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IBF Roma 2011: il mio report + i vincitori del CIBA

Per gli appassionati di Roma (e non solo) il fine settimana appena concluso è stato all’insegna dell’immancabile Italia Beer Festival, organizzato dall’associazione ADB. Un’edizione con diverse novità e che purtroppo sono riuscito a presenziare nella sola giornata di sabato, dove comunque ho potuto partecipare come giurato al concorso per incoronare la migliore birra del festival – esperienza di cui parlerò più avanti. Dicevamo delle novità: la più evidente è stata la nuova suggestiva location, Villa Piccolomini, molto bella e ordinata all’interno, ma non facile da raggiungere e poco comoda in termini di trasporto pubblico e parcheggio. Non so perché, ma preferivo la precedente Officine Farneto, forse meno dispersiva e più flessibile. Questione di gusti, tra l’altro su un tema secondario, visto che l’argomento principe era ovviamente la birra.

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Il livello medio delle birre non mi è sembrato eccezionale, sebbene non siano mancate le solite produzioni di ottimo livello. Poche le novità, ma interessanti: la linea Birra del Buttero di Amiata, davvero ben fatta; l’impronunciabile Bi(g)BodyIbu di Birra del Borgo, con un amaro violento ben supportato da profumi e aromi complessi; la Belgian Ale (non ricordo il nome) di Bauscia, con un bel taglio finale. Il produttore “di casa” presentava anche la nuova Mr Magu, dedicata a un personaggio dell’ambiente nazionale 🙂 .

In generale c’era comunque un buon assortimento di stili e tipologie birrarie, sebbene poi il concorso “interno”  non abbia rispettato questa varietà. Mi spiego meglio. Il contest per scegliere la migliore birra del festival prevedeva che ogni birrificio scegliesse una birra tra quelle disponibili alla spina in quel momento, dichiarandone lo stile di appartenenza. Ebbene, almeno la metà delle birre iscritte sono state definite IPA o derivati di esse, appiattendo decisamente la differenziazione delle produzioni in concorso. Evidentemente lo stile è considerato particolarmente adatto ai concorsi da parte dei birrifici, analisi magari anche giusta in assoluto, ma che comunque merita di essere avvalorata con prodotti di livello e aderenti allo stile. Invece nei vari assaggi fatti extra concorso le IPA è stata la tipologia che meno mi ha impressionato, a esclusione di alcune eccezioni.

L’eccezione principale è quella di Toccalmatto, specializzato in birre particolarmente luppolate, che si è aggiudicato il contest con la Zona Cesarini – un prodotto che secondo me è studiato apposta per i concorsi 😉 . Seconda si è piazzata l’ottima Due Mondi di Croce di Malto (realizzata in collaborazione con Agostino Arioli), mentre terza la splendida novità Daliha di Turan.

Durante l’IBF sono anche stati comunicati i risultati del Campionato Italiano delle Birre Artigianali, che ogni anno ADB organizza andando a “pescare” le produzioni partecipanti direttamente sugli scaffali dei beershop. Purtroppo attualmente il sito dell’associazione ci dice soltanto il nome della vincitrice assoluta, l’Imperial Ghisa di Lambrate, mentre per conoscere il resto del podio dobbiamo affidarci a Scatti di Gusto: seconda la Quarta Runa di Montegioco (medaglia di bronzo nel 2010), terza la Surfing Hop di Toccalmatto. Magari domani insieme commenteremo tutti i risultati.

Che altro dire di questo IBF? Evento come sempre piacevole, catering da rivedere, io avrei aggiunto qualche tavolo in più. Non ho (per fortuna!) testato la location nel momento di massima affluenza, ma credo che gli ampi spazi disponibili abbiano tenuto botta alla solita incredibile affluenza delle ore di punta. Rimane una manifestazione piacevolissima, al prossimo anno!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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62 Commenti

