Da venerdì 17 a domenica 19 aprile torna a Roma l’Italia Beer Festival dell’Associazione Degustatori Birra, edizione capitolina dell’evento birrario nato a Milano ed esportato in altre realtà italiane. La manifestazione quest’anno sarà ospitata all’interno di Officine Farneto, splendido spazio espositivo a due passi da Ponte Milvio. Come sempre, saranno presenti birre realizzate da produttori italiani e stranieri.
Per l’edizione del 2009 noi Domozimurghi Romani parteciperemo attivamente al festival: saremo infatti presenti con un nostro stand e organizzeremo alcuni dei laboratori degustativi che si terranno durante la tre giorni. In particolare, per quest’ultimo aspetto già possiamo fornire qualche indicazione, sebbene il programma ancora non sia stato stilato ufficialmente: un laboratorio sarà dedicato alla birre prodotte con frutta e sarà condotto da Paolo Mazzola; un secondo si concentrerà sulle birre affinate in legno e sarà condotto da Enrico Pozza e Luca Sabatella; l’ultimo infine affronterà le meraviglie dell’homebrewing e sarà condotto Leonardo Di Vincenzo e il sottoscritto.
A proposito di creazioni casalinghe, durante la manifestazione si terrà anche il Campionato Italiano Homebrewers di ADB, a cui potrà partecipare chiunque. Ogni concorrente potrà presentare una sola birra e dovrà fornire un quantitativo di 1,5 litri della propria creazione. La giuria premierà i primi 3 classificati.
Le informazioni sul prezzo di ingresso e su altri elementi saranno rese note a breve sulla pagina specifica del sito di ADB.
Francamente “3 LITRI” mi sembrano veramente troppi per un Homebrewer.
Saluti.
Non sei il primo a muovere questo appunto…
Lasciando perdere chi fa mini-batch che è già matematicamente fuori…
chi produce i classici 20-25 litri deve assaggiare il prodotto nel corso della maturazione per valutare se vale la pena iscriversi al concorso…
poi ci sono le bottiglie che devi regalate (praticamente una tassa che ti dimezza la cotta) ad amici, a parenti o a persone che ti hanno dato una mano nel costruire l’attrezzatura, ecc ecc.
vabbè, ad ogni modo, in bocca al lupo! 😉
ADB mi ha appena avvertito che la quantità di birra da presentare per il concorso HB non è più 3 litri, ma 1,5 litri
Grazie a tutti per i suggerimenti e grazie Andrea per averci veicolato queste legittime richieste.
A Canossa!
Campionato Italiano Homebrewers?
Se si fa a chi le spara più grosse..perchè non Interplanetario? LOL
Le birre a bassa che arrivavano soprattutto da Marte senza catena del freddo si rovinavano.
Abbiamo assaggiato una Milky Way Stout niente male pero’.
Avete capito la differenza tra bassa e alta?
E’ un passo avanti!
Qualche anno fa avete premiato una bassa nella categoria Porter…RILOL !!
l’attrito tra i diversi schieramenti della “birra artigianale italiana nazionale stivaliana” è quello che ci vuole per iniziare a fare le ossa (e un minimo di cervello) ai consumatori.
p.s. davvero una porter è finita tra le birre a bassa?
Il bello è che non sapevano neppure che potevano salvarsi in corner dicendo che intendevano una Baltic Porter…;-))
OT-begin
Non c’era nessun bisogno di salvarsi in corner, la categoria si chiamava “porter e stout” quindi comprendeva tutte le tipologie di queste birre (anche quelle prodotte in assenza di gravita’ o con lieviti coltivati nei capelli di Drogba)
CIBA 2006 – Categoria: Porter, Stout
OT-End
Innanzitutto potevi evitare la battuta razzista su Drogba, non devi fare lo spiritoso a tutti i costi.
Poi..è inutile tornare al 2006…in effetti… anche se la faccia del presidentissimo quando ha scoperto che la Nubia era a bassa è valsa tutto il Pianeta Birra 2007 ;-)))
Basta scaricarsi una qualsiasi puntata di BQ tv per rendersi conto quali siano le credenziali e le competenze di chi organizza pomposamente il Primo Campionato Italiano Homebrewers.
Siete old.
Ciao.Schigi.
Mi permetto di esprimere una considerazione.
