Con un comunicato stampa programmato negli scorsi giorni, il birrificio Crak ha appena annunciato che non si affiderà più a distributori per la vendita delle proprie birre, ma ricorrerà esclusivamente a canali diretti. E’ dunque questa la novità tanto attesa nelle scorse settimane, che ridimensiona drasticamente le imbarazzanti previsioni di quanti si erano affrettati a pronosticare cessioni alle multinazionali del settore, rivoluzioni in termini di marketing o addirittura – ironia della sorte, se così vogliamo chiamarla – accordi di esclusiva con distributori di stampo industriale.
Dunque nulla di davvero rivoluzionario per Crak, poiché la novità impatterà sicuramente sull’impostazione dell’azienda, ma di certo non rappresenta di per sé un elemento destabilizzante né a livello nazionale che internazionale. Semmai la notizia conferma l’abilità comunicativa di Crak, che ancora una volta si dimostra totalmente a suo agio nel creare attesa e hype. Il taglio stilistico dell’annuncio, infatti, ricorda molto i mostri sacri dell’ambiente, a partire da Brewdog. Intanto l’evento organizzato per l’occasione dal birrificio veneto ha già segnato il tutto esaurito.
[…] È dunque Crak il miglior birrificio del 2023 secondo lo storico concorso Birra dell’anno. Il produttore veneto ha prevalso su oltre 300 birrifici dopo una splendida cavalcata, grazie al punteggio calcolato sulla base dei riconoscimenti ottenuti con le sue birre nelle 45 categorie previste dall’iniziativa di Unionbirrai. Si tratta di un risultato di grande prestigio per Crak, una sorta di rivincita dopo che qualche anno fa scelse di slegarsi dalle normali dinamiche distributive italianeslegarsi dalle normali dinamiche distributive italiane. […]