  1. Ciao Andrea…quoto pienamente il tuo discorso del fatto che forse la location è stata un azzardo.Trovare un parcheggio è stata un’impresa superata l’ora di cena;gli stand uno in fila all’altro sotto a un porticato troppo stretto e poco illuminato secondo me disperdevano troppo l’aria di un festival(sembrava più una via con delle bancarelle).L’anno scorso alle Officine farneto era una bolgia però il fatto di avere tutto concentrato secondo me era meglio.E purtroppo devo dire che mi hanno deluso i birrifici “famosi”;niente di nuovo sempre le stesse birre intervallate da una ogni tanto,pensavo che il festival fosse il posto giusto dove far assaggiare le nuove creazioni o esperimenti e invece a quanto pare no.Anche il fatto che come hai già detto tu la metà delle birre erano IPA è un pò preoccupante,non vorrei che si vada verso una “omologazione” anche di questi festival e di conseguenza dei birrifici.Chiudo invece complimentandomi anche io con tutti i birrifici per il lavoro e la qualità delle birre,in particolare a Birra Amiata per la nuova linea di Birre e a Brewfist per la loro milkstout a pompa a mio parere buonissima.Un grazie anche al grande “colonna” per il corso della spillatura di venerdi.
    Ciao Andrea e complimenti per il sito!

    • Ciao Davide, grazie per i complimenti. Quoto pienamente il tuo discorso sulla location. Quello che ho scritto sulle IPA riguarda soprattutto il concorso del festival, perché invece l’offerta dei birrifici era abbastanza varia. Certo le IPA la fanno da padrone, ma a quello ormai siamo abituati. Non mi aspettavo invece che molti birrifici puntassero a questo stile per partecipare al concorso…

      • @turco
        Il livello medio delle birre non mi è sembrato eccezionale,
        @polliadb
        Amiata – Italia
        B94 – Italia
        Bacherotti – Italia
        Bad Attitude – Svizzera
        Bauscia – Italia
        Bi-Du – Italia
        Birradamare – Boa – Italia
        Birra del Borgo – Italia
        BrewFist – Italia
        Brunz – Italia
        Croce di Malto – Italia
        Dada – Italia
        Lambrate – Italia
        Maiella – Italia
        Opperbacco – Italia
        Toccalmatto – Italia
        Turan – Italia
        Valcavallina – Italia

        Quali sarebbero tutte le birre che non ti sono piaciute ?

        • Beh ne ho assaggiate diverse, anche grazie alla possibilità di partecipare al concorso come giurato. Tra i miei assaggi (non esaustivi per carità) poche cose mi hanno davvero impressionato. Di quelle che lo hanno fatto ne ho parlato.

    • io non la vedo come una “omologazione” futura ma più che altro come la moda del momento però è vero, anche il sottoscritto si è un po’ stufato di tutte queste I(A)PA, double e imperial…

      • Concordo sul fatto che sia la moda del momento.. e che abbia un po’ stufato. Basta estremizzazioni e basta mettere cascate di Cascade e di altri luppoli americani!
        Sono invece felice del 2 posto della 2 Mondi che avevo assaggiato prima dell’affinamento in barrique e che era già un’ottima birra.

      • si forse ho usato il termine sbagliato…io intendevo dire che il settore artigianale è bello perchè vario…però come succede in questo momento;appenasi legge che un birrificio ha fatto una nuova birra al 80% è una birra che punta all’amaro estremo,o è un super imperial da 15°C…

    • davide @
      Ciao Andrea…quoto pienamente il tuo discorso del fatto che forse la location è stata un azzardo.Trovare un parcheggio è stata un’impresa superata l’ora di cena;gli stand uno in fila all’altro sotto a un porticato troppo stretto e poco illuminato secondo me disperdevano troppo l’aria di un festival(sembrava più una via con delle bancarelle).L’anno scorso alle Officine farneto era una bolgia però il fatto di avere tutto concentrato secondo me era meglio
      Polliadb@
      Non è stato per niente un azzardo e i numeri lo confermano ,1565 persone in più.
      per quello che riguarda i parcheggi, trovatemi voi a Roma centro una location con posti auto per migliaia di macchina e vi sarò grato. Abbiamo cambiato perchè come dite anche voi alle officine farneto era una bolgia e quindi non siamo riusciti a far entrare tutti.

      davide@
      gli stand uno in fila all’altro sotto a un porticato troppo stretto e poco illuminato secondo me disperdevano troppo l’aria di un festival(sembrava più una via con delle bancarelle).

      polliadb@
      Non sono per niente d’accordo.Aveva un impatto visivo fantastico! e non era per niente dispersivo. erano tutti concentrati in 60 metri.

