Altro giro, altra acquisizione. Con un dettagliato comunicato, qualche ora fa il birrificio olandese De Molen ha annunciato di aver ceduto la totalità delle proprie quote al gruppo Swinkels. Il nome di questa azienda potrebbe suonarvi nuovo, ma è il modo in cui è stata ribattezza Bavaria nel 2018: si tratta del secondo produttore dei Paesi Bassi dopo Heineken. Già tre anni fa De Molen aveva deciso di vendere il 35% delle proprie quote a Bavaria e l’annuncio di oggi non è altro che il passo successivo nella strategia di subentro. Proprio per questa ragione il birrificio olandese aveva perso appeal nei confronti appassionati, ciononostante la notizia non può che rappresentare l’ulteriore uscita di scena di un marchio storico dal panorama craft internazionale.
Di seguito un passaggio del comunicato ufficiale (consultabile in pdf), che tocca concetti sentiti decine di volte in situazioni del genere:
Acquisendo il resto delle quote di De Molen, Swinkels otterrà anche la proprietà del birrificio. All’interno del gruppo De Molen godrà di uno status speciale, esattamente come accade per De Koningshoeven (La Trappe). Lo staff, il management e qualsiasi altra cosa in De Molen non subirà cambiamenti.
De Koningshoeven? Immagino che Swinkels si limiti a distribuire il marchio La Trappe.
Sì chiaramente ha solo un accordo di distribuzione con i trappisti
Un vero peccato, speriamo che le birre restino il più possibile fedeli alle originali. Personalmente ho sempre trovato la loro serie single hop non solo buonissima ma anche estremamente educativa per imparare ad isolare e distinguere i contributi dati dai vari luppoli. Come bevitore e homebrewer mi ha aiutato moltissimo.