Oggi รจ il secondo giorno della Italy Beer Week 2022 e ieri abbiamo concluso la prima serie di appuntamenti con un’interessante tavola rotonda tra birra e specialty coffee. Che il connubio rappresenti un piccolo trend nel nostro settore รจ confermato dall’ultima creazione del birrificio Liquida (sito web), che si aggiunge alla Don’t Panic lanciata in occasione del Ballo delle Debuttanti. La Cigno Nero (5,5%) รจ una Coffee Stout prodotta con infusione a freddo di un blend di caffรจ della rinomata torrefazione Gardelli Specialty Coffees, vincitrice del World Coffee Roasting Championship nel 2017. La ricetta prevede l’impiego di varietร di caffรจ selezionate, provenienti da Uganda, Etiopia e Guatemala, che donano intensitร e complessitร con aromi di mandorla, caramello e fave di cacao. Di colore nero impenetrabile, la Cigno Nero si contraddistingue per un corpo setoso che anticipa una lunga persistenza retrolfattiva. Se l’argomento vi interessa, segnaliamo che nella box del Ballo delle Debuttanti รจ presente anche la (S’รจ) Espresso di War, che declina il concetto sulla base di una bassa fermentazione di colore dorato.
Poco piรน di una settimana fa il birrificio Mukkeller ha annunciato la sua nuova creazione, battezzata Spacepigs (8%). Solitamente il produttore marchigiano รจ menzionato per le sue ottime Lager, ma talvolta ci si dimentica che sa muoversi molto bene anche in altri campi brassicoli, come le luppolate. La Spacepigs rientra proprio in questa tipologia, ispirandosi alle Double IPA: รจ luppolata in maniera “prepotente”, ma si caratterizza per un amaro gentile e un corpo pieno e avvolgente. Il grist si compone di una percentuale di frumento (maltato) e avena (non maltata) in aggiunta al malto d’orzo, due aggiunte che si ripercuotono, tra le altre cose, sulla morbidezza della bevuta e sull’aspetto velato. Sarร interessante confrontarla con la celebre Hattori Hanzo, altra Double IPA di Mukkeller, interpretata perรฒ piรน sulla falsariga delle luppolate della West Coast americana.
Molto interessante l’ultima nata in casa Birra Perugia, che nonostante rientri nella famiglia delle India Pale Ale ha nei malti il suo elemento caratterizzante. La Kiascio (6,4%) รจ infatti realizzata con grani antichi autoctoni, macinati a due chilometri dal birrificio in un antico mulino ad acqua molto suggestivo. Il mulino si muove grazie alla corrente del fiume Chiasco, da cui deriva il nome della birra. I grani impiegati sono Verna, Gentilrosso e Frassineto, tutti coltivati in Umbria in regime di agricoltura biologica, mentre il resto della base fermentabile consiste in orzo locale maltato nella regione da Malteria Italiana Artigianale. Ovviamente perรฒ il luppolo non รจ attore secondario nella ricetta: sono state utilizzate le varietร Sabro, Galaxy, Citra e Mosaic, che regalano note di frutta tropicale e agrumi che ben si sposano con le sfumature aromatiche del lievito inglese. Lo stesso lievito, in compartecipazione con i grani antichi, fornisce un corpo morbido, cremoso e avvolgente. La Kiascio rientra nel progetto Native di Birra Perugia, inaugurato in passato con una versione speciale della Suburbia.
In apertura abbiamo citato la Italy Beer Week, che per molti birrifici italiani sarร l’occasione per presentare nuove birre. Un bel po’ di “casino” sarร sollevato dai ragazzi di Birra Bellazzi (sito web), che per il lancio della loro Rutti Mostruosi (3,3%) hanno organizzato un grande evento che si svolgerร in parte in presenza, in parte online. Per spiegare ciรฒ che succederร cominciamo dal nome, lo stesso di una canzone de Gli Atroci, storico gruppo metal demenziale di Bologna che ha collaborato alla nascita della birra. Venerdรฌ 25 marzo la Rutti Mostruosi sarร presentata presso lo spaccio del birrificio a San Lazzaro di Savena (BO), in un evento durante il quale si terrร un concerto de Gli Atroci. Lo stesso concerto – e qui arriviamo alla parte digitale dell’iniziativa – sarร trasmesso in diretta in alcuni locali italiani, dove inoltre sarร disponibile la Rutti Mostruosi. Venendo alla birra, si tratta di una Rye Session IPA brassata con una percentuale di segale, dal carattere rustico ma molto facile da bere, con il contributo dei luppoli ben definito. Ulteriori informazioni, compreso l’elenco dei locali aderenti, รจ disponibile sul sito di Birra Bellazzi.
Il giorno successivo, sempre nell’ambito degli eventi previsti dalla Italy Beer Week, si terrร la presentazione della Vesuviator (6,8%), new entry della beer firm napoletana Loop – Officina della Birra (sito web). Il nome dovrebbe suggerirvi lo stile di appartenenza: come indica il suffisso -ator, la birra รจ ispirata alle Doppelbock della tradizione tedesca. Di colore ambrato carico, si distingue per note di crosta di pane scuro, miele di castagno e caramello, con un lieve tostato a chiudere. Al palato entra dolce, ma la sensazione รจ subito bilanciata da un corretto equilibrio e una piacevole secchezza finale. Il corpo รจ morbido e la birra risulta alcolica e avvolgente, come nelle migliori interpretazioni delle Doppelbock. Per saperne di piรน potete consultare l’evento sul sito della Italy Beer Week.
E concludiamo con il birrificio molisano Kashmir (sito web), che torna nelle nostre panoramiche dopo molto tempo. La pausa รจ servita all’azienda per traslocare in un capannone piรน grande e cambiare tutte le attrezzature, decisione presa saggiamente con l’arrivo della pandemia. La novitร si chiama Serpico (6%) ed รจ una New England IPA piuttosto usuale: grist con malto Pils (coltivato nella Valle del Comino in regime di agricoltura biologica) e tanta avena, luppoli di stampo moderno (soprattutto Ekuanot, ma anche Lotus, Mosaic e Columbus), lievito London Ale III. Aspettiamoci una IPA di colore chiaro e aspetto opalescente, con note di frutta tropicale e agrumi, amaro contenuto e corpo vellutato. La Serpico รจ disponibile in fusti e lattine sleek da 33 cl.