    • beh diciamo che non si stanno risparmiando nel proporre aipiei. però salverei le eipiei che sono altra storia (e non tutti hanno capito cosa sono)

    • No a parte gli scherzi stavolta non era una critica all’affollamento delle IPA, ma una curiosa constatazione di come i birrifici avessero puntato a questo stile per partecipare al concorso. Avendo fatto qualche assaggio in giro, fossi stato in loro avrei selezionato altri stili 😉

  2. Anche secondo me la location, seppur bella, è stata un po’ azzardata: se avesse iniziato a piovere venerdì sera non so proprio cosa sarebbe successo. Per le birre, anche io ho notato un super affollamento di IPA. Tra quelle assaggiate mi sono piaciute sicuramente quelle di B94 perchè hanno delle birre classiche nello stile, senza troppe sperimentazioni e fronzoli, ma ben fatte (almeno a mio giudizio).

  3. Da profano per quanto riguarda le birre, è vero, c’erano poche novità ma comunque una più buona dell’altra sopratutto dopo la decima ;)…
    …Ma farei una critica severa alla location e al catering, la villa e i giardini sono stupendi ma il parcheggio che per eventi del genere non può essere assolutamente sottovalutato era veramente ridicolo, per non parlare del catering, la panchina era da difendere con il coltello, sarebbe stato molto meglio occupare anche una porzione di giardino con gazebi ed altri tavolini (un po come la festa di Del Borgo)…per fortuna non si è messo a piovere (venerdì ci siamo andati vicini) altrimenti saremmo stati costretti a stare TUTTI sotto il portico degli stand -.-! …un ultima critica, la cucina faceva veramente pena, la “pizza frisby” era terribile…comunque W l’IBF

  4. Location eccezionale; le uniche pecche la mancanza di parcheggi che hanno messo in crisi la viabilità e il catering piuttosto scadente. Una manifestazione bellisssima e “piacevolissima”, nonostante fosse presente una parte dei birrifici di punta del panorama nazionale.
    Per quanto mi riguarda ho apprezzato particolarmente il Birrificio Amiata (ottima la bastarda rossa) la nuova Pils del Birrifico del Borgo, la Working class di Toccalmatto, Opperbacco con la Triplipa, la Malagrika di B94 e la Dhalia di Turan.
    Premio simpatia e disponibilità al dialogo Opperbacco, Amiata, B94 e Turan.
    Menzione speciale a Manuele Colonna e il suo laboratorio sulla spillatura di venerdi sera; non lo conoscevo (grave lacuna che ho avuto modo di colmare) e sono rimasto colpito per la passione che mette nel suo lavoro. Persona di grande cultura birraia che sa trasmettere emozioni. Bravo.

  5. Ciao,
    prima di tutto complimenti ad Andrea per il blog.
    Come è stato detto sopra la location dell’evento era davvero bella.
    Sottolineerei, però, che oltre al problema del parcheggio andrebbe presa in considerazione anche la possibilità di raggiungere il luogo con i mezzi pubblici. La posizione di Villa Piccolomini è scomoda anche da questo punto di vista.
    Dopo aver bevuto un po’, anche senza esagerare… sarebbe cosa buona avere la possibilità di un autobus o magari metro che ti riavvicini al letto.

      • Stiamo cambiando host e sito quindi potrebbe essere inaccessibile.
        Ecco il “podio”
        La Brown Ale di Jacopo Mazzeo e Marco Benda si aggiudica la terza edizione del campionato italiano home brewer.
        Al secondo posto la Oatmeal Stout di Graziani mentre terza la California Common – Steam Beer del duo Formica-Berardi.

        Hanno partecipato 25 birre (quasi il doppio dell’edizione precedente).
        La giuria era composta da:
        Francesco Stefanelli – Pres. ADB Lazio
        Flavio Boero – Carlsberg
        Bruno Carilli – Toccalmatto
        Mauro Pellegrini – ADB Lazio
        Pietro Di Pilato – Brewfist

  6. Potete trovare le classifiche complete sul sito dell’associazione.
    Approfittiamo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a IBF Roma.

  7. @ turco
    catering da rivedere, io avrei aggiunto qualche tavolo in più
    @polliadb
    Sono d’accordo il food era scadente, ma purtroppo non l’abbiamo scelto noi, ma ce l’ hanno rifilato, per fortuna solo per quest’anno. L’anno prossimo lo imposteremo come a Milano.

