Mancano poche ore alla chiusura di questo 2009. Negli scorsi giorni ho proposto una retrospettiva sull’anno ormai agli sgoccioli, perciò oggi propongo di fare un bel giochino tutti insieme: l’obiettivo è di indovinare gli eventi che caratterizzeranno il 2010 della birra artigianale in Italia. Poi tra un anno potremo rispolverare questo post e scoprire quante cavolate siamo riusciti a sparare in una volta sola 😉 . Partiamo allora con i pronostici, divisi in categorie…
I trend della birra artigianale in Italia
Cercare di capire quali saranno le tendenze della cultura birraria internazionale è sempre un esercizio divertente. Negli scorsi giorni Stephen Beaumont ha ipotizzato una continuità con il 2009, prevedendo che anche il prossimo anno il trend principale sarà la maturazione in legno. Probabilmente ha visto bene, però secondo me in Italia emergeranno “mode” diverse, vuoi perché da noi l’uso delle botti non è una novità, vuoi perché l’anno in corso ha offerto segnali interessanti in questo senso. Sto parlando dell’impiego di uva e suoi derivati e delle collaborazioni tra birrifici.
Il primo tema mi è stato fatto notare da Giaguarino: un numero sempre maggiore di produttori italiani sta puntando a birre che in qualche modo si ricollegano al vino, bevanda nazionale per eccellenza. L’esempio più eclatante è la BB10 di Barley (realizzata con sapa di Cannonau), cha ha aperto una strada seguita da altri colleghi. Le birre prodotte con uva o mosto sono ormai diverse: la Tibir (uve Timorasso) e la Open Mind (mosto di Barbera) di Montegioco, la CentesimALE di Karma (mosto di uve Pallagrello), la Musa Autunno del Birrificio Italiano (uve Nebbiolo). Ancora Barley ha chiuso l’anno con la BB Evò, realizzata con uve Nasco. Dopo la birra alle castagne sta per nascere un nuovo stile birrario di origine italiana?
Spesso su queste pagine abbiamo parlato della moda delle collaborazioni tra birrifici, moda che solo ultimamente ha iniziato a diffondersi anche tra i produttori italiani. Recentemente sia il Birrificio Italiano che la Birra del Borgo hanno iniziato un percorso del genere con aziende straniere: il primo si è legato all’inglese Thornbridge (Sparrow Pit, Suju) , il secondo ha collaborato con Dogfish Head (My Antonia) e Grateful Deaf (Stim Bir). Rare ma non rarissime le collaborazioni tra italiani: forse la più famosa è quella tra BI-DU e Troll, che ha dato vita alla Utopia, ma recentemente bisogna segnalare anche ‘Na Tazzulella ‘e Cafè (Karma + Almond ’22), Crismas CU+ (Birra del Borgo + Baladin) e San Diego IPA (Revelation Cat + BOA + Port Brewing). Se il trend crescerà ne vedremo delle belle: solitamente il frutto di collaborazioni in cui sono coinvolti birrifici italiani portano a ottimi prodotti, cosa che non si può sempre affermare per le realtà straniere…
Le conferme internazionali
Il 2009 è stato un anno ricco di soddisfazioni per i birrifici italiani, che hanno iniziato a ottenere riconoscimenti internazionali con una certa costanza. Come non citare allora le affermazioni nei principali concorsi mondiali di Birrificio del Ducato, Birra del Borgo, Birrificio Italiano, Baladin e Rienzbräu. Nomi ormai consolidati, che dopo anni passati a ottenere successi in Italia, hanno finalmente raggiunto la giusta consacrazione internazionale. Quali potrebbero essere allora le conferme del 2010? Prevedo riconoscimenti per Lambrate, Barley e L’Olmaia… chissà se avrò visto giusto!
