Mai come in questo periodo Roma sta vivendo un fermento birrario senza precedenti. Oltre al numero impressionante di beershop e altri locali che continuano ad aprire senza sosta (di cui racconterò nei prossimi giorni), ormai anche gli eventi a cui partecipare hanno raggiunto una frequenza considerevole, al punto che ormai ogni settimana registra almeno due o tre distinti appuntamenti di altissimo profilo. Di molti vi ho narrato negli scorsi giorni e oggi è il caso di aggiornare il discorso, poiché venerdì scorso ho partecipato alla degustazione delle birre di Opperbacco, organizzata dalla sempre operosa associazione ADB Lazio presso il Kost to Kost di via Nocera Umbra.
Una serata incentrata dunque su un singolo produttore, rappresentato dal birraio Luigi Recchiuti, in visita nella Capitale insieme al mitico Loreto Lamolinara. Tra gli ospiti anche un certo Leonardo Di Vincenzo (Birra del Borgo), la cui presenza era giustificata dal fatto di aver messo lo zampino nell’ultima nata tra le creature di Opperbacco. Prima dell’evento al Kost to Kost, infatti, il pub Blind Pig ha ospitato un aperitivo con presentazione della suddetta birra, nata da un’idea dei due birrai. Si chiama 6sonIPA e, come il nome suggerisce, rappresenta l’incontro tra le Saison, tipico stile estivo del Belgio, e le IPA, birre luppolate di stampo anglosassone. Una ricetta ibrida, che tuttavia non è una novità per Luigi Recchiuti: se il suo birrificio ha raggiunto in breve fama e successo è anche merito della sua TriplIpa, che invece celebra l’incontro tra le Tripel e le IPA. Ma su questa produzione tornerò più avanti.
Tornando invece all’evento al quale ho partecipato, le birre in degustazione erano tre, accompagnate da altrettante pietanze. Siamo partiti con la Bianca Piperita, una Blanche (birra belga di frumento) contraddistinta dall’impiego di menta piperita. E’ una creazione che a me piace particolarmente, perché apprezzo questo tipico stile estivo. La particolarità è che Luigi impiega estratto di menta di un produttore locale, che risulta talmente caratterizzante da costringere il birraio ad usarlo con attenta parsimonia. Tuttavia i sentori di menta sono facilmente distinguibili e garantiscono una piacevole sfumatura balsamica. La birra è stata accompagnata da verdura e frutta fritta.
La seconda produzione è stata la già citata TriplIpa. Non sono un fan di questa birra e mi ha sempre lasciato perplesso tutte le volte che l’ho provata alla spina. Questa volta però ho avuto occasione di assaggiarla in bottiglia e mi sono dovuto ricredere. In effetti mi è sembrata un riuscito punto d’incontro tra Tripel e India Pale Ale, nella quale i tratti distintivi dei due stili convivono in maniera piuttosto convincente. La generosa luppolatura potrebbe suggerire che le caratteristiche della Tripel siano difficili da percepire, e questo è vero quando si assaggia la birra. Ma nei profumi emerge invece il tipico maltato dello stile belga, decretando quindi il riuscito connubio tra le due tipologie brassicole. Con la TriplIpa abbiamo mangiato delle mezze maniche broccoli e salsiccia.
Ultima birra della serata è stata la 10 e lode, ispirata alle Quadrupel belghe, stile tradizionalmente relegato alla produzione nelle abbazie. E’ una birra estremamente complessa, nella quale convivono note estremamente variegate (cacao, liquirizia, tratti vinosi), ma che si distingue per un ottimo equilibrio generale. A ben vedere, tutte le birre di Luigi si caratterizzano per essere alquanto bilanciate: com’è giusto che sia, questo aspetto è una delle priorità del birraio, che non perde occasione per sottolinearlo. Alla 10 e lode è stato abbinato un dolce al cioccolato.
La serata si è conclusa con un altro giro di 10 e lode e con le chiacchiere con Luigi, Loreto e i ragazzi di ADB Lazio. Questi ultimi ancora una volta si sono dimostrati efficientissimi, contribuendo a creare un bellissimo evento, che spero sia stato utile per far conoscere ai presenti una bella realtà come l’abruzzese Opperbacco.
Le bottiglie di Luigi da che mi ricordo son sempre state a posto (almeno qui) e devo dire meglio dei fusti :P.
La 6sonipa son curioso, la prox settimana arrivano. La 10 e lode era quella classica?
Ciao M.
Ritengo il birrificio Opperbacco uno dei migliori d’Italia. Ottima anche la birra “L’UNA”, anche questa di ispirazione belga, molto ben fatta. Complimenti a Luigi Recchiuti, da parte del sottoscritto, sempre molto critico verso i birrai nostrani (soprattutto per la politica de prezzi che praticano alle loro birre).
anche per me opperbacco è tra i migliori birrifici italiani, la triplipa special in bottiglia è tra le migliori mai bevute.
mercolidì 15 dicembre Luigi presenterà la nuova birra anche qui da noi. a vasto drogheria buonconsiglio
scusate se rubo questo spazio per dirlo
Ringrazio agli autori dei commenti sopra, alla ADB (Francesco, Raffaele ….), a Riccardo del Blind Pig e naturalmente ad Andrea per l’articolo.
Non ringrazio invece Leonardo per la sua ospitalità perchè sto litigando con lui per esigenze di associazione.
Un abbraccio a tutti (scusa Leo ma a te no)
(opperbacco)ringrazio agli autori dei commenti sopra, alla ADB (Francesco, Raffaele ….), a Riccardo del Blind Pig e naturalmente ad Andrea per l’articolo.
e a me non mi ringrazi per non essere venuto?
Massimo
Birra Turan
grande Massimo, scrivi dall’aldilà ?
penso che tra non molto ti raggiungerò.
quando ci rivediamo?