  8. Classifica
    CIBA 2010
    L’Associazione Degustatori Birra, organizza il 5° campionato dedicato alle birre artigianali italiane.
    Sono state degustate circa 700 birre alla cieca in 4 mesi per selezionare le 94 finaliste degustate il 2 Aprile 2010.

    CLASSIFICA ASSOLUTA

    1° IMPERIAL GHISA – LAMBRATE
    2° QUARTA RUNA – MONTEGIOCO
    3° SURFING HOP – TOCCALMATTO

    BLANCHE – WEIZEN – FARRO – WEIZEN DUNKEL

    1° VUDU- BIRRIFICIO ITALIANO
    2° RATWEIZEN – MONTEGIOCO
    3° JOICE – FOGLIE D’ERBA

    PILS

    1° MAGUT – LAMBRATE
    2° VIA EMILIA – DEL DUCATO
    3° LA GRIGNA – LARIANO

    KOELSCH

    1° RODERSCH – BI-DU
    2° LINFA – BIRRANOVA
    3° GAIA – STATALENOVE

    ERBE-SPEZIE-MIELE

    1° MELISSA – GRADOPLATO
    2° CALDAN – BIRRA DI MENI
    3° ROBINIA – SAN PAOLO

    FRUTTA-ACIDE

    1° QUARTA RUNA – MONTEGIOCO
    2° NIVURA – SCARAMPOLA
    3° STRADA S. FELICE – GRADOPLATO

    SAISON

    1° SIBILLA – TOCCALMATTO
    2° DUBIDU – BI-DU
    3° DAU – TROLL

    BELGIAN ALE – BELGIAN STRONG ALE – DUBBEL – TRIPEL – BELGIAN DARK STRONG ALE – BARLEY WINE

    1° WINTERLUDE – DEL DUCATO
    2° 10 E LODE – OPPERBACCO
    3° REBUFFONE – MANERBA

    PALE ALE – IPA – APA – BITTER – DOUBLE IPA – ALTBIER
    1° SURFINGHOP – TOCCALMATTO
    2° 22 LA VERGUENZA – MENARESTA
    3° BABEL – FOGLIE D’ERBA

    BOCK – DOPPEL BOCK – RAUCH – MUNCHENER – MARZEN – DUNKEL

    1° GHISA – LAMBRATE
    2° WEDDING RAUCH – DEL DUCATO
    3° FALESIA – LARIANO

    SWARTZ – PORTER – STOUT – IMPERIAL STOUT – MILK STOUT – SWEET STOUT

    1° IMPERIAL GHISA – LAMBRATE
    2° IMPERIAL – MALTUS FABER
    3° OLD JACK – DOPPIO MALTO

    Premio speciale INNOVAZIONE E MAESTRIA

    ULTIMA LUNA – DEL DUCATO

    Non sono state comperate le birre di due birrifci perchè 2 giudici facevano parte di essi
    Birrificio Extraomnes e Birrificio Bauscia

    Giuria
    Giurati per l’edizione 2010 del Campionato Italiano Birre Artigianali

    Flavio Boero: Responsabile qualità Carlsberg Italia

    Luigi D’Amelio: Birrificio Extraomnes

    Alessandro Coggi: Degustatore ADB

    Filippo Di Cesare: Presidente ADB Emilia Romagna e Degustatore

    Ivano Epis: Degustatore

    Simone Ghiro: Degustatore ADB

    Paolo Polli: Presidente ADB

    Andrea Reina: Degustatore

    Davide Terziotti: Degustatore ADB

  9. MA signor Polli un pò di sana autocritica non fà mai male…
    Villa Piccolomini è obiettivamente splendida, ma l’organizazzione logistica è stata semplicemente tremenda.
    Come si può pensare di organizzare un evento di ampio respiro in una zona TOTALMENTE senza parcheggi e dove i mezzi pubblici latitano?
    Poi giustamente ci si può beare di 1500 presenze in più, ma tra gli stand si sentivano solo lamentele sull’impraticabilità del posto… se si vuole crescere bisognerebbe anche pensare in ottica di lungo termine. Non so quanti dei presenti sabato sera dopo le 22,30 vorrano tornare l’anno prossimo…
    Per non parlare del catering, semplicemente orrendo e caro per l’infima qualità dell’offerta. Un 50 di panche in più non sarebbero state male poi…
    Detto questo evento pur sempre piacevole, specie per la possibilità di fare 4 chiacchiere con i mastri birrai.

