Con alcuni giorni di ritardo pubblico qualche considerazione sull’Imperial Beer Party, tenutosi a Roma lo scorso fine settimana. Premetto che la mia visita รจ stata quasi una toccata e fuga domenica sera, in parte forzata dagli impegni del week end, in parte voluta per essere presente in un momento tranquillo, ma non troppo dispendioso dal punto di vista meteorologico. Formula e sede sono stati gli stessi del passato Spring Beer Festivalย (con analoghi pro e contro), mentre questa volta l’affluenza ha mostrato un certo calo, complice probabilmente il primo vero fine settimana estivo della stagione e una comunicazione non proprio efficace. Comunque le cose interessanti da bere non sono mancate…
Tra le novitร assolute (o quasi) ho assaggiato la Pott’asia del Piccolo Birrificio Clandestino, che ho presentato in passato. Si tratta di una Blanche molto sui generis, che oltre alla classica aromatizzazione belga, prevede anche l’aggiunta di spezie di origine asiatica. Oltre al profilo aromatico, tuttavia, ciรฒ che la contraddistingue รจ una spiccata aciditร , ottenuta con un percentuale importante di frumento. Il risultato รจ una birra molto dissetante, leggera ma complessa, con un carattere “rustico” che incarna probabilmente al meglio le Blanche del passato.
Altra novitร , stavolta in anteprima, รจ la Black IPA del Birrificio Pontino, che, se non sbaglio, non haย ancoraย un nome ufficiale. Occhio perรฒ a stamparvi bene in mente questa produzione, perchรฉ รจ davvero di alto livello: i malti scuri sono dosati alla perfezione, evitando l’emergere eccessivo dei toni torrefatti, mentre il luppolo รจ presente ma non in modo invasivo, a tutto vantaggio dell’equilibrio generale. ร dunque una birra che scende con grande facilitร , anche a dispetto di un corpo forse un po’ troppo spesso. Ma si tratta di un dettaglio, poichรฉ questa Black IPA รจ secondo me una delle migliori interpretazioni italiane dello stile, facile da bere ma estremamente appagante. Nota di merito anche per la Koelsch del Pontino, che sto seguendo nella sua evoluzione e che ha finalmente raggiunto livelli di tutto rispetto.
Un altro giovane birrificio laziale รจ l’Aurelio, che dopo pochi mesi di vita sta giร mostrando grandi cose, come dimostra la richiesta crescente dei suoi prodotti. Ma i ragazzi vogliono rimanere saggiamente con i piedi per terra e compiere un passo alla volta, continuando a concentrarsi sulle ricette che stanno migliorando di cotta in cotta – nonostante un livello iniziale giร molto alto. Lo stesso si puรฒ dire per il marchigiano MC-77: passare da beer firm a birrificio vero e proprio porta molti vantaggi (e richiede tanti sforzi, sia chiaro) e spesso i primi risultati si evidenziano proprio sulla qualitร delle birre.
Ascoltando qualche parere qua e lร sembrerebbe che le birre piรน apprezzate siano state quelle di Birrone, che si conferma ai vertici della produzione nazionale a bassa fermentazione. In passato ho speso tante lodi per questo produttore, quindi eviterei di tornare sul discorso. Ciรฒ che mi fa piacere – oltre a trovare conferma alle mie impressioni – รจ vedere come Simone ci tenga a curare ogni birra, dalle ricette piรน nuove a quelle piรน “normali” (ad esempio anche una “semplice” Weizen รจ un gran prodotto).
Tra gli altri assaggi segnalo la nuova versione della Grey di Ecsit, nella quale Daniele ha voluto sottolineare la parte luppolata, aumentandone la bevibilitร : sono sicuro che come lo scorso anno sarร una protagonista dell’estate birraria. Per il resto conferme da Free Lions, Turan, Opperbacco, Maiella e L’Olmaia. Come detto la mia visita รจ stata rapida e non ho avuto modo di assaggiare altro.
Per concludere sforo un secondo nella parte gastronomica, per segnalare la prima uscita ufficiale del Pork’n’Roll di Valentino Roccia – nome che non suonerร nuovo ad alcuni appassionati di Roma. Si tratta di un Ristopub che aprirร a breve a Roma e che prevede anche la presenza di birra autoprodotta, oltre agli ottimi salumi della casa che erano presenti all’Imperial Beer Party – tra cui una lonza che sembrava un lardo, ancora la sogno la notte.
Qualcuno di voi รจ stato alla manifestazione di Testaccio? Che ve n’รจ sembrato? Cosa avete bevuto di buono?
