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Nuove birre da Wild Raccoon, Ca’ del Brado, Lambrate, Hammer, Stradaregina e altri

Ottobre si è chiuso da poco, confermandosi uno dei mesi più vivaci dell’anno per il panorama brassicolo italiano: tra collaborazioni, ritorni attesi e nuovi progetti, i birrifici sembrano pronti a salutare la fine della stagione con una serie di uscite che raccontano bene la varietà del momento. Dalle produzioni acide alle interpretazioni moderne dei classici, dalle basse fermentazioni alle IPA più morbide, il mese porta con sé un fermento che anticipa idealmente l’inverno, quando la birra torna protagonista di occasioni conviviali e degustazioni più lente. In questo mosaico di novità non mancano le sperimentazioni, i richiami alla tradizione europea e qualche incursione fuori dagli schemi — segno che, pur tra stili consolidati e nuove tendenze, la scena nazionale continua a muoversi con ritmo e curiosità.

Wild Raccoon

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Ogni volta che inseriamo il birrificio Wild Raccoon (sito web) nelle nostre panoramiche dobbiamo menzionare due o tre birre inedite, tanto alta è la frequenza di novità che il produttore friulano sforna di mese in mese. Partiamo allora dalla più recente, battezzata Hashtag Hustle (6,5%): una New England IPA brassata in collaborazione con il birrificio rumeno Blackout (pagina Instagram) e luppolata con varietà Strata (mango e frutto della passione), sostenuta da Amarillo e Simcoe (resina e agrumi). È una collaboration brew di stampo “hazy” anche la Lobby Boy (7,9%), una Double IPA piena e vellutata, realizzata in partnership con Ritual Lab (sito web). In questo caso per sono stati impiegati luppoli Citra, Riwaka e Nectaron, responsabili dell’intenso profilo aromatico in cui si ritrovano note di pompelmo, uva spina, agrumi e frutta a nocciolo. Chiudiamo infine con la Krtecek (5,1%),  omaggio alle Tmavé, le Lager scure della tradizione ceca. Molto fedele al modello di riferimento, si contraddistingue per aromi morbidi di malto tostato, cacao e caramello.

Ca’ del Brado

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Nelle ultime settimane il birrificio Ca’ del Brado (sito web) ha annunciato tre interessanti novità. Due rientrano nella fortunata linea The Wildest Can, dedicata a birre acide “casual”: The Wildest Pumpkin (6,2%) richiama la classica pumpkin pie grazie all’aromatizzazione con purea di zucca e pepe garofanato (anche conosciuto come allspice o pimento); Aperitivo Artichoke Spritz (4,5%), invece, è realizzata con l’aggiunta di foglie di carciofo, bacche di mirto e scorza di limone e ricorda il Cynar Spritz. È invece più aderente alla vecchia linea produttiva di Ca’ del Brado la nuova nata del progetto Intrecci, costituito da birre fermentate spontaneamente grazie ai microrganismi presenti sulle bucce dell’uva aggiunta in fase produttiva. La Intrecci Alba (7,4%) è dunque una Wild IGA realizzata con vinacce di uve Albana di Vigneto San Vito e affinata in botte. Il suo profilo aromatico ricorda la ginestra, l’acacia e la pesca (descrittori tipici del vitigno), insieme a un carattere vinoso, funky e di cantina.

Lambrate e Hammer

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Sarà disponibile a partire da mercoledì la nuova birra del Birrificio Lambrate (sito web) di Milano, realizzata in collaborazione con il birrificio Hammer (sito web). Il nome El Martell (4,2%) è un ovvio rimando al produttore bergamasco, mentre la ricetta reinterpreta in chiave moderna lo stile delle Bitter: colore dorato intenso, amaro evidente, note resinose in aggiunta a quelle erbacee e floreali. Il risultato è una birra facile da bere e dal corpo medio, dove l’amaro è ben sostenuto da una solida (ma non pesante) dorsale maltata. Nel frattempo Hammer ha presentato anche un’altra birra: si chiama Trim (5,4%) e rientra nel filone delle Hazy IPA, con una percentuale di fiocchi di avena a integrare il malto d’orzo.

Stradaregina

Come abbiamo raccontato lo scorso maggio, il birrificio Stradaregina (sito web) è ripartito dopo una pausa di circa due anni. Il rilancio si sta accompagnando a un grande lavoro di rinnovamento grafico e produttivo, tra cui la nascita di diverse nuove birre che rientrano nelle linee Sour Collection e Stout Collection, fiori all’occhiello del produttore di Vigevano. La new entry tra le acide si chiama Mango Clash (3,8%) ed è una Berliner Weisse moderna, aromatizzata con l’aggiunta di mango. Nel campo delle Stout invece si segnala l’arrivo di due novità: la prima è la Black Desire (9.5%), un’Imperial Stout complessa e vellutata, la cui ricetta è costruita sui malti scuri e sul contributo aromatico della vaniglia e della fava Tonka; la seconda è la Midnight Cream (9.5%) una Pastry Stout morbida e rotonda in cui le note di cacao e biscotto si fondono con un appagante sentore di pan di zenzero.

Otus

Sono tre anche le novità del birrificio Otus (sito web), che da qualche tempo sta portando avanti un corposo programma di one shot e sperimentazioni con il nome Otus Lab. La prima birra inedita si chiama Rye Lager (5,3%) ed è una sorta di Keller caratterizzata però dall’impiego di una quantità abbondante (30%) di segale, aggiunta al grist insieme al malto d’orzo, che regala sfumature speziate e di pane nero. La Dunkelweizen (5,1%) è invece una riproduzione fedele dell’antico sottostile tedesco di frumento, con una base fermentescibile equamente divisa tra frumento maltato e malto d’orzo (Pils, Monaco, Cara-Monaco, Carafa Special I) e la fermentazione a opera di un ceppo originale dell’Università di Weihenstephan. La Tripel (8,5%), infine, ricalca i dettami dello stile belga con richiami alla frutta a pasta gialla, matura e appassita, e un finale secco.

Gimme More + Malaspina

Chiudiamo con una birra analcolica, categoria che ormai non meraviglia più trovare nelle nostre carrellate settimanale. Si tratta della Rivoltana Road (0,6%), una No alcohol IPA realizzata dai birrifici Gimme More (sito web) e Malaspina (sito web), con il supporto di Personal Brewery, presso il cui impianto è stata messa a punto la ricetta. La birra è fermentata con un ceppo specifico per produzioni di questo tipo, mentre la luppolatura è stata effettuata esclusivamente in whirpool con varietà Rakau ed El Dorado. Aspettiamoci dunque una IPA leggerissima, con un amaro delicato e aromi che puntano a un mix tra il resinoso e il fruttato (pera). Il nome celebra la strada provinciale che collega la sede di Gimme More con la tap room di Malaspina, entrambi situati nella zona orientale di Milano.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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