    • @muflone
      ma tra gli stand si sentivano solo lamentele sull’impraticabilità del posto
      @polliadb
      Fare i nomi grazie.
      Con me gli espositori non si sono lamentati della location.
      @muflone
      Villa Piccolomini è obiettivamente splendida, ma l’organizazzione logistica è stata semplicemente tremenda.
      @polliadb
      Mi dica lei un location adatta per Roma. grazie

      • Non mi riferivo agli espositori, ma al pubblico pagante.
        Tantissime persone sabato sera si lamentavano dell’impraticabilità della location in termini di accesso e godibilità.
        Quanti consumatori scontenti torneranno l’anno prossimo?
        E’ bene farsi queste domande.
        Ripeto, un pò di sana autocritica non fà male. La scelta della location è stata fatta chiaramente da qualcuno che non è di Roma, prossima volta cordinate gli sforzi.

  10. Senza alcuna volontà critica ma solo per confronto di idee, credo che la location era bella ma poco funzionale, anche per noi birrai c’erano problemi di trasporto dal furgone allo stand, i carrelli non vanno sulla ghiaia. Comunque io sono certo che se qualcuno propone a Paolo location migliori e di costi accessibili, non credo che lui avrà problemi a valutarla, quindi, specialmente per i ragazzi di roma, fate delle proposte alternative e vediamo se troviamo, per il prossimo anno, la quadratura del cerchio tutti insieme, affinchè ci sia una riuscita migliore di quella di quest’anno.

    • Se Milano avesse chiamato Roma, probabilmente Roma avrebbe risposto e consigliato, ma così non è avvenuto (comunque sono questioni interne di “comunicativa”). Come ho già detto concordo sulla bellissima location, ma la funzionalità e la logistica lasciavano a desiderare ed era prevedibilissimo (bagni, parcheggi…), non conosco la cifra sborsata per l’affitto, ma non credo sia stata indifferente quindi farsi appioppare un catering un pelo più decente sarebbe stato sacrosanto.
      Non credo sia da rimpiangere comunque Officine Farneto (nelle ore serali era davvero ingestibile), nè far arrivare il catering da Milano (a Roma c’è l’imbarazzo della scelta e della qualità, basta saper scegliere).
      Il punto di forza della manifestazione è l’interazione con i birrai e le loro produzioni che, in questa occasione come nelle precedenti, non è di certo mancata, magari alcuni birrifici si potrebbe evitare di riproporli continuamente (evito nomi per carità di Patria) ed altri si potrebbero “invogliare” a partecipare (è indubbio che nomi grossi e con ottime produzioni mancavano, colpevolmente, in una piazza unica come Roma).
      Il livello dei prodotti non mi è sembrato eccelso, ma nemmeno pessimo, anzi direi ampiamente più che soddisfacente (con alcuni picchi di eccellenza).
      C’è stato anche il concorso Homebrewers che Andrea non cita, ma un socio ADB è arrivato 2°: COMPLIMENTI MAURIZIO (Er Pomata per gli amici!).

      • Condivido la tua analisi, è mancata la comunicazione, ma sono sicuro che Paolo valuterà le varie proposte, sono certo che anche a lui stia a cuore la riuscita dell’ evento. Per le presenze, posso solo dire che L’ADB lancia l’ invito a tutti, pagando una quota, poi uno sceglie se partecipare o meno, quindi non è che vengono scelti solo alcuni, la presenza è volontaria.

