Leggendo il post di ieri, molti hanno creduto di trovarsi di fronte al solito, immancabile pesce d’aprile di Cronache di Birra. In effetti ho confezionato la notizia in modo tale da trarre in inganno più di qualche lettore: l’idea di un nuovo corso del blog, caratterizzato da una grafica inedita e da rubriche e contenuti esterni si adattava perfettamente al primo del mese. E invece, come potete verificare voi stessi, è tutto vero: per uno dei siti birrari più letti d’Italia (più letto? forse sì…) è cominciata una seconda fase, che spero gli permetta di crescere ulteriormente, sulla falsariga di quanto è successo dal 2008 a oggi. In realtà per rendere il tutto meno verosimile, qualche bugia l’ho scritta 😛 : dietro il nuovo Cronache di Birra non c’è alcuna casa editrice, così come non verrà mai adottato l’obbrobrioso logo che avete visto su Facebook.
Per il resto invece è confermato quanto ho scritto ieri. Cronache di Birra sarà sempre lo stesso: continuerà a essere una finestra su tutto ciò che accade nel mondo della birra artigianale, cercando di raccontarlo con un occhio obiettivo e lontano dalle facili polemiche. La maggior parte degli articoli resterà a firma dal sottoscritto, ma aspettatevi di tanto in tanto qualche contributo “esterno”: le rubriche introdotte ieri sono confermatissime, ma molto probabilmente non saranno le sole. Come vedete di carne al fuoco ce n’è molta, quindi vi chiedo un po’ di pazienza se il sito in questi giorni non apparirà ottimizzato al meglio: ci sto lavorando e i miglioramenti arriveranno passo dopo passo.
A proposito di grafica, come potete verificare di persona è totalmente cambiata. Mi sono concentrato molto sullo sfondo, perché volevo che replicasse la classica atmosfera da pub. Vorrei che il blog fosse questo: una piacevole lettura quotidiana, magari proprio mentre si sorseggia una buona birra. E il pub per me rimane la casa per eccellenza della birra, soprattutto quella artigianale.
E poiché quest’anno ho scelto di “bruciarmi” così il mio pesce d’aprile, vi segnalo velocemente i vari scherzi che sono stati organizzati nel mondo della birra artigianale, in particolare quello italiano. Qualcuno di questi vi ha tratto in inganno?
- Anche quest’anno Birra del Borgo ha voluto celebrare a modo suo il primo aprile, costruendo una storia simpatica quanto inverosimile. Lo staff del prof. Vincenzo De Leonardis avrebbe infatti scoperto che il centro dell’Italia non è a Rieti, ma a qualche chilometro dal capoluogo laziale. Indovinate dove? Proprio a Borgorose e più in particolare nel luogo dove sorge l’impianto di Birra del Borgo. La scoperta avrebbe così ispirato una nuova birra: la Democristiale, con l’immagine di Andreotti in etichetta. Più al centro di così…
- Anche Baladin ha annunciato una nuova birra: la Xyauyù Silli. Questa nuova arrivata nella famiglia delle Xyauyù avrebbe una peculiarità davvero curiosa: avrebbe subito una lunga maturazione in botti di aringhe affumicate finlandesi. Siamo sicuri che lo scherzo avrà colto di sorpresa più di qualche lettore. Rabbrividisco solo al pensiero del sapore di questa Xyauyù inedita!
- Il sardo Mezzavia ha annunciato la sua conversione in birrificio agricolo, grazie alla coltivazione autonoma di orzo. Per sottolineare il passaggio, ha deciso di cambiare nome: da Mezzavia a Mezzadria!
- I ragazzi di MC-77 hanno lanciato la loro PunkAle, una IPA affinata in botti ricavate da pancali non più utilizzati. Una birra davvero ecosostenibile!
- L’amico Andrea Camaschella ha annunciato la sua nuova beer firm in collaborazione con Bruno Carilli di Toccalmatto e Giovanni Campari del Ducato.
- Il molisano Kashmir ha rivelato di aver diversificato la sua produzione e di aver iniziato la commercializzazione di un whisky a proprio marchio, realizzato con malto e luppolo coltivati in loco.
- All’estero uno degli scherzi più simpatici è stata la fotografia raffigurante il nuovo formato delle birre Cantillon: le lattine!
- Anche Brewdog ha rinnovato la sua tradizione col primo aprile. In un giorno solo ha comunicato
il lancio del suo Beer Making Kit per gli appassionati homebrewere di Brewdog Fragrancies, una serie di profumi alla birra. E pensare che in Italia c’è un birrifici che ha fatto entrambe le cose, ma per davvero 🙂 .
Conclusa questa panoramica e annunciato il non-pesce di Cronache, torno a lavorare sul nuovo sito.
Beh, complimenti per il re-styling e l’ingrandimento nei temi\rubriche, anche se diciamolo, si è un po’ infighettato eh 😛
Grazie 🙂 Sicuramente è meno “artigianale”, ma perché lo definisci fighetto?
ma no, un po’ per scherzare, diciamo più tirato, grafica e soluzioni “internettare” ben diffuse. e ora per tornare birraiolo mi apro una bella weihenstephaner Vitus va..sole e ferie
Beh sì soluzioni un po’ più al passo coi tempi 🙂
Bello, me piace!!! 😉
Grazie 🙂
Effettivamente mi sembrava troppo verosimile per essere un pesce d’aprile… poi oggi quando ho visto il sito off-line ne ho avuto la conferma!
Essendo io un homebrewer sono molto contento riguardo alla nascita della nuova rubrica dedicata all’homebrewing a cura di Antonelli (che seguo con interesse su BrewingBad) e comunque…. un restyling generale se ben fatto non guasta mai dopo qualche anno. 🙂
Per dovere di cronaca il kit homebrew di Brewdog non è un pesce di Aprile, era già in vendita al birrificio il mese scorso quando sono passato per una visita. Non costa neanche poco tra l’altro
Grazie per la precisazione
Bravo Andrea, una rinfrescata ci voleva.
In bocca al lupo con le varie rubriche.
Crepi! Grazie Angelo
Allora la rubrica Birra + Giro d’Italia, niente eh? 🙂 in bocca al lupo per la nuova veste editoriale!
Eheh non ancora. Crepi!
[…] PS. Non ci fate troppo affidamento, mi raccomando! […]
Grande Andrea!!!complimenti anche da Bruxelles.. È sempre un piacere “perdere” del tempo con delle buone letture birrarie!!Good work, cheers!!
Grazie Pier!
Cronache di Birra 2.0 promosso a pieni voti! Molto utile l’introduzione delle sezioni tematiche in alto, grazie alle quali è molto più facile andare a pescare argomenti di nostro interesse, dei quali si sia dibattuto in passato. Bel lavoro, Andrea 😉
bello, più moderno, quello “vecchio” mi manca però.
le nuove idee “inserti” molto interessanti, non vedo l’ora!
complimenti come sempre.
ciao e buon lavoro
Ciao Andrea, ma dopo avere letto la doverosa precisazione dell’utente IrieAle, non capisco perché tu non abbia corretto l’articolo che, per quanto marginale, continua a riportare un’informazione falsa, che potrebbe trasformarsi in grave se commisurata ala curiosità o meno di un utente di avvicinarsi proprio alla produzione di birra con un simile kit.
Oddio non avevo pensato fosse così grave non correggere. Intervengo subito.