La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane non poteva non essere incentrata sulle creazioni che domenica 5 marzo animeranno il Ballo delle Debuttanti, l’evento inaugurale della Settimana della Birra Artigianale in programma a Roma presso Luppolo Station, dalle 18,00 fino a tarda notte. La formula sarà la stessa che abbiamo testato per la prima volta lo scorso anno: 13 birre inedite da altrettanti birrifici italiani, disponibili tutte contemporaneamente alla spina in una singola serata con la presenza dei birrai. Ovviamente tante altre novità saranno presentate in giro per l’Italia nei “sette giorni più birrosi” dell’anno, ma nel post di oggi ci concentreremo su quelle che potrete assaggiare domenica prossima, così da arrivare preparati all’evento 🙂 .
Ecco le 13 debuttanti, presentate in ordine rigorosamente alfabetico.
Astrid – Birrone
Il rinomato birrificio veneto torna al Ballo delle Debuttanti con la sua nuovissima Astrid (4,9%), una classica Blonde Ale di stampo belga. La bevibilità è la chiave di questa creazione, che tuttavia, come da copione, non rinuncia ad arricchire il suo patrimonio aromatico con una corretta valorizzazione del lievito. Per la luppolatura è stata impiegata la sola varietà Spalter Select. Come recita il claim di Birrone, non possiamo che aspettarci una grande “artigianale da bere”, a secchiate aggiungerei.
Birrantonio Dry Hopping Edition
Flaviano Brandi di Bibibir, finalista tra i giovani emergenti al recente Birraio dell’anno, si presenta al Ballo delle Debuttanti con una versione inedita della sua Birrantonio. Quella che troverete alla spina domenica sera è l’apprezzatissima Golden Ale del produttore abruzzese, arricchita però da un dry hopping di luppolo Hallertau Mittelfruh capace di conferirle vivaci sfumature erbacee. Essenziale e appagante allo stesso tempo.
Cream Heli – Birrificio di Cagliari
Prima apparizione per il Birrificio di Cagliari al Ballo delle Debuttanti, con un ingresso che però promette faville. La Cream Heli (5%), infatti, è una Cream Ale che prevede un’aromatizzazione ottenuta tramite aggiunta di elicriso, pianta che cresce in abbondanza in Sardegna. Il birraio Marco Secchi conferma dunque la voglia di esprimere nelle sue birre i sapori della propria terra, filosofia che è risultata vincente già  con la Figu Morisca. E attenzione perché questa Cream Heli potrebbe bissare i successi della sorella maggiore.
Coton – Foglie d’Erba
Seconda presenza anche per Gino Perissutti di Foglie d’Erba, che quest’anno iscrive al “grande ballo” la sua nuovissima Coton. Si tratta di una reinterpretazione della celebre Freewheelin (una Double IPA), con la differenza che qui è prevista l’aggiunta di una piccola percentuale di resina di pino. Una birra quindi dal sapore assai diverso, prima di tre produzioni che andranno a comporre la nuova linea del birrificio friulano legata strettamente al territorio.
Damnatio Memoriae – Birrificio dei Castelli
New entry al Ballo delle Debuttanti anche per il Birrificio dei Castelli, presenta con la Double IPA Damnatio Memoriae. Brassata con luppoli americani e neozelandesi (sia in bollitura che in dry hopping), questa birra ha vinto la medaglia d’argento nella sua categoria al recente concorso Birra dell’Anno. Un motivo in più per assaggiare questa creazione dall’intenso profilo di frutta esotica, che gioca sull’equilibrio tra dolce e amaro e finisce secca, nascondendo “pericolosamente” il suo contenuto alcolico (8,5%).
Hopnotic – Opperbacco
Ancora Abruzzo al Ballo delle Debuttanti 2017 con la Hopnotic (5,3%() dello storico birrificio Opperbacco. Possiamo definirla una “hoppy Lager” per l’intenso contributo del luppolo su una base “standard” a bassa fermentazione. Creata con un solo malto (Pils) e un solo luppolo (Galaxy, usato anche in dry hopping), è una birra chiara, leggera e rinfrescante. Qui a Roma il caldo comincia già a bussare alla porta e la Hopnotic è uno dei modi migliori per accoglierlo.