        • Caro Gennaro ti ringrazio dello spunto che mi permette di riflettere in modo “organico”. La comunicazione si basa sullo scambio di opinioni e punti di vista tra più soggetti ed anche su un poco di autocritica che serve a tutti per crescere, senza di questo si assiste a monologhi o, peggio, ad atteggiamenti solipsistici. Credo e spero che la riuscita dell’evento, non solo e non tanto a livello di ingressi ed incassi maggiori, stia a cuore a Paolo, per cui giudico fuori luogo difendere errori evidenti (anche se in qualche modo scusabili) che possono sicuramente essere corretti con un poco di umiltà. La riuscita dell’evento, a mio parere, si giudica sulla soddisfazione delle tante persone partecipanti (anzi non sarebbe male dalla prossima edizione prevedere anche una scheda di “valutazione” da consegnare all’ingresso per misurare proprio questo fattore) e sul ritorno dei birrai in termini di immagine più che economico (che decisamente non credo sia rilevante).
          Come tu dici l’invito viene rivolto a tutti (diciamo a molti, che tutti sarebbe impossibile) e chi vuole partecipa (con limiti anche fisiologici ovviamente: dove si metterebbero altrimenti 70 stand??), ma forse la partecipazione di alcuni sarebbe da auspicare in maniera molto calda: se presenti un Torneo con Milan, Inter, Juventus, Roma, Lazio e Napoli avrà sicuramente più “presa” rispetto ad uno con Chievo, Brescia, Parma, Lecce etc etc.
          Qualche Milan e qualche Inter c’erano di certo, ne vorrei però di più, tutto qui.

      • Guarda che la location l’hanno trovata dei collaboratori romani! per quello che riguarda il food non sei informato bene! a Milano non c’era nessun catering, ma dei produttori di varie zone d’Italia.

        • Collaboratori di chi? Che io sappia non certo di ADB sezione Lazio.
          A Milano non c’ero (non è che vivo di IBF…) quindi per il catering ho ragionato sulla base di una risposta data più sopra, felice di avere frainteso, sicuramente la scelta di produttori vari aumenta l’offerta del cibo e quindi la possibilità di scelta dei partecipanti anche dal punto di vista della qualità, per cui la giudico ottima se riproposta e riproponibile anche a Roma.

    • Beh “collaboratori romani” relativamente ad un evento targato ADB viene spontaneo pensare che tu ti riferissi ad associati romani di ADB, ma sapevo per certo che non era così (storie di vita vissuta), del resto a volte sbagliano anche i “collaboratori” a consigliare, ma del resto avrai avuto i tuoi buoni motivi nello sceglierli (si chiama culpa in eligendo).
      Comunque da molti punti di vista la manifestazione è andata bene, può sicuramente migliorare, ma va bene così, come dicono a Milano? Tiremm innanz…

  11. Un ringraziamento ad ADB Lazio che si è occupata dei laboratori , la comunicazione dell’evento, le premiazioni e tante altre cose. Come mai non hai dato una mano?

    • Me lo hai forse chiesto?
      E visto che non lo hai chiesto ne ho approfittato per passarmi un festival “dall’altra parte” (ed a dare una mano a svuotar fusti…).
      Belli i ringraziamenti (null’altro però…), peccato che arrivino con due giorni di ritardo, ma va bene lo stesso.
      Prosit

      • Io non ti devo chiedere niente! Gli altri hanno aiutatato di propria volontà . Per quello che riguarda ringraziamenti ad ADB Lazio dopo 2 giorni,siamo tornati martedì all’alba e martedì ho ringraziato.Concludendo! Se hai dei problemi con ADB parlane con il tuo presidente regionale.

        • Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e francamente questa polemica è sterile e non interessante per il blog, visto che tu non mi devi chiedere nulla è chiaro pure che nemmeno io ti devo nulla (per cui era fuori luogo la domanda “perchè non hai dato una mano?”).
          Ed evito ulteriori polemiche dicendo solo che il “problema” non è certo ADB, bensì certi atteggiamenti.

          • Quelle che chiami “polemiche” si chiamano “sacrosanto esercizio del diritto di critica” che tu non lo contempli nel tuo vocabolario e ti ritenga infallibile non è affar mio, saluti.
            (ovviamente il commento è al post “Ecco infatti ! potevi evitare di fare polemiche inutili.Fine della discussione.”)

