Ieri si รจ conclusa la manifestazione Artebirra Pasturana e, tra i tanti prodotti presenti sulla carta (purtroppo non ho potuto verificare di persona, essendo rimasto a Roma), c’era anche la Nanoro di Grado Plato, assoluta novitร per il birrificio di Sergio Ormea. La storia di questa birra รจ molto particolare e nasconde un progetto affascinante quanto lodevole…
Il comune di Chieri, dove risiede il Grado Plato, รจ gemellato con Nanoro, un povero villaggio africano del Burkina Faso, in cui opera da circa 30 anni la missione dei Fratelli della Sacra Famiglia. Le donne di Nanoro producono una birra a fermentazione spontanea con miglio, che Sergio Ormea ha avuto l’idea di “rivisitare” per creare il nuovo prodotto che porta lo stesso nome del villaggio. La finalitร รจ di aiutare il comune di Chieri nella realizzazione di una struttura per il rilancio dell’economia del luogo, in particolare la costruzione di un mercato coperto.
La Nanoro รจ stata presentata ufficialmente giovedรฌ 5 giugno alla presenza del sindaco di Chieri, della Regione Piemonte e dei Fratelli della Sacra Famiglia. A livello produttivo la particolaritร di questa birra รจ l’uso di miglio, attualmente impiegato al 20%, ma che Sergio vorrebbe portare al 40% (percentuale massima consentita per legge). Ad assaggiare ufficialmente la Nanoro c’era Schigi (Luigi D’Amelio), che ha lasciato le sue impressioni anche su ihb:
Non avevo mai bevuto birre fatte con il miglio […] e devo dire che avevo qualche pregiudizio come per tutti i succedanei. Invece รจ molto interessante, con un olfatto terroso-rustico e un approccio che definirei “croccante” in cui รจ in grande evidenza il pepato dell’EKG e un leggero e dosatissimo affumicato che finisce in note selvatiche che ricordano il cuoio.
Estrema bevibilitร ma anche possibilitร di abbinamenti interessanti, secondo me. (con il terragno delle lumache si sposava molto bene).
Trovate un interessante resoconto della presentazione sul blog Birra Zen.