Come annunciato qualche giorno fa, Beverfood ha da poco pubblicato la nuova edizione di InfoBirra Italia, l’annuario di settore che si propone come uno strumento irrinunciabile per tutti gli addetti ai lavori. Si tratta di un lavoro immenso, che si dipana per oltre 500 pagine, offrendo una visione d’insieme del mercato birrario italiano. Nonostante si tratti di un’opera “mainstream”, ampio spazio è dedicato alla birra artigianale, ed è proprio questa sezione che andremo a vedere nel dettaglio.
Il capitolo di apre con la prestigiosa introduzione di Lorenzo Dabove, meglio conosciuto come Kuaska, considerato il maggior esperto di birra artigianale in Italia, nonché punto di riferimento per lo sviluppo di tutto il movimento. Kuaska presenta le birre italiane sottolineandone il carattere creativo e originale, evitando tuttavia che il giudizio si riduca a definirle semplicemente “strane”. L’ampia rassegna dei prodotti nostrani è divisa in diverse tipologie: si inizia con le birre alle castagne, considerate dall’autore un vero e proprio stile tipicamente italico, passando alle birre con cereali diversi dall’orzo e il frumento, quindi alle birre legate in qualche modo al mondo del vino, per finire con le birre al miele, alla frutta e alle spezie. La breve conclusione evidenzia le differenze tra i prodotti industriali e quelli artigianali.
Successivamente si apre una dettagliata sezione dedicata alla birra artigianale nel Mezzogiorno, curata da Marco Tripisciano di Mondobirra e arricchita dagli interventi di Alfio Ferlito (Beerpassion) ed Eraldo Corti (Nabirra). Alfio interviene illustrando la scena della Campania, con un interessante excursus storico e con un’analisi del momento attuale, caratterizzato da un deciso fermento. Eraldo invece spiega la situazione in Calabria, ancora in una fase piuttosto embrionale, ma con margini di crescita interessanti. La conclusione è nuovamente a firma di Marco Tripisciano, che chiude con uno sguardo alla vivace scena siciliana.
Dopo un articolo di Amedeo Pettenati (Il Giornale) sull’evoluzione degli impianti di produzione per i microbirrifici, si passa ad un’ampia sezione dedicata al più prestigioso concorso italiano destinato alle birre artigianali: il premio Birra dell’Anno di Unionbirrai. Conclude il capitolo la rassegna di tutti gli oltre 200 birrifici sparsi sul territorio italiano, divisi per regione di appartenenza e accompagnati dalle schede delle associazioni locali di promozione birraria (compresa la nostra dei Domozimurghi Romani).
InfoBirra si rivela una lettura interessante, tanto che non si propone solo come uno strumento fondamentale per chi opera nel settore, ma anche un punto di riferimento importante per ogni appassionato. L’ampia parte dedicata alla birra artigianale mostra quanto questo segmento stia crescendo come impatto nei confronti dell’intero mercato: un dato fondamentale, che InfoBirra tiene adeguatamente in considerazione.