Come dite? Nell’elenco delle affermazioni nei concorsi ho dimenticato Croce di Malto? Sì, non è una svista: l’ho infatti inserito nella prossima categoria…
Le sorprese
La vittoria della Triplexxx di Croce di Malto al Mondial de la Bière è stato un risultato inaspettato, tanto che mi sembra pacifico considerare il produttore piemontese la vera rivelazione del 2009. Quale sarà quella del prossimo anno? Di ottimi birrifici di recente apertura ce ne sono diversi, ma riuscirà qualcuno di loro ad ottenere un riconoscimento paragonabile a quello di Croce di Malto? Io punto su Toccalmatto e Pausa Cafè, staremo a vedere…
La sfera di cristallo
In quest’ultima categoria potete davvero sbizzarrirvi. Si tratta di pronosticare uno o più eventi clamorosi, che segneranno in modo indelebile il 2010 ormai alle porte. Devono essere avvenimenti di portata eccezionale, di cui ad oggi non avete informazioni al riguardo (non barate, altrimenti diventa troppo facile 😉 ). Qui potrete spararle davvero grosse, senza dovervi limitare al panorama nazionale. Io ad esempio dico: la prima acquisizione di un microbirrificio italiano da parte della grande industria e il declino di Brewdog a causa delle sue trovate ormai monotone. Uhm, non un 2010 da ricordare, quindi 😛 … Mi raccomando, pochi freni!
Ora aspetto le vostre previsioni per il 2010. Ricapitolando, le categorie sono: futuri trend birrari, conferme internazionali, sorprese del nuovo anno e “sfera di cristallo”. A voi la parola!
Mi lancio in un misto di previsioni che sono anche in alcuni casi sono desideri…
– trend: maggior utilizzo di materie prime a Km0 (anche luppoli e malto)
– conferme: montegioco
– sorprese: operbacco
– sfera: Ci sara’ finalmente un inizio di turnover e i birrifici scarsi o mal gestiti inizieranno a chiudere. Evento dell’anno: sara’ credo a roma, probabilmente l’IBF. Ci sara’ almeno un grosso scazzo tra nomi grossi della scena italiana. Assobirra cresce di brutto e UB sara’ in forte difficolta’.
@amarillo
Condivido il trend del km0 anche per ingredienti base. Ottimo spirito d’osservazione!
-TREND:
ritorneranno le birre più semplici ma non banali, quelle con gli effetti speciali cominceranno a dormire negli scaffali più facilmente.
-CONFERME: spero che Beppe vento riesca a risolvere i problemi del nuovo impianto e ci inonderà di birra ad altissimi livelli, inoltre spero che il sud si mostri più attivo i numeri ci sono tutti.
-SORPRESE: un birrificio USA in italia e viceversa?, Musso continuerà ad essere il mago silvan della birra artigianale.
-SFERA
IBF a Roma e Milano che diventeranno dei raduni di gran richiamo, e questo è un augurio, sepolta l’ascia di guerra le associazioni promotrici della birra artigianale Italiana smetteranno di farsi la guerra per collaborare in un grande evento!
le mie sensazioni sono molto vicine a quelle di amarillo.
Nostradamus Mode ON
– TREND: avremo aziende agricole/agrituristiche come brewpub che si produrranno l’orzo per fare la birra.
– CONFERME: Almond, Barley.
– SORPRESE: Opperbacco.
– SFERA: si parlerà sempre più spesso di birra artigianale italiana sulle TV nazionali e vederemo un birraio molto famoso in una trasmissione televisiva, un reality.
Nostradamus Mode OFF
va beh, mi lancio anche io:
-trend: sperimentazione/coltivazione/raccolta del luppolo in italia;
-conferme: Lambrate e Toccalmatto
-sorprese: Pausa Cafè, Scarampola e Geco (con spillatura a pompa)
-sfera: un (o più) grande evento promosso da MoBI, difficoltà invece per UB (con grande dispiacere), IBF Milano delusione se confermata la location di quest’anno, IBF Roma invece alla grande. Poi ci sarà il Salone del Gusto: prevedo grandi incontri!!!
un buon 2010 a tutti voi!!! Cheers!!!!
grazie ancora a te Andrea per offrirci questi interessantissimi spunti, continua così!!!
@Megalbo
Grazie a te per aver partecipato! Buon 2010!
io dico la mia da semplice simpatizzante….la birra artigianale italiana nel corso 2010 fara’ parlare molto di se’ anche a livello mediatico.sara’ un bene..ma secondo me’ anche un male. anchio prevedo che il giustamente il birrificio di lambrate avra’ dei ricoscimenti! secondo me’ e’ stato il birrificio del anno 2009! anche il mitico birrificio italiano continuera’ ad essere una delle colonne portanti della birra artigianale italiana! prevedo che il bidu’ cresca notevolmente e si collochi ai vertici del olimpo birraio italiano!…la qualita’ c’e eccome!….manca ancora un passo (impianto ecc) e poi ci siamo! 2 grandi emergenti il prossimo anno birrificio lariano (che recentemente una sua birra al concorso del birrificio italiano!…il lariano e’ dal 2008 che esiste) e il menaresta! grandi risultati anche dal doppio malto di erba e il fermentum di monza! ora che h finito auguro a tutti un buon anno ringrazio andrea per avermi sopportato..in tutti i sensi…ciaooooooooo
-TREND: si continuerà ancora con il legno e prevedo anche (come ipotizzato da andrea) la nascita di un nuovo stile birraio: “birre con mosto o uve”
-CONFERME: montegioco, ducato (ma matteo milan cosa combinerà nel nuovo impianto a sua disposizione?!)
