Importantissimo risultato per l’Italia birriaria al Mondial de la Bière in corso in questi giorni. La Chocarrubica di Grado Plato ha infatti conquistato il premio più prestigioso della manifestazione, ottenendo la medaglia di platino che significa miglior birra in assoluto del festival. Una vittoria esaltante e che credo in pochi si aspettavano, vista l’affermazione di un’altra nostra birra nell’edizione dello scorso anno: la Triplexxx di Croce di Malto. Invece l’Italia porta a casa il secondo platino consecutivo in due edizioni europee del concorso, dimostrando di aver raggiunto una piena maturità in ambito brassicolo.
Ricordo che la Chocarrubica è una birra molto particolare, nonché una delle più rinomate del produttore di Chieri (TO). E’ prodotta con avena, carrube e fave di cacao. Ecco come viene descritta sul sito dell’azienda:
Di colore scuro impenetrabile, ha un cappello di schiuma che ricorda il cioccolato al latte. La grande quantità di avena gli conferisce una cremosità quasi da tazza di cioccolata fumante mentre il discreto tenore alcolico (7% alc.) rimanda al ripieno di un Cuneese al liquore. Si abbina ai dessert ma anche ai formaggi stagionati.
A differenza della Triplexxx, che era praticamente sconosciuta agli appassionati quando vinse la medaglia di platino, la Chocarrubica è ormai una birra affermata nell’ambiente, di cui tutti conoscono l’ottimo livello qualitativo. Non è il primo riconoscimento ottenuto da questa produzione: nel 2007 fu prima tra le birre con altri cereali al premio Birra dell’Anno di Unionbirrai, mentre è una delle “cinque stelle” nell’edizione 2011 della Guida di Slow Food.
Complimenti ovviamente a Sergio Ormea, stasera se riesco brinderò a questo grande risultato bevendo proprio una Chocarrubica. Ringrazio infinitamente Gennaro di Amiata per l’anteprima comunicatami via sms. Bene così!
Tantissimi auguri a Sergio e alla sua Chocarrubica!!!
Grande Sergio!! Ricordo la Chocarrubica di Pasturana 2007 come una delle birre più buone con cui mi sia mai violentemente ubriacato…
Ieri sera al birrificio non era in forma , ma al ritorno dal Salone brindero’ al suo successo con la bottiglia che custodisco gelosamente in cantina.
bravi .. l’ Italia riesce sempre a farsi onore .. ma i nostri politici avranno le stesse attenzioni per favorire la diffusione della birra artigianale ???
Semo i mejo
grande, ne ho appena acquistata una bottiglia all’oscuro di tutto ciò. La gusterò con + …gusto
😉
bevuta ieri sera, birra interessante ma di scarsa bevibilità, ho faticato a finire il primo bicchiere (io come i miei commensali)
Diego cosa intendi per “scarsa bevibilità”? Se l’avevi in