Chi agisce, chi si mette in gioco, merita sempre rispetto e fiducia. Per questo ritengo che le critiche all’operato dell’associazione da parte di Schigi siano sterili. Se si ritiene di poter offrire qualcosa di meglio alla comunità degli amanti della birra rispetto a quanto fatto da chi già si impegna, si deve agire, non necessariamente spendendo tempo e denaro, come credo faccia l’associazione anche partecipando alle community sul web e fornendo consigli.
Nello specifico mi sembra che invece, Schigi, tu stia cercando di stuzzicare l’associazione, sperando in una caduta di stile nelle loro risposte. non vedo infatti razzismo nell’ultimo commento, semplicemente penso che avendo visto juve chelsea sia sopravvenuta quell’immagine, se avesse visto caparezza avrebbe scelto lui come soggetto…
Per il resto credo che di base la birra rimanga sempre uno strumento di aggregazione, tanto in una abbazia che in una bettola scozzese. Se si creano sette e si è gelosi del proprio sapere guardando dall’alto in basso chi, come me, ne sa pochissimo, si può arrivare a conoscere le più fini distinzioni stilistiche ma si è dimenticato l’abc della materia.
alegher ti fai troppe seghe mentali
Io dico quello che penso e stop
Ciauz!
Ok allo scambio di vedute, purché si mantenga il reciproco rispetto, mi raccomando…
chi dice quello che pensa nn va troppo avanti in questo mondo…
per me se si ammette l’esistenza delle baltic porter si devono poter chiamare pils anche quelle che si fanno con i lieviti in dotazione con i kit… il che è ovviamente improponibile…
Andrea, mi sembra che la discussione sia assolutamente rimasta in un contesto di civiltà.
Sì Schigi infatti non ho cancellato alcun messaggio, era solo per ricordarlo a tutti…
Io nella mia vita ho sempre evitato l’adesione da pecora alle varie associazioni , ed anche se può sembrare retorico, ho pagato per questo, ma sono contento della mia dignità, valore che ritengo al di sopra di tutto. Mi tengo volentieri fuori dalla polemica gruppo storico ADB- exUB, che francamente ha largamente superato i limiti del vivere civile. Ritengo che tutta questa gente faccia il male della birra artigianale che vuole ingabbiare e gestire credendo di aver un rapporto di primogenitura da ius primae noctis , ed è un bene che siano fuori da UB che deve cercare strade differenti per crescere e consolidare quanto di buono è stato fatto, di ADB so pochissimo e francamente in questo momento non ho necessità di sapere di più.
Scusatemi ma ho postato inavvertitamente. Molte delle persone che sono oggi aderenti al MoBi sono dei veri appassionati e per quanto non li conosca approfonditamente , ho sincera stima per loro. Un altro punto che volevo affrontare è quello sulla competenza. Non estremizzo e credo che se uno assaggia birre per 10-15 anni alla fine un’idea se la fa e magari diventa un buon degustatore, ma da qua a credersi dio in terra della degustazione , ce ne passa, metteteli davanti ad un impianto e provate a chiedergli del rapporto fra scelte tecnologiche/tecniche e risultati di degustazione e capirete quanto peso abbia il desiderio di potere e la reale conoscenza.
L’umiltà è il fondamento della degustazione, esistono i panel proprio perchè un giudizio di degustazione deve essere condiviso, perchè magari uno percepisce cose che gli altri del panel non sentono. Io ho sempre ascoltato tutti nelle degustazioni e spesso sono venuti suggerimenti che ho ricordato per anni. Quindi il mio augurio è che si scenda dal piedistallo e che si lavori per portare insieme una passione, ognuno col contributo che può dare, se invece vogliamo distruggere gli altri per affermare il nostro potere o ci troveremo un mucchio di cenere in mano , o il movimento birraio prenderà a calci quelli che si comportano così
@Mazzola
Se facessi qualche nome otterresti un doppio risultato: rendere utile la tua paternale e mostrare che hai il coraggio dei tuoi pensieri,
Nello specifico penso che per un degustatore conoscere “il rapporto tra scelte tecnologiche/tecniche e risultati di degustazione” sia non solo inutile, ma fuorviante e pericoloso.
Ad un degustatore deve interessare poco , quasi nulla, di come è stata fatta la birra (se si è grattato i maroni durante il mashing o altro ;-)).
Deve solo concentrarsi e giudicare il risultato finale, che è già tanto.
Non ho voglia di polemizzare e sorvolo sul termine paternale che ti rispedisco.
Più chiaro di come sono stato non potevo essere.
@Mazzola
Paternale non è un insulto.
