Di libri sulla birra ce ne sono tanti, forse troppi, dato il livello medio ai quali ormai ci hanno abituato. Per la verità la situazione è decisamente migliorata negli ultimi anni, parallelamente alla crescita del movimento e dei consumatori consapevoli, sebbene le librerie siano ancora costellate di esempi poco meritevoli. Con l’articolo di oggi segnalo alcune pubblicazioni uscite più o meno recentemente, ma che difficilmente troverete nelle grandi catene del settore. Partiamo allora da una guida lanciata solo da qualche giorno, che si intitola La Via della Birra Toscana e unisce birra, territorio e turismo della regione del centro Italia.
Autore è Renato Nesi, esperto in comunicazione, consulente, docente, degustatore professionista, da oltre 10 anni nel mondo della birra artigianale. Nell’opera troverete le schede di tutti i birrifici artigianali toscani, con interviste, birre prodotte e valutazioni; i migliori pub, ristoranti e beershop della regione; consigli pratici su dove dormire e cosa vedere; un capitolo sul rapporto birra-cibo con consigli su come impiegare la birra in cucina e con abbinamenti tra birra artigianale e ricette tradizionali toscane.
La Via della Birra Toscana è edito da Manidistrega, costa 12 euro e la potete trovare in libreria, sui principali portali di editoria on-line, sul sito dell’editore e su quello del progetto La Via della Birra.
A settembre 2010 è stato invece presentato il libro Bionda, fresca e spumeggiante, sono solamente una birra. L’autore è Riccardo Hrovatin, diplomato come operatone nel servizio turistico alberghiero e appassionato di birra fin da quando ha scritto due tesi in merito. E’ attualmente impegnato come barman presso lo storico caffè Gran Bar Italia di Trieste. La pubblicazione affronta i seguenti temi: la storia, come nasce una birra, bere la birra, cucinare con la birra, cocktails a base di birra, risate di birra.
Il libro è edito da Antony, consta di 115 pagine ed è acquistabile sul portale e-commerce di Gran Bar Italia al prezzo di 20 euro.
Ad agosto 2010 (lo so, lo scrivo con quasi un anno di ritardo) Antonio Di Gilio ha pubblicato sul sito ilmiolibro.it una sua guida alla birra fatta in casa, in particolare col metodo All Grain. Nelle circa 120 pagine di Birrando sono illustrate dettagliatamente 20+1 ricette per la birrificazione casalinga. Ecco come l’autore presenta la sua fatica:
La birra in casa un hobby facile e non sempre facile : per chi passa dai kit alla metodica AG (all grain) non sempre trova ricette semplici da seguire passo passo per realizzare la propria birra con la certezza che il risultato finale sia valido. E’ la prima raccolta di ricette homebrewing edita in Italia che va in aiuto di chi, per la prima volta, voglia cimentarsi con la tecnica All Grain, per produrre con le proprie mani, una buona birra per sè e per gli altri, diffidenti e amici.
La guida costa 10 euro e si può acquistare direttamente on-line.
Segnalo infine che da maggio 2010 la Guida all’apertura di un microbirrificio di Lelio Bottero è disponibile in formato cartaceo e non solo come e-book. E’ acquistabile on-line sul sito di Lulu al prezzo di 28,5 euro (in formato elettronico a 19,90 euro). Ricordo che il libro di Bottero intende proporsi come un punto di riferimento per chi vuole iniziare la propria attività in un settore che appare molto appetibile, ma non privo di insidie. Ecco come viene presentato:
Produrre birra in Italia, un business che negli ultimi 10 anni sta diventando sempre più importante ed in grado di offrire nuove ed interessanti possibilità lavorative. Alla domanda “conviene fare la birra”? La risposta è senz’altro si! A patto di sapere bene a cosa si va incontro. Sono cosi tante le variabili in gioco che tenerle tutte sotto controllo, senza la dovuta preparazione ed il dovuto supporto, è quasi impossibile. Questo manuale non ha certo la pretesa di essere un toccasana contro i mali e gli imprevisti imprenditoriali, ma vuole proporsi come una base, sulla quale costruire il proprio spumeggiante futuro.
