (5,1%) la Pacific IPA che il Birrificio dei Castelli (sito web) ha lanciato nelle scorse settimane. È una birra fortemente caratterizzata dall’utilizzo (anche in dry hopping) del luppolo neozelandese Nectaron, che contribuisce a definirne il profilo tropicale (mango, papaya), accompagnato comunque da sfumature di pesca e limone.
In bocca ritornano le note fruttate, la bevuta è molto scorrevole grazie ad un corpo leggero
e un delicato amaro sul finale.
Styles
Il birrificio marchigiano Styles (sito web) è risultato molto attivo negli ultimi mesi e la sua creazione inedita più recente si chiama Berry Shake (3,6%). È una Berliner Weisse aromatizzata con l’aggiunta di frutti di bosco, in cui l’acidità di base è ottenuta con la tecnica del kettle souring. Di colore magenta con schiuma violastra, all’olfatto presenta intense note di yogurt e di frutta, mentre al gusto domina un’acidità lattica ben bilanciata dai frutti di bosco aggiunti in fermentazione.
Kashmir
In Molise il birrificio Kashmir (sito web) ha presentato la sua Centopercento Strata (5%), una DDH Pale Ale che celebra la purezza e la complessità di un singolo luppolo: lo Strata, per l’appunto. Il grist è formato da malto Pils e avena, mentre la fermentazione è frutto del lavoro del lievito London Ale 3, capace di esaltare gli aromi fruttati e tropicali del luppolo, a cui si accompagnano leggere note di resina. All’assaggio, il profilo aromatico è esplosivo, con sentori di passion fruit, pompelmo e un accenno di cannabis, tipico dello Strata.
Aimara
Concludiamo questo lungo resoconto con la Murika (4%), presentata venerdì scorso dal birrificio laziale Aimara (sito web). L’idea è di racchiudere in un bicchiere di birra tutti i profumi delle passeggiate estive nei boschi o lungo l’Aniene. Si tratta di una Sour Ale da prodotta con l’impiego di 100 chilogrammi di more di rovo dall’Azienda Agricola Pacha Mama di Subiaco, lavorate rigorosamente a mano. Birra dal colore rosa scuro, con un aroma totalmente dominato da sentori di erbe aromatiche locali: salvia, citronella, melissa e menta. Il sapore delle more si avverte deciso e predominante al gusto, equilibrato da una forte acidità citrica che accompagna tutta la bevuta, rendendo il finale asciutto e dissetante.