Sorvola e rispedisci pure.
http://www.demauroparavia.it
Dimenticavo una cosa importante, complimenti per la scelta di Leonardo per il laboratorio sull’homebrewing, che così qualifica molto il laboratorio, e spero eviti o almeno diminuisca l’intensità delle polemiche inutili
Leonardo farà il laboratorio sull’homebrewing e questo farà diminuire l’intensità delle polemiche inutili?
Mah…non capisco ma mi adeguo.
Sono sorpreso dai toni pacati su “Cronache”.
A discutere non se ne parla nemmeno, ma non si può avere tutto dalla vita…, sarà la magia di Andrea, di cui ho più volte notato le caratteristiche di mediatore ? o gatta ci cova ?
Il tempo è sempre galantuomo.
Niente…due lingue diverse.
Provo con babelfish.
Per quanto mi riguarda mi fermo qui. Il motivo è uno, non voglio fra scadere una discussione che è seria in una polemica personale. Un saluto a Schigi che di persona conosco appena, può darsi che un giorno avremo modo di confrontarci su questi temi
Di persona mi conosci appena perchè all’ultima festa di Leonardo a Borgorose ad un mio saluto nei tuoi confronti ti sei girato dall’altra parte bofonchiando :”Io non ti saluto”
Ricordi?
Almeno spiegamene il motivo.
Ciao.Schigi.
A quando un’edizione a Torino?
ahahahahah… così a furia di risate mi fate morire, sembra una comica…
schigi, a quando il debutto su colorado???
cmq a parte la battuta che proprio dovevo fare, BQtv è davvero come dice schigi “old”, basta col ritornello della birra artigianale, quante ottime birre nn si possono definire tali?!? e poi cavolo a volte sembra una televendità…
Mazzola ha scritto:
“…ma da qua a credersi dio in terra della degustazione , ce ne passa, metteteli davanti ad un impianto e provate a chiedergli del rapporto fra scelte tecnologiche/tecniche e risultati di degustazione e capirete quanto peso abbia il desiderio di potere e la reale conoscenza.”
Schigi ha scritto:
“Nello specifico penso che per un degustatore conoscere “il rapporto tra scelte tecnologiche/tecniche e risultati di degustazione” sia non solo inutile, ma fuorviante e pericoloso.
Ad un degustatore deve interessare poco , quasi nulla, di come è stata fatta la birra (se si è grattato i maroni durante il mashing o altro ;-)).
Deve solo concentrarsi e giudicare il risultato finale, che è già tanto.”
bah, quì nn sono d’accordo con nessuno dei due e allo stesso tempo sono d’accordo con entrambi, io nn ho idea di quanto sia difficile degustare 10-20 birre e doverne scegliare solo 1 per il primo posto, probabilmente come dice schigi conoscere le procedure può “annebbiare” il giudizio, ma in effetti il giudizio si fa su birre coperte o sbaglio? poi ovviamente può capitare (anche spesso forse) che l’assaggiatore riconosca la creatura, ma a quel punto il giudizio può essere a priori compromesso, infatti o il giudice anche se riconosce è cmq oggettivo oppure la riconosce e giudica soggettivamente, a quel punto la conoscenza delle tecniche è solo un elemento in più!
d’altro canto per non fare del degustatore uno sterile boia, è importante che sia un appassionato, che cerchi di capire quelli che sono i metodi dei vari birrai, e perchè no, suggerirgli amichevolmente dei nuovi metodi, delle idee o altro…
ah, un’altra cosa, mi chiedo: ma è davvero necessario fare un campionato di birre artigianali al mese, considerando che poi vengono premiate sempre le stesse (birre o birrifici)?
Si, lo so schigi, mi devo fare meno seghe mentali…
ahahahahahah
In effetti i nomi ed i titoli in palio sono pomposi …ma si sa, sono tecniche di comunicazione…quanti “match del secolo” si vedono nello spazio di pochi anni sui giornali?
Ritengo che chi fa, chi agisce, è facile che sbagli,…ma ha il pregio di agire e creare occasioni, che sono libere possibilità offerte a chi ama, beve o fa la birra. Se uno non gradisce sempicemente ignori l’evento,…se molti faranno così l’evento sarà un flop e non si rpeterà. Chi invece apprezza, o è solo semplicemente curioso, parteciperà all’evento e potrà esprimere un parere motivato e non pregiudiziale.
Personalmente apprezzo un happening che da l’occasione di assaggiare diverse birre, magari non sempre disponibili o facilmente reperibili e se sarò a Roma quel WE parteciperò con piacere, bevendo quello che mi incuriosisce, ringraziando dell’occasione.