Avete letto qualcuno di questi libri? Meritano l’acquisto?
ciao, io ho acquistato e letto gli ultimi due della lista, sia quello di Di Gilio sia quello di Bottero. sono sicuramente due libri differenti per i contenuti, il primo che ho atteso con ansia per; si [ rivelato un po deludente, non tanto per le ricette, molto interessanti, quanto per il fatto che la maggior parte sono quelle pubblicate nel sito dello stesso autore, e questo ci puo stare, se pero fossero state integrate con approfondimenti in merito alle varie ricette, comunque un buon ricettario da tenere a portata di mano, il secondo invece non ha tradito le attese, ed ha esemplificato in modo valido i vari ostacoli/accorgimenti da considerare prima di lanciarsi a testa bassa in un avventura tutt altro che facile.
infine un complimento a te per il tuo sito, ti seguo molto volentieri. continua cosi.
Grazie dei commenti Fabiano e dei complimenti!
ciao Andrea,
grazie per la recensione.
Vorrei solo aggiungere che della mia guida è disponibile, gratuitamente, il pdf dell’aggiornamento 2011, con le “domande dei lettori”.
Scaricabile da qui http://alturl.com/txw6s
saluti
Lelio
Letto il libro di Lelio.
Lo ritengo un fondamentale punto di partenza per chi abbia la malsana idea di passare lo steccato 🙂
Non si possono neanche elencare le tante cose da considerare e da sapere per potersi ritenere “birrai consapevoli”. La letteratura in Italia è abbastanza carente e molti si rivolgono ai “mercanti” di impianti. In passato la conseguenza è stata impianti sottodimensionati venduti a peso d’oro. Almeno su questo punto il libro di Bottero da un fondamentale aiuto a capire che i quantitativi di produzione minimi per garantire la sopravvivenza del progetto imprenditoriale sono molto più alti della media nazionale.
Oggi si aggiunge il problema della qualità dell’impianto.
Chiunque lavori acciaio inox si è messo a produrre impianti. Spesso senza sapere niente di dimensionamenti nè di processi produttivi. Di contro il prezzo medio è crollato. Per adesso l’unico consiglio da dare, a meno di non volersi studiare libri piuttosto impegnativi, non in italiano, e diventare progettisti del proprio impianto, è di cercare il confronto con chi ha già fatto quell’esperienza. I birrai intelligenti sono sempre felici di condividere esperienze e informazioni. Non abbiate paura di chiedere!
Scusate la divagazione.
Cheers.
Tutte cose superate dalla birra agricola…
Corro comunque a scaricarmi il pdf dell’aggiornamento con le “domande dei lettori”, l’avevo cercato per mesi sul mulo senza successo.
Per continuare la serie “Fantasia al Potere” ho appena preso questo
“La via della birra. Un grand tour attraverso l’Italia dei birrifici artigianali”
di Luca Grandi, Isabella Bertolaso, Emanuela Flangini
Copio-incollo la intro di Kuaska
“Questa guida al turismo birraio in giro per l’Italia […] sarà uno strumento molto utile, per non dire indispensabile, per i sempre più mumerosi beerhunters italiani, assetati non solo di buone birre ma anche di arte, cultura e bellezze naturali, patrimoni in cui la nostra Italia non è seconda a nessuno al mondo.”
Non sottoscrivo il consiglio al 100% 😉
Pochi i birrifici segnalati, ognuno con le birre prodotte e la storia.
Inoltre segnalano un luogo dove mangiare e uno dove dormire vicino al birrificio.
Alcune schede hanno qualche errore (ne cito a memoria una: “Pils ad alta”).
Non è sicuramente la guida definitiva al turismo birrario, dateci un’occhiata in libreria.