Ieri sera abbiamo assistito alla grandissima impresa della Nazionale italiana, capace di conquistare gli Europei di calcio dopo un’attesa lunga 58 anni. La vittoria ha assunto i tratti della leggenda poiché in finale sono stati sconfitti i temutissimi inglesi, forti di una squadra imbottita di stelle e che aveva il vantaggio non indifferente di giocare in casa. Ribaltando ogni pronostico, non solo della finale, l’Italia è riuscita a conquistare un trofeo importantissimo, arrivato al culmine di una cavalcata entusiasmante. E come tutte le imprese, anche quella consumatasi ieri si sta sta arricchendo di aneddoti e storie di contorno, che rendono la vittoria più dolce. A noi piace celebrare il trionfo tricolore con quattro pillole legate alla birra e alla finale tra Italia e Inghilterra.
Il precedente di Fantozzi e la birra di Crak
Prima dell’inizio degli Europei il birrificio Crak lanciò la sua Prepartita, una Italian Pale Ale brassata con luppoli coltivati nel nostro paese. Come nella migliore tradizione del produttore veneto, la birra si distinse per un’etichetta indovinatissima, che riproponeva la storica scena del Secondo tragico Fantozzi in cui l’amato ragioniere si apprestava a tifare Italia armato di “calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle”. La creazione di Crak non solo ha sicuramente goduto dello splendido cammino della Nazionale agli Europei, ma è stata persino premonitrice: la partita che Fantozzi si prepara inutilmente a seguire – sarà infatti distolto dall’obbligo improvviso di seguire una proiezione de La corazzata Kotiomkin con i colleghi di lavoro – è proprio un’Italia – Inghilterra di scena a Wembley, valevole per le qualificazioni ai Mondiali del ’78. Così una lattina nata quasi per gioco rischia di trasformarsi immediatamente in un oggetto da collezione. I ragazzi di Crak si dimostrano ancora una volta bravi e fortunati, ma come si sa la fortuna aiuta gli audaci…
Quanta birra hanno servito i pub inglesi durante la finale?
È una domanda che probabilmente molti di voi si saranno posti, conoscendo la predilezione degli inglesi sia per il calcio, sia per la loro bevanda nazionale. Ebbene ancora non esistono dati ufficiali sul consumo di ieri sera, tuttavia prima dell’inizio della partita la British Beer and Pub Association (BBPA) aveva previsto la vendita di 13 milioni di pinte di birra nei pub della nazione, cioè poco più di 7 milioni di litri. Se vi serva un numero enorme, sappiate che sarebbe dovuto essere ben maggiore: in condizioni normali, cioè senza il freno rappresentato dalla pandemia di coronavirus, le pinte servite sarebbero dovute essere 17 milioni. E chissà quante in più sarebbero state con una vittoria dell’Inghilterra: un dubbio che siamo ben felici di non poter sciogliere.
La birra celebrativa a tempo di record
Quando si dice il tempismo. A notte inoltrata, con i festeggiamenti ancora in corso in tutta Italia, il pub romano 16 Birra ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto della sua birra celebrativa della finale: la Keep Calm (5,3%), un’American Pale Ale che ritrae in etichetta la Regina Elisabetta intenta a fare le corna esclamando un laconico “Tiè!”. L’immagine tradisce i postumi dei bagordi per la vittoria – è storta, scura e a pessima risoluzione 🙂 – ma sufficiente per creare nuova attenzione su una produzione realizzata dal locale, che già aveva ottenuto visibilità con un paio di birre “calcistiche” di ottimo tempismo – in particolare quella dedicata all’ingaggio di Mourinho da parte della Roma. Sicuramente nelle prossime settimane diversi birrifici si affretteranno a lanciare birre celebrative, ma nessuno potrà battere in velocità l’idea di 16 Birra.
Se la finale si fosse giocata solo con la birra artigianale…
Talvolta in occasione delle passate edizioni dei Mondiali e degli Europei ci siamo divertiti a immaginare gli esiti delle partite ragionando solo sull’offerta brassicola di ogni paese, rimanendo però circoscritti alla birra craft. Partendo dagli accoppiamenti già decisi all’epoca, nel 2014 pronosticammo una finale Italia – Inghilterra ai Mondiali dello stesso anno. Ipotizzammo la nostra Nazionale birraria superare come seconda il girone eliminatorio proprio dietro gli inglesi e poi avere la meglio nell’ordine di Giappone, Brasile e Germania. Dall’altra parte immaginammo l’Inghilterra superare rispettivamente Grecia, Olanda e, con qualche difficoltà in più, gli Stati Uniti. In finale si sarebbero scontrate due squadre piene di talento e molto diverse in termini di tradizione. Volete sapere l’esito di quella finale brassicola? Vi rimandiamo all’articolo goliardico del 2014.