La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane si apre con due novità entrambe annunciate di recente dal Piccolo Birrificio Clandestino (sito web) di Livorno. La prima si chiama Hot Stuff (6%) ed è una New England IPA che conferma la diffusione che sta avendo il Phantasm tra i nostri birrifici. Ricordiamo che il Phantasm è un prodotto per la luppolatura, una polvere ottenuta dalle uve Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda che contiene dei precursori tiolici in grado di esaltare gli aromi del luppolo. In questo caso è stato impiegato un lievito capace di conferire ulteriore vigore al processo, così da ottenere un deciso profilo di frutta tropicale, accompagnato da un corpo tendenzialmente snello come ormai vuole l’evoluzione dello stile. La seconda birra inedita è invece la Slhow (3,6%), una Lager realizzata con luppolo in fiore fresco proveniente dalla Germania, che Pierluigi e Alessandro di PBC hanno riportato velocemente in Italia dopo il raccolto per sfruttarne al massimo la resa in produzione. È una produzione facile da bere, fresca e piuttosto aromatica.
Restiamo nell’ambito delle basse fermentazioni con luppolo fresco per presentare l’Ottobrata (5,2%), nata dalla collaborazione tra i birrifici Eternal City Brewing (sito web) e Podere 676 (sito web). Alla base della birra non c’è solo la voglia di produrre una Fresh Hop, ma anche quella di affidarsi a ingredienti 100% italiani e da filiera corta. Così i due birrifici hanno unito ciò che sono in grado di fornire in tal senso: ECB i malti provenienti dal proprio orzo (è da qualche tempo azienda agricola), Podere 676 i luppoli coltivati nei terreni di proprietà a Testa di Lepre (RM). Anche in questo caso aspettiamoci una birra scorrevole, dissetante e senza fronzoli, con aromi freschi provenienti dal luppolo appena colto.
È periodo di raccolto del luppolo, quindi proseguiamo in questa ampia parentesi sulle Fresh Hop. Se questa sera non avete impegni, segnatevi questo appuntamento: il birrificio Croce di Malto (sito web) presenterà presso la sua tap room di Trecate (NO) la Chiedi a mamma (4,7%), una Italian Pils prodotta in collaborazione con il birrificio svizzero Whitefrontier (sito web). La varietà di luppolo impiegata è il Tettnanger, anche in questo caso coltivato in Germania e utilizzato in produzione il prima possibile. Da notare come le tipologie su cui spesso si concentrano i birrifici italiani per le loro birre con luppolo fresco siano basse fermentazioni, quando in passato provarono a giocare con IPA e luppolate varie (senza grandi risultati per la verità ). Durante l’evento presso Croce di Malto saranno assaggiate altre due birre, accompagnate da stuzzichini e dai racconti dei birrai dei due birrifici.
Affranchiamoci da Wet e Fresh Hop per raccontare l’ultima novità del birrificio Eastside (sito web) di Latina, che si inserisce nel filone delle produzioni maturate in legno. La Big Joe (13,5%) è infatti un American Barleywine brassato ormai 14 mesi fa con una base maltata molto importante e un generoso corredo di luppoli aromatici. Successivamente la birra è stata trasferita in barrique che avevano contenuto prima Grand Cru Bordeaux e successivamente whisky, dov’è rimasta a riposare circa un anno. Quindi è stata imbottigliata per un ulteriore mese di affinamento in bottiglia, che ha contribuito ad amalgamare il complesso profilo aromatico, in cui si ritrovano note di caramello, frutta sotto spirito, marsala (a causa ossidazione controllato) e il tannico del legno. Potete trovare la Big Joe in bottiglia da 33 cl o, se sarete fortunati, alla spina (pochissimi i fusti disponibili).
Sono invece ben tre le novità annunciate di recente dal birrificio Nama Brewing (sito web). La prima si chiama Afternoon Party (6,5%) ed è una Pastry Stout piuttosto leggera in contenuto alcolico, almeno rispetto agli standard della tipologia. La ricetta prevede avena e frumento a integrazione del malto d’orzo, ma soprattutto l’impiego di lattosio, cacao e cocco che aggiungono svariati layer aromatici al classico profilo di una Stout robusta. La seconda novità è invece Space Cadet (7,5%), una Double IPA di stampo moderno dove protagonista è ancora il Phantasm, qui aggiunto direttamente a un blend di luppoli sviluppato dalla Yakima Chief e attualmente commercializzato con la sigla YCH 303. L’ultima new entry, infine, è la Strata (6,5%), brassata ovviamente con l’omonimo luppolo e appartenente alla linea di single hop del produttore veneto. Lo Strata è stato impiegato sia in forma di pellet, sia nel formato CGX (luppolina).
E chiudiamo la carrellata odierna con la California Crocodile (6,8%) del giovane marchio Dank Brewing (sito web). Come il nome suggerisce, siamo al cospetto di una West Coast IPA secca e diretta, per la quale sono state impiegate due delle varietà di luppolo più in voga al momento: Citra e Mosaic. Sono loro a dominare immancabilmente il profilo aromatico, con sfumature resinose, agrumate e fruttate. Pulita e scorrevole, chiude con un buon amaro esaltato dalla decisa secchezza. Una luppolata in chiaro stile californiano, che continua a essere sulla cresta dell’onda nonostante gli anni e le tantissime variazioni sul tema IPA.