  12. sono andato sabato alle 15 in scooter….:-)….nessun problema di parcheggio….moglie e figli (11 e 8 anni) in macchina hanno parcheggiato prima dell’entrata di villa pamphili (da romani conosciamo qualche trucco)….. affollamento giusto per poter fare 2 chiacchiere con gli amici “vecchi” e i nuovi incontri….birre buone (ne ho assaggiate 5 o 6 non di più) ma anche non eccelse, la possibilità di comunicare, forse per “l’effetto bancarella”, è stata molto interessante ed empatica…

    il catering non l’ho neanche “strisciato”, non ero li per lui….la location che dire?….un giardino affacciato sul cupolone…..vi sembra poco?….

    cheers,
    Andrea

  13. PREMESSO CHE L’EVENTO MI E’ PIACIUTO..

    Mi trovo inevitabilemnte pure io a sottolineare i problemi di parcheggio che mi hanno fatto stare più o meno tutto il tempo a pensare all’eventuale multa.
    Tra l’altro le signorine all’entrata alla mia richiesta se fosse stato possibile uscire per controllare un attimo la macchina hanno sfoggiato tutta la loro disponibilità…ripetendo NO NO NO… giustificando che tanto il giorno prima multe non ne avevano fatto…
    (immagino che le loro auto erano al sicuro all’interno… 🙁 ..)

    E poi… festival dlela birra…. solo 2 bagni disponibili!?!??!?
    Solo 2 rubinetti per sciacquare??

    Insomma splendida location, suggestiva e piacevole.
    La sensazione è che con poco di più avremmo veramente rasentato l’ottimo!

    Comunque veniamo alle cose serie..
    TripleXXX…TripleXXX…TripleXXX
    Ho scoperto questa delizia allo stand Croce di Malto…la mia preferita della manifestazione, la berrò di nuovo.. senz’altro.

    Per il resto ormai è chiaro che la moda è delle iper-luppolate…
    manco fosse a chi ce l’ha più lungo… 😀
    ma fortunatamente si trova pure altro..

    Buona ad esempio la Contessa di Amiata..e la Salta-Foss di Lambrate.

    Mi sarebbe piaciuta poi un pò più di “accoglienza” da parte degli espositori(tranne un paio che si erano attrezzati con arachidi o castagne secche), tutti comunque più o meno simpatici e disponibili al dialogo.

    Tranne qualche bottiglia in vendita qua e là inoltre non ho trovato molto materiale, chessò confezioni, bicchieri, oggettistica legata al marchio ma anche semplici sottobicchieri…
    Diciamo che da appassionato mi sarebbe piaciuto se l’occasione fosse stata utile per reperire un pò di “breweriana” italica..

    Tutto qua, il tutto con nessun voler puramente critico, quanto più che altro come suggerimento.
    Massimo rispetto insomma per chi si sbatte per dare vita a queste realtà!

    Penso che ad ogni modo non mancherò l’anno prossimo, è stata comunque una situazione piacevole, per gustare qualche buon calice di birra.

  14. Io ci sono stato domenica dalle 15 alle 17 e devo dire la verità, forse orario azzeccato, io sono stato benissimo. Ho parcheggiato a 2 metri dall’entrata. Non ho trovato tanta folla, per cui ho parlato con tutti gli standisti per chiedere info perchè diventando produttore fra qualche settimana, penso di esserci anche io il prossimo anno. Sinceramente non ho avuto da parte loro lamentele. Personalmente concordo con tutti voi per il catering che era scarso. Le birre ovviamente ce ne sono state di buone, alcune ottime, altre pessime…ma tutto ciò è normale.Location di forte impatto , trovare di meglio al centro di Roma sarebbe stato difficile.
    La mia difficoltà è stata che venendo da Avellino ho dovuto raggiungere la villa tramite amici romani auto muniti, altrimenti mi era irrangiungibile troppo lontana dalla metro.
    Come al solito è stata un bella giornata, un saluto ai Malti da Legare e ai Birrai Ciociari, con cui ho condiviso parecchie bevute.