-SORPRESE: loverbeer
-SFERA: la diffusione di mobi e dei suoi gruppi regionali/provinciali, la continua caduta di ub e il continuo diffondersi della birra artigianale tramite principalmente eventi ed internet (e forse -sfiga colossale- la comparsa sul suolo italico di una pletora di rater strizza birre modello danish!!)
intanto un augurio di un felice anno nuovo e un salutone ad andrea!! speriam di bere sempre meglio!!!!! a presto!!!!
@megalbo
scusa ma 35.000 persone paganti all’IBF di Milano non si può dire sia una delusione., certo sarebbe meglio farla a Rho fiere ma pezienza, speriamo in meglio il prossimo anno.
i
magari si riuscisse a fare eventi a tema birraio con almeno 10.000 persone in altre città come Torino,Bologna,Firenze,Venezia etc ogni città d’Italia dovrebbe avere il suo evento.
mi sono dimenticato gli auguri… buon 2010 a tutti!
Per il 2010 oltre al solito can can tra i diversi schieramenti (che secondo me…e mi spiace pensarlo, andranno ad aumentare con buona gloria di chi segue il detto “dividi et impera”) vedo altri scenari in vista:
Se (e sottolineo Se) vi sarà una semplificazione nella gestione delle accise assisteremo alla nascita dei brewpub in franchising (comodato/gestione….secondo i casi) direttamente collegati alle multinazionali…. con conseguenti difficoltà per gli “indipendenti”. (grattatevi pure che io lo sto gia facendo)
Auguri a tutti!
@pistillone
la mia frase era al punto “sfera”, una previsione…poi a dirla tutta il palalido per me non è la giusta location (mi sembra anche a detta anche di chi ci è stato)…e ha fatto meno pubblico degli altri anni (lo ha detto anche Polli in trasmissione)…è evidente anche, che Milano rimarrà piazza importante, e meno male!!! (mi sun de milan)
ancora auguri a tutti!!!
@Lelio.
il problema è che la birra la devi fare, e non credo sia cosi facile fare un franchising di questo genere.
a meno che i brewpub vendano birra fatta in kit , dopotutto anche in paesi con una tradizione molto forte i brewpub sono quasi sempre imprese di tipo familiare o quasi.
@Pistillone
A parte che rimanendo in Italia BeFed già sarebbe un bell’esempio di cosa si potrebbe fare (non parlo di qualità, ma di semplice business). Non credo che le competenze e le risorse formative siano una mancanza dell’industria e poi esistono sempre i birrai ” a gettone” (vedi Pedavena a Trento). Poi ti dico, la mia è solo una ipotesi probabilmente sbagliata, ma tutto questo affetto dei grandi gruppi verso i microbirrifici e le semplificazioni e le riduzioni delle imposte, mi lascia pensare a scenari ben diversi da quelli attuali (pensa ad un locale che venda 500 hl all’anno pagando la metà dell’accisa e con burocrazia ridotta …).
Se ricevessi un centesimo per ogni previsione di morte di Ub sarei discretamente benestante:)
@Lelio e piccola previsione/speranza sugli indipendenti: unione e valorizzazione del prodotto!
io prevedo un grande evento per ratebeerians in Italia. potrebbe essere un’ottima occasione per eliminarli tutti in un colpo solo…
@ Simone
concordo al 100%, mai come adesso servirebbe unione tra i piccoli “indipendenti” possibilmente seduti tutto dalla stessa parte del tavolo…ma la situazione attuale la vivi in prima persona e quindi la conosci meglio di me
Tenete duro..che il mio appoggio (al momento solo morale, ma le cose anche per me potrebbero cambiare) lo avrete incondizionatamente.
2010: sarà l’anno della spuma. Che dite? No? Credo di si.