Interstellar Overdrive – Manerba
Forte delle due medaglie conquistate a Birra dell’Anno in categorie ad alta fermentazione, il Birrificio Manerba si presenta al Ballo delle Debuttanti con la sua nuovissima Interstellar Overdrive. È una Double IPA chiara (malto Pils) che vanta una generosa luppolatura con varietà Cascade, Centennial, Citra e East Kent Goldings. Per gli amanti del luppolo, ma anche per quelli della musica: se non riconoscete il grande omaggio nel nome di questa birra, fareste meglio a non presentarvi domenica sera!
KO2 – Birra dell’Eremo
In questi giorni si è fatto un gran parlare del nuovo progetto #Nonconventionalyeasts di Birra dell’Eremo, una linea di tre birre che impiegano in fermentazione primaria non solo il normale Saccharomyces cerevisiae, ma anche alcuni lieviti totalmente (o quasi) estranei alla produzione brassicola. Ebbene, il Ballo delle Debuttanti sarà l’occasione per provare una delle tre sorelle: la KO2, realizzata con l’impiego di Kluyveromyces thermotolerans che le dona delicate note fruttate e floreali al naso e un’elegante acidità in bocca.
Magic Key – Birranova
Direttamente dalla Puglia il birrificio Birranova si presenta con la sua Magic Key (6,5%), vincitrice una decina di giorni fa della medaglia di bronzo tra le birre alla frutta a Birra dell’Anno. La ricetta prevede infatti l’aggiunta di succo di mandarino, che aggiunge freschezza e intensità aromatica a un’ottima base realizzata con luppoli americani. Una nuova e squisita interpretazione della tipologia (Grape)fruit IPA, tanto in voga al momento.
Narciso – Birrificio dell’Aspide
Anche una Italian Grape Ale tra le birre che debutteranno domenica 5 marzo. È la Narciso del Birrificio dell’Aspide, nata dalla base della Saison della casa (15% di segale), ma fermentata con lievito da Blache. Dopo due giorni viene aggiunto un 12% di mosto di moscato, che conferisce note riconducibili al mondo del vino, pur senza stravolgere l’anima birraria di questo interessante prodotto. Un altro banco di sfida per Birrificio dell’Aspide dopo gli ottimi risultati ottenuti a Birra dell’Anno.
Sex Appils – Argo
Il birrificio Argo, una delle migliori giovani realtà che abbiamo in Italia, partecipa al Ballo delle Debuttanti con la sua Sex Appils (5%). Si tratta di una German Pils strutturata in maniera piuttosto tradizionale, se non fosse per un leggero dry hopping che esalta le qualità aromatiche del luppolo. A proposito di luppolo, la varietà usata è quella tipica della zona di Tettnang. Equilibrata e facile da bere, è elegante al punto da apparire sexy, proprio come il nome suggerisce.
Rosebud – Toccalmatto
Anche il mitico birrificio Toccalmatto partecipa alla festa e lo fa con la birra più misteriosa dell’evento: la Rosebud (5,5%). La ricetta è alquanto complessa: la Rosebud nasce da una fermentazione mista alla quale partecipano Brettanomiceti e altri microrganismi “non ortodossi”, quindi subisce un affinamento in botte lungo addirittura due anni. Alla fine di questo periodo viene trasferita in tino, dove acquista ulteriore profondità aromatica grazie all’aggiunta di rosa canina e mirtillo.
T.S.O. Cedro – Casa di Cura
La T.S.O. de La Casa di Cura non è solo una birra, ma anche un’idea: creare una IPA sui generis nella ricetta e capace di cambiare sembianza a ogni cotta, pur mantenendo l’uso di un solo malto, un solo luppolo e una sola spezia. L’incarnazione che troverete al Ballo delle Debuttanti è quella prodotta con luppolo Centennial e cedro biologico aggiunto a pezzettoni in bollitura. Probabilmente una delle migliori T.S.O. di sempre!
Se volete assaggiare queste grandi novità l’appuntamento è ovviamente per domenica 5 marzo presso Luppolo Station. Come detto saranno presenti i birrai, ma anche tanti amici della birra, publican, giornalisti, operatori del settore e tanti, tantissimi appassionati. Ci vediamo lì per scambiarci opinioni sulle 13 debuttanti!