Vienna è conosciuta come la capitale culturale d’Europa. Adagiata lungo la sponda destra del Danubio, si caratterizza per il perfetto mix tra modernità e fascino storico che permette di passare facilmente da vicoli medievali a sfarzosi palazzi dell’epoca asburgica. Si tratta di una città piuttosto estesa, ma con una rete di trasporti capillare che consente di spostarsi in tranquillità. Sono tantissime le attrazioni da vedere dal punto di vista puramente turistico e nel periodo natalizio all’ampia offerta si aggiungono anche gli splendidi mercatini di Natale. Ma tra una visita a un museo, una passeggiata nel Castello di Schönbrunn e uno schnitzel in una taverna tradizionale, sono riuscito a ritagliare dei momenti per assaggiare qualche birra locale. Anche a Vienna infatti, accanto agli storici caffè dove rilassarsi mangiando una gustosa fetta di Sacher e ascoltando musica classica, sta crescendo un movimento brassicolo molto valido.
Il luogo birrariamente più interessante che ho visitato è senza dubbio il Beaver Brewing Company (sito web). È un locale in stile americano, fondato da un mastro birraio statunitense e che propone birre artigianali sia di produzione propria, sia provenienti da birrifici austriaci. Il menù conferma l’impostazione americaneggiante, con una cucina incentrata su hamburger di vario tipo e patatine fritte. Il locale dista una quindicina di minuti a piedi dal centro storico e si trova a due passi dall’ambasciata degli Stati Uniti, motivo per cui la clientela è solitamente composta di molti turisti americani, ma non solo.
Al momento della mia visita erano disponibili 9 birre alla spina, tutte di produzione locale. Ovviamente l’influenza americana la fa da padrona: vi ho trovato tre Pale Ale, due American IPA e poi Dark Rye Ale, Bourbon Imperial Stout e Lager e Weisse di stampo moderno. Ho assaggiato la Dark Rye Ale e una delle due American IPA – la Holiday (5,3%) – entrambe di buon livello. Fra i prodotti in bottiglia ho trovato eccellente un sidro artigianale austriaco, il Quincy Jo&Hops Edition di BlakStoc, una sidreria artigianale situata vicino la città di Graz.
Il secondo locale in cui sono stato è il 1516 Brewing (sito web), ubicato in pieno centro, proprio dietro l’Opera di Vienna e a due passi dal Museo della Secessione. Si tratta di una birreria molto grande e abbastanza turistica, sviluppata su due piani (quello inferiore è adibito a locale fumatori). L’offerta birraria ripercorre il gusto mitteleuropeo, con Lager, Dunkel, Radler e Schnitt (mix fra birra chiara e scura) ma di qualità decisamente bassa. Data la posizione centrale la maggior parte della clientela era composta da turisti affamati ed assetati.
Il terzo locale in cui sono stato è il Mel’s Craft Beer (pagina Facebook). Situato anch’esso nel centro città, è un ristopub dall’aspetto moderno ed elegante. L’impianto ostenta la bellezza di 28 birre alla spina, in parte artigianali austriache e per il resto provenienti da birrifici belgi, inglesi, irlandesi e americani. Alla ragguardevole proposta on tap si aggiunge un’ampia selezione di birre in bottiglia. Qui ho provato una Vienna Lager – stile che, a dispetto del nome, è poco diffuso in città mentre è ben presente nella scena craft americana – del birrificio viennese Muttermilch e una Black Ipa del birrificio Bevog, entrambe senza infamia e senza lode. Il servizio non è definibile esattamente eccellente dato che ho dovuto aspettare circa mezz’ora per ricevere la mia ordinazione.
Girovagando online ho trovato altri locali con craft beers, ma tutti parecchio fuori dal centro e per mancanza di tempo ho dovuto rinunciarvi. Tirando le somme, il movimento viennese delle birre artigianali, pur non raggiungendo i livelli ottimi di altre capitali mitteleuropee, sta crescendo in maniera evidente. Prost!
Molto interessante anche il Salm Brau, che si trova proprio dietro al Belvedere in Rennweg: producono in loco cinque birre molto buone.