Grazie dei tuoi resoconti sempre precisi. Ho da farti una richiesta per il futuro: se ti รจ possibile provare a pubblicare prima dell’evento un’elenco delle birre che intendi provare in quanto le ritieni degne di nota, interessanti ecc. Mi capita ogni volta con rammarico di leggere il tuo resoconto e di rendermi conto di non avere provato quasi nessuna delle birre da te “recensite”. In questa occasione, ho provato la strepitosa Imperial del PBC ma non la Pott’Asia e neanche la Black IPA del Birrificio Pontino. Confermo, invece, il giudizio sul fantastico Birrone: in diversi occasioni, le ho assaggiate tutte e sono veramente eccezionali (Cibus, Punto G e Scubi su tutte). Ho provato, poi, l’incredibile Noa Reserve e la buona C-Jade di Almond’22.
Grazie Ferdinando. Ogni tanto, specie per i festival piรน grandi, faccio un post proprio come lo intendi tu, una sorta di “guida agli assaggi” in base alle birre che saranno presenti. Spesso tuttavia questo non mi รจ possibile per mancanza di tempo o di informazioni sulle birre presenti.
Mi permetto di dissentire su alcuni passaggi dell’articolo dell’amico Andrea.
Il nostro ufficio Stampa ha prodotto in circa 15 giorni di lavoro H24,il passaggio del nostro evento,su circa
150 tra blog e riviste On Line del settore.
Su testate nazionali come Messaggero,Tempo,Corriere dello Sport e Repubblica.
Su Leggo,su Rete Oro in Tv,su Radio Rock.
Su Agenzie come ANSA e ADN Kronos.
Quando cito queste testate non parlo di pubblicitร a pagamento ovviamente.
La Comunicazione ha prodotto locandine e striscioni attaccati in tutta Roma,Tivoli Ostia e Castelli Romani.
Un calo indubbiamente vi รจ stato,ma abbiamo conteggiato (in base ai consumi di food e birra) ovviamente non al millesimo
oltre 10.000 presenze,probabilmente 10 volte di piรน di Festival piรน “blasonati”.
Abbiamo avuto birrai felici e gente soddisfatta e questo non puรฒ che renderci orgogliosi.
Un saluto.
Paolo.
Ciao Paolo, mi dispiace se la sola frase “complice probabilmente […] una comunicazione non proprio efficace” ti abbia colpito a tal punto da spingerti a scrivere un commento di precisazioni tanto perentorio. Non metto in dubbio il lavoro del vostro ufficio stampa, ma quella percezione non รจ stata solo mia. Personalmente fino a una settimana prima dell’evento ne avevo perso completamente traccia, dopo che era stato annunciato tempo prima con un altro nome. Mancanza mia probabilmente.
Sul resto non entro nel merito.
Ci sono andato giovedรฌ all’apertura e domenica nel primo pomeriggio, nonostante il caldo. Non so come sia andata negli orari “di punta”, ma ho visto davvero pochissima gente rispetto allo Spring. Alla fine sono andato per il piacere di rivedere un po’ di facce amiche e per bere birre che a Roma difficilmente si trovano. Sempre ottimi i ragazzi di PBC e di Birrone, piacevole conferma Aurelio, che avevo assaggiato solo in bottiglia. Ottima scoperta MC77, di cui mi avevano sempre parlato un gran bene. Per il resto, ripeto quanto detto per lo Spring: a me la location piace (nonostante il caldo infernale), la formula del pagamento diretto ai birrai pure, e la selezione dei birrifici presenti pure. Trovare nello stesso evento PBC, Birrone e Siebter Himmel per me รจ da orgasmo puro.
Quoto
“Trovare nello stesso evento PBC, Birrone e Siebter Himmel per me รจ da orgasmo puro.”
Profonda invidia per il numero di eventi che a Roma ci si trova (quasi) sotto casa! Condivido l’opinione sulla Koelsh del Birrificio Pontino, bevuta una sola volta ma decisamente in ottima forma. Se la Black IPA segue il percorso…sbav ๐
Concordo pienamente sul resoconto di Andrea: c’รจ venuta meno gente ( a proposito quando ci sei andato tu?) ma secondo me qualitivamente il livello era anche meglio dell’edizione di aprile ๐ comunque ottima la black ipa del Pontino ( che si chiama Go Black ora comunque) la Grey di Ecsit ( la birra piรน buona che ho bevuto quel giorno) e anche se non era una novitร la Take my adweisse di Revelation Cat ๐