Negli ultimi anni si è parlato molto della maturità raggiunta dal comparto italiano della birra artigianale, ma è nei dettagli che si riconosce il passo successivo. In questi giorni si moltiplicano le novità che interpretano con intelligenza e leggerezza le esigenze del pubblico, con birre pensate per la stagione calda, per la bevibilità immediata, ma senza rinunciare a identità e personalità. Session, low-alcohol, progetti single hop e rivisitazioni in chiave locale di stili internazionali: i birrifici sembrano divertirsi a esplorare nuovi territori con approcci solidi e ormai rodati. Una serie di uscite che confermano come anche le birre più semplici – almeno in apparenza – possano raccontare molto del percorso evolutivo di un produttore.
Malacoda
Il birrificio Malacoda (pagina Instagram) – che, per chi avesse perso le ultime puntate, è l’evoluzione di Cerbero Brewing – recentemente ha annunciato due nuove birre. La prima si chiama semplicemente Easy (2,8%) perché incarna la sua caratteristica principale: essere una low-alcohol di facile approccio, ma con un carattere ben definito. Per dare “sostanza” al tutto la ricetta è partita dal modello delle Hazy IPA, opportunatamente rivisto, così da ottenere un corpo morbido e appagante nonostante la bassa gradazione alcolica. La luppolatura è ottenuta con varietà El Dorado e Krush, che conferiscono note di frutta a pasta gialla e sfumature agrumate. La seconda novità, invece, si chiama King (6,4%) ed è anch’essa una Hazy IPA, ma in formato “standard”, con un contenuto alcolico in linea con la tipologia. Qui i luppoli usati sono tutti di origine americana, tra cui Krush in formato Hyperboost e Citra in formato criogenico.
Mastio
La Easy di Malacoda non è l’unica low-alcohol della panoramica odierna, perché si è rivolto a questo segmento anche il birrificio Mastio (sito web) per la birra celebrativa del suo quattordicesimo compleanno. La Quattordici (3,5%) è una DDH IPA piccola in termini di gradazione alcolica, ma che non rinuncia all’intensità del luppolo grazie a un generoso impiego di varietà Galaxy, Idaho 7 e Cryo Pop Blend. La ricetta è stata messa a punto insieme a Simone Pennesi, vincitore del concorso italiano di homebrewing organizzato da MoBI. Per darvi un’idea di come stanno andando le low-alcohol artigianali in Italia, sappiate che la Quattordici era nata come one shot, ma ne sono già stati prodotti oltre 4.000 litri in meno di due mesi.
Birrificio Lariano
L’idea di creare linee dedicate a single hop, cioè birre brassate con un sola varietà di luppolo, risale ad almeno vent’anni fa. In Europa uno dei primi a inserirle nella sua gamma fu Mikkeller nel 2010, con risultati che andarono ben oltre le aspettative. Anche per questa ragione ancora oggi sono tanti i produttori che scelgono strade analoghe, come dimostra il Birrificio Lariano (sito web), entrato nel “club” proprio di recente. Un paio di settimane fa, infatti, l’azienda lombarda ha annunciato il suo progetto Only One, una serie di one shot a tiratura limitata incentrate su un solo luppolo. La primogenita si chiama Strata (4,2%), una Session IPA brassata con la varietà omonima che regala aromi di frutta tropicale, accenni di frutti rossi e una spinta erbacea che emerge nel finale. Il secondo capitolo della saga dovrebbe essere annunciato a giorni.
Brùton
Si chiama Billy Budd (3,8%) la nuova birra che il birrificio toscano Brùton (sito web) ha rilasciato negli ultimi giorni. È una creazione nata appositamente per l’estate, come suggerisce la tipologia di appartenenza: Summer Ale. Possiamo quindi considerarla un’interpretazione delle Golden Ale estive della tradizione britannica, ma con un’anima profondamente radicata negli USA grazie all’impiego di luppoli Citra e Mosaic, che ovviamente dominano la scena. Il risultato è una birra chiara leggera e dissetante, con profumi inebrianti di bergamotto e frutta esotica e una lieve sensazione resinosa. Facile da bere e bilanciata, mostra però un carattere deciso e, ovviamente, estivo.
Birrificio Clandestino
Restiamo in Toscana, perché lo scorso 11 luglio si è tenuto l’evento di presentazione della New Zealand Pils (5.3%), ultima nata in casa Birrificio Clandestino (sito web). Siamo al cospetto di una Pils rivista in chiave neozelandese, soprattutto grazie al contributo decisivo di alcuni luppoli locali (Waimea, Topaz e Vic Secret). Di colore chiaro, leggera in alcol e facile da bere, è una birra fragrante, fresca e profumata, dai forti aromi di uva spina, agrumi e litchee. La secchezza finale ne amplifica ulteriormente la bevibilità, per una birra perfetta per le calde giornate estive.
Km8
Sono infine ben tre le novità che usciranno a breve (25 luglio) dal birrificio trentino Km8 (sito web). La prima si chiama Perfect (6%) ed è una Weizen definita “rustica” perché accanto al classico sentore di banana si distingue un leggero tocco fumé che dona rusticità alla bevuta. La lieve acidità del frumento la rende delicatamente acidula e particolarmente rinfrescante, anche grazie alla chiusura secca. La Barbara Ann (3,8%) è invece una Berliner Weisse “estiva”, perché arricchita dall’aggiunta di mela e ananas che conferiscono uno spiccato carattere fruttato e tropicale, lasciando una sensazione rinfrescante anche grazie alla lieve acidità. La Volare (4%), infine, è una Session IPA in versione “hazy”, con aromi tropicali e agrumati che la rendono particolarmente fresca, mentre in bocca il leggero amaro ripulisce il palato e invita subito a un altro sorso. I nomi delle tre birre sono tutti omaggi musicali, alcuni semplici, altri meno: a voi il compito di scoprirli.











