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Scendo al supermarket e mi compro una Westvleteren…

Vi piacerebbe eh? Eppure, per quanto incredibile, sembra proprio che a breve in Belgio sarà possibile trovare le leggendarie produzioni del birrificio trappista nella catena di supermercati Colruyt. Giusto per la cronaca, ricordo che le Westvleteren sono birre uniche, pezzo pregiato per tutti gli appassionati del pianeta. I motivi sono diversi, ma essenzialmente risiedono nel loro eccelso livello qualitativo (sono considerate tra le birre più buone del mondo) e nell’estrema difficoltà di reperimento. Quest’ultimo aspetto – che richiede di prendere appuntamento direttamente al monastero per riuscire ad accaparrarsi giusto qualche bottiglia a cranio – sembra dunque destinato a scomparire. Fine del mito, dunque? Improbabile, ma vediamo di scoprirne di più…

Innanzitutto la notizia non è arrivata da qualche fonte specializzata, ma dal magazine generalista Het Nieuwsblad, che ha reso nota l’esistenza di una trattativa tra i monaci di Westvleteren e la catena Colruyt per commercializzare le birre nei loro punti vendita. Il sito sottolinea che in realtà manca ancora un accordo ufficiale, ma anche che tra le due parti c’è un contatto reale. Ovviamente la notizia ha subito attratto l’attenzione della comunità birraria internazionale ed è stata rilanciata su forum e blog specializzati.

Il motivo di questa decisione, a dir poco strabiliante, risiederebbe nell’ingente esborso economico che i frati dovranno sostenere per eseguire una serie di interventi strutturali all’abbazia. Recentemente, infatti, parti della struttura monastica sono state dichiarate non sicure dai vigili del fuoco, a causa di una serie di crepe e cedimenti. Costretti dunque a risolvere la situazione, i monaci si sono accorti che i costi sono cresciuti ben oltre il previsto. A questo punto l’idea – che è diventata praticamente un obbligo – di rendere disponibili le proprie birre all’interno della grande distribuzione belga.

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A quanto pare, il confronto tra i due interlocutori si sta concentrando, tra le altre cose, sulla modalità di vendita delle birre. Alcune indiscrezioni parlano di una confezione speciale composta di tre bottiglie (presumibilmente le tre produzioni della casa, 12, 8 e Blonde) e un bicchiere serigrafato.

Sebbene la decisione sia nelle previsioni dei frati solo momentanea, è facile immaginare che la notizia potrebbe avere importanti ripercussioni sulla comunità birraria internazionale. Si può immaginare, ad esempio, che le filiali di Colruyt diventino meta di pellegrinaggio di tanti appassionati, provenienti non solo dal Belgio. Non è da escludere che si verifichino dei mezzi fenomeni di isteria collettiva: a chi è scettico riguardo questo punto, basterebbe ricordare l’assalto subito dal monastero quando la Westvletern 12 fu dichiarata da Ratebeer miglior birra al mondo.

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Per concludere, un’altra notizia su Westvleteren, ma più datata. Esattamente un mese fa Charles Cook raccontò sul suo blog di come il birrificio avesse da poco aggiunto tre nuovi fermentatori da 15 hl ciascuno. Una curiosa coincidenza a ben vedere, visto che per accedere alla grande distribuzione Westvleteren dovrà probabilmente aumentare la propria produzione. Che quindi l’accordo con Colruyt possa non essere semplicemente temporaneo? Sarà la fine della leggenda delle birre di Westvleteren? Staremo a vedere…

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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12 Commenti

  1. Boh, strano. Qualsiasi numero di bottiglie sarebbe facilmente piazzabile da WV su mercati meno generalisti e forse più remunerativi.

  2. ciao a tutti,mi serve un aiuto…con dei miei amici vado in belgio a novembre…quanto prima devo avvisare che passerò alla Westvleteren…e come li devo avvisare?grazie a tutti…
    PS: COMPLIMENTI ANDREA PER IL SITO

  3. alla fine la difficile reperibilità delle WV è quasi una barzelletta. Più che altro in troppi lucrano sul particolare sistema di distribuzione che i monaci adottano.

    Se i monaci (non delle volpi in affari) ritengono che sia un buon modo per aumentare gli introiti, ben venga.
    Anche se l’adottare una distribuzione unica potrebbe non terminare la speculazione.

  4. Mica lo sapevo che fosse cosi’ complicato acquistare una bottiglia di Westvleteren. Io l’ho bevuta solo in due occasioni, una volta dal Panda e un’altra volta di straforo al Bierkeller. Chissa’ quanto costera’ questa confezione speciale.

  5. @Mattia PP

    Fosse ancora cosi’ sarebbe onestissimo. Anzi, direi proprio generoso. Meno male che almeno sono rimasti i frati a non fare la cresta 🙂

  6. Gran birra.
    Al pub di fronte al monastero, senza prendere appuntamento, a giugno 2010 vendevano le confezioni da tre bottiglie.
    E non ho visto cartelli che indicavano una quantita’ massima acquistabile.

  7. non ci sono mai stato ma è notorio che le modalità di acquisto al pub sono ben diverse di quelle del ritiro in macchina direttamente al monastero. Dove se non sbaglio si possono acquistare solo casse intere

  8. @ mattia PP

    grazie per le informazioni…ci proveremo…speriamo bene…al massimo se non ci riusciamo me ne berrò 2 litri là davanti per mettere a paro

  9. La scelta di aumeno di produzione, e di distribzione tramite Colruyt è temporanea, 6/8 mesi, questo per generare risorse nel più breve tempo possibile per la ristrutturazione del monastero, poi tutto ritornerà alla normalità.
    fonte certa

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