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I whisky del Mastro Titta e altri pesci d’aprile birrari

giorgione-mastro-titta-qIl primo aprile quest’anno è passato in maniera particolare, essendo coinciso con il giorno di Pasquetta. Tutto ciò non ha impedito il solito fioccare di “pesci” in tutti i settori, non ultimo quello della birra artigianale. Non avendo ieri pubblicato articoli sul blog, dedico il post odierno ai vari scherzi che hanno fatto capolino nell’ambiente lo scorso lunedì. Una consuetudine alla quale, come da tradizione, non mi sono sottratto, sebbene questa volta il pesce di Cronache sia passato molto più inosservato che in passato: segno probabilmente che lo abbiamo camuffato ben bene. Parlo al plurale perché per la prima volta l’ho architettato in collaborazione con un altro appassionato: Tony Manzi di Birradio. Come avrete capito, la burla riguardava Giorgio del Mastro Titta e la sua improbabile futura distilleria.

Così dopo le birre collaborative, è arrivato il tempo dei pesci collaborativi 🙂 . Ringrazio Tony per avermi invitato a costruire insieme lo scherzo (l’idea di partenza è stata sua) e soprattutto Giorgio per essersi reso disponibile a intervenire come protagonista della vicenda. Se già avevate fatto la bocca ai whisky del Mastro Titta dovrete ripensarci: gli unici distillati di Giorgio saranno quelli che potrete continuare a bere al suo pub come sempre, ma che di certo non saranno prodotti da lui grazie all’alambicco di un fantomatico amico. Spero che il pesce non abbia mietuto troppe vittime!

papa_reale_labelsOvviamente quella di Cronache non è stata l’unica burla del settore. Restando in Italia, anche quest’anno Birra del Borgo ha partecipato alla tradizione con lo spassoso annuncio della Papa Reale. Come si può leggere sul blog del birrificio, sarebbe stata la seconda creatura del progetto “Se la Reale fosse nata a…”, che circa un anno fa portò alla nascita della Reale in Kilt (un’immaginaria quanto concreta Reale “scozzese”). Stavolta la nazione di riferimento sarebbe stata la Città del Vaticano, per una birra dedicata al nuovo Papa fresco di nomina.

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A Borgorose hanno pensato a ogni dettaglio, dal coinvolgimento con l’Antico Birrificio Vaticano (esistito davvero) all’impiego di miele del miele proveniente dalle api dei Giardini Vaticani, dal dry hopping con Cascade della Patagonia a un evento apposito da tenersi a Eataly Roma. Un pesce davvero ben congegnato, bravi!

bud2_620All’estero anche Brewdog non perde primo aprile per lanciare la sua notizia rigorosamente falsa. Quest’anno la scelta è caduta su una mirabolante Fake Lager, il prodotto con cui il birrificio scozzese – a detta dei suoi portavoce – avrebbe esplicitamente tradito tutti i suoi principi qualitativi:

Dopo aver studiato il mercato negli ultimi anni, abbiamo deciso di abbandonare i nostri principi e tutto ciò in cui crediamo per dare ai consumatori ciò che vogliono: birre dal più basso denominatore comune. Se vuoi definire te stesso con insipida e ruffiana mediocrità, allora questa è la nuova birra che fa per te. Stiamo per stringere accordi con le multinazionali del settore. Saranno i nostri compagni di ventura, mentre cercheremo di aiutarlo a distruggere la vera essenza della birra.

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Seguono alcune caratteristiche fondamentali, come l’aggiunta di surrogati del malto, l’assenza totale di luppolo, l’impiego di additivi chimici e altro ancora. Probabilmente più del pesce in sé sono divertenti alcuni commenti comparsi a corredo del post in questione.

Concludiamo con uno dei tanti scherzi ideati dai blog birrari e cioè con quello del sito Reluctant Scooper. Qui la notizia bomba è stata quella del rilancio del marchio industriale Stella Artois sul mercato inglese grazie alla Stella Tonneau, una versione maturata in cask proprio come le tradizionali Real Ale. Particolare la tecnologia di maturazione e spillatura, denominata Cask Utilising NeoLagering Technology Solutions. Un nome un po’ lungo, per riferirsi al quale si sarebbe usato l’acronimo CUNTS 😉 .

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Chi di voi aveva davvero creduto alla distilleria del Mastro Titta? Altri pesci birrari da segnalare?

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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18 Commenti

  1. E’ stato divertente comunque realizzare lo scherzo,e ringrazio anch’io Andrea e Giorgione per la disponibilità. In ogni caso, per chi avesse scaricato la puntata e non se ne fosse accorto, alla fine ci sono trenta secondi circa di silenzio e poi gli “insulti” nostri e di Giorgione a chi ci aveva creduto. 🙂

  2. C’ero quasi cascato, poi ho visto che il post l’hai inserito il 31 marzo (previdente 😉 ) e ho pensato “forse forse…” ma in fondo lo immaginavo fosse un pesce d’aprile. 🙂
    Degli altri non me ne ero accorto.

  3. Ciao, mi autocito perchè rido ancora adesso soprattutto per le risposte ricevute…
    Noi siamo usciti con questo comunicato:

    “Finalmente una nuova birra!!!!
    Sul finire dei festeggiamente pasquali abbiamo pensato ad un po’ di riciclo che in tempo di crisi non fa mai male.
    Così è la nata la Easter Egg Stout.
    Dal nome potrete intuire che si tratta una chocolate stout di 4.8° ma la caratteristica principale è che è stata fatta utilizzando le uova di cioccolato avanzate.
    In ogni bottiglia verrà poi inserita la sorpresa che era originariamente nell’uovo.
    Salute a tutti!”

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