    • Essendomi adoperato esclusivamente per la giornata di domenica 17 non posso estendere le mie considerazioni ai giorni precedenti, anche se dal chiacchiericcio le cose erano andate anche peggio. Dal punto di vista “estetico-scenografico”, che dire? Di sicuro impatto e gradevolezza, tuttavia credo si debba puntare sulla logistica più che sul barocco. In effetti anche se ho partecipato con trepidante passione – ce ne fossero di manifestazioni del genere al centro Italia – ritengo che sia più giusto dare un occhio di riguardo nei confronti di chi pianifica spostamenti anche importanti pur di presenziare all’evento (Marco Maietta docet). Per evitare di prendere l’auto, conoscendo la difficoltà nel posteggiare, nonché il mio critico livello alcolemico, ho optato insieme agli altri soci dei “Birrai Ciociari” di utilizzare i mezzi pubblici (ahia ahia ahiaiii….no alpitour purtroppo). Sorvolando sul discutibile, e poco allettante, banco gastronomico e sull’effettiva disponibilità di posti a sedere, passo alle birre. Sarà un caso ma ad un certo punto sembrava di varcare una dogana, da un lato birre ottime/buone/più che discrete, dall’altro….lasciam perdere. Anche secondo me la dislocazione lineare degli espositori sapeva di bancarelle estiva, ad ogni modo risultata utile quando il flusso di gente è stato basso, perfetto per scambiare 2 chiacchiere coi produttori. Ottimo Turan con la sua nuova creatura, Raffaele Longo con le sue strepitose birre, bene Bauscia, Opperbacco, Maiella, Toccalmatto e Croce di Malto, nonché la nuova linea dell’Amiata. La cosa più bella è stato poter condividere pensieri ed impressioni direttamente con i creatori dei suddetti birrifici. Come al solito la cosa più bella rimane l’incontro con tanti amici e nuove conoscenze, la condivisione delle idee e dei semplici momenti trascorsi insieme. In grande spolvero Marco Maietta così come i Malti da Legare (STREPITOSI!), l’amico Mario Capuano e gli altri tricheggiatori d’arena.

  15. Evitiamo polemiche inutili:
    1- i bagni erano tanti e soprattutto ben segnalati, le file davanti agli stessi (peraltro pulitissimi) erano solo illusorie e probabilmente dovute al forte tasso alcoolico degli ospiti;
    2- i parcheggi erano più che abbondanti e soprattutto nel rispetto del Codice della Strada (sfido qualsiasi pizzardone a sostenere il contrario), certo nelle ore di punta poteva essere un poco più difficile parcheggiare, ma se non siete capaci potete anche usare i mezzi pubblici frequentissimi nella zona, come sanno tutti, e disponibili fino a tarda ora (purtroppo Atac non ha concesso la gratuità del trasporto verso la manifestazione, ma se qualcuno la pretende gli spezzo le gambine…);
    3- il catering in fin dei conti era pure buono (e se non lo era è certo colpa di altri) e le panche erano più che sufficienti, il parco era grandissimo per fare picnic e sedersi sull’erba, non vedo perchè qualcuno dopo aver pagato una sciocchezza per mangiare dovrebbe volere anche un tavolo e una panca (del resto siete venuti per la birra non per il cibo…);
    4- le birre dipendono dai birrai quindi se avete delle rimostranze fatele a loro (giustamente).
    Tutti sono rimasti ampiamente soddisfatti da qualunque punto di vista, quindi la manifestazione ha probabilmente superato ogni più rosea aspettativa e la stessa kermesse milanese, anzi forse è un esempio da seguire anche per altre manifestazioni sicuramente di più basso profilo.
    Poi se volete criticare il giardiniere che non aveva tagliato a modo le siepi (cosa non vera a mio giudizio, ma non sono esperto), fate pure, ma fatelo con cognizione di causa please.

  16. La location era stupenda, ma il problema del parcheggio era enorme. Mi rendo conto della difficoltà di trovare un posto che risponda a tutti i requisiti, ma credo sia necessario quando si aspira a fare un grande evento.
    La nota dolente credo riguardi le birre, pochissime eccellenze, qualche buona birra e molte mediocri. Tutto secondo me, ovviamente!

  17. A Paolo (Polli) ma stai scherzando o sei serio???Villa Piccolomini è bellissima ma certo non ci avrei mai fatto una manifestazione del genere,lo sanno pure i sassi che nel fine settimana via Aurelia è impraticabile che i parcheggi non ci sono e che si parcheggia dove si riesce a proprio rischio e pericolo,perchè se per trovare posto devo arrivare al Gianicolo me ne scendo a trastevere e bevo lì che almeno non pago l’ingresso….

  18. @Raffaele Battista

    Tu si che conosci Roma…. Peccato che le fermate degli autobus siano sull’Olimpica,sulla parallela di via Aurelia e al Gianicolo….tutto sommato a 2 passi no?

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