Il periodo di quarantena che stiamo vivendo e l’impossibilità di poter bere nei nostri locali preferiti ci costringe, fra le altre cose, a ingannare il tempo tuffandoci in tonnellate di film e serie tv, fantasticando su dove e cosa faremo quando questo periodo finirà. Abbiamo per questo deciso di “uscire” metaforicamente di casa (autocertificazioni permettendo) e portarvi a fare un tour per le nostre scene cinematografiche preferite ambientate in un “boozer”, ossia l’italianissimo “locale” dove andare a bere con gli amici (o da soli!). Ci muoveremo quindi tra pub, bar e simili: abbiamo escluso i film western e i diners americani, concentrandoci quindi nei luoghi dove noi stessi andremmo e certamente ci verrebbe servita la nostra bevanda preferita. Attenzione: i film e le scene che abbiamo selezionato sono talvolta dei cult, altre volte meno note; per questo abbiamo scelto di trovare dei fili conduttori per ciascuno di essi. Buona visione!
Quentin Tarantino: non solo pulp
In tutti i film di Quentin sono onnipresenti locali d’ogni genere, dal Jack Rabbit Slim’s di Pulp Fiction alla tavola calda dove è girata la prima scena de Le Iene, col celebre monologo di Steve Buscemi sulle mance. I nostri preferiti sono:
Bastardi senza gloria (2009)
Una delle scene cult del film è ambientata in una taverna francese, nella quale un gruppo di soldati nazisti festeggia a suon di boccali di birra. È in realtà il luogo del rendez-vous tra un’attrice tedesca spia degli Alleati e la cricca dei Bastardi guidati da Brad Pitt. Tipicamente tarantiniano l’epilogo dovuto alle differenze linguistiche; per i puristi delle birre teutoniche, uno degli ufficiali nazisti beve da uno Stiefel, il tipico boccale a forma di stivale.
Django Unchained (2012)
Il gusto per certi dettagli ha sempre accompagnato la regia di Tarantino; senza dubbio ci fa scatenare la salivazione la scena in cui l’attore Christoph Waltz spilla un paio di boccali per sé e per lo schiavo liberato Django, interpretato da Jamie Foxx. Fantastico il primissimo piano della birra che scende nel bicchiere, con tanto di rompi-schiuma annesso. Non sarà una spillatura a tre tempi come vuole la tradizione, ma di certo ci fa venire sete!
Martin Scorsese e il gangster movie
Il cinema di Scorsese è disseminato di scene ambientate nei locali, non fosse altro perché molti dei capolavori del Maestro sono quei gangster movie dove il bar/pub è il fulcro di diverse azioni. Tra una canzone dei Rolling Stones e l’altra abbiamo scelto:
Quei Bravi Ragazzi (1990)
Tommy De Vito, il personaggio interpretato da Joe Pesci, è un vero cavallo pazzo e lo dimostra in questa scena ambientata nel locale dei Goodfellas dove, insultato per le sue umili origini da un mafioso appena uscito di galera, decide di ammazzarlo di botte con la complicità dei suoi amici (Robert De Niro e Ray Liotta). L’epilogo ci riporta alla scena che apre il film, col corpo ormai morente del malcapitato che si dimena nel bagagliaio della macchina.
The Departed (2006)
Siamo a Boston, città piena di irlandesi, quindi il pub è il luogo dove il boss Frank Costello (l’ultima grande interpretazione di Jack Nicholson) gestisce i suoi affari. Tra le tante scene girate, abbiamo scelto il primo incontro tra il boss e Di Caprio, seduti al bancone a dialogare davanti a due bicchieri di whiskey prima che il giovane venga integrato nella gang mafiosa locale.
Tra fantasy e superheroes
Potrebbe sembrare strano, ma anche due generi normalmente al di fuori delle dimensioni spazio-temporali canoniche, possono riservare scene da ricordare. Ci piace allora citare:
Il Signore degli Anelli: La compagnia dell’anello (2001)
JRR Tolkien era inglese a 18K, normale quindi che una scena decisiva, nella quale gli hobbit incontrano il futuro re Aragorn, fosse ambientata nel luogo più simile a un pub, cioè la Locanda del Puledro Impennato, nome che probabilmente sarà stato usato per innumerevoli locali dai fan della trilogia. Notevole la spiegazione dei piccoli hobbit su cosa sia una pinta.
Kingsman – Secret Service (2014)
Questo film non può essere certo ricordato come un capolavoro, quanto piuttosto un incrocio tra i supereroi Marvel e una strizzata d’occhio a 007. Tuttavia, è divertente la scena al pub in cui con distaccato aplomb Colin Firth annienta una gang di ragazzi, colpevoli di non lasciargli finire in pace la sua Guinness. Siamo certi lo fareste anche voi, una volta tornati a bere fuori casa!
Il pub nella società
Vogliamo concludere questa rassegna con quattro film molto diversi tra loro, dove il pub emerge come aggregatore sociale (la sua prima storica funzione) in contesti molto variegati.
Trainspotting (1996)
Un vero cult per almeno due generazioni, con una colonna sonora indimenticabile e tante scene memorabili. Tra queste, una delle più note è la clamorosa rissa scatenata dal personaggio di Begbie (Robert Carlyle) al pub, dopo aver spaccato la testa ad una ragazza gettando il bicchiere, un tradizionale mug britannico, dalla sala superiore del pub.
Hooligans (2005)
Il binomio football-pub è da sempre inscindibile e questo film molto famoso tra gli appassionati di tifo inglese non fa eccezione. Incentrato sulla rivalità tra le tifoserie di Millwall e West Ham, ha molte delle sue scene principali ambientate nel classico pub inglese pre/post-match, una fantastica abitudine da vivere almeno una volta nella vita.
Will Hunting – Genio ribelle (1997)
Torniamo a Boston, con la storia del genio matematico Matt Damon, ragazzo problematico dal talento indiscusso. In una delle scene più note, ambientata in un pub frequentato dagli universitari di Harvard, Damon fa a pezzi l’arroganza di uno studente benestante, ricordandogli come nella vita le opinioni non siano quelle imparate a memoria dai libri.
Il mio amico Eric (2009)
Concludiamo con il regista inglese Ken Loach, da sempre narratore del disagio sociale del nord Inghilterra. In questo film interpretato dall’ex calciatore Cantona, in una scena al pub un uomo afferma di aver cambiato tifo passando dal Manchester United al FC United, una squadra minore della città. La chiosa di un avventore è emblematica: si può cambiare religione o fede politica, ma mai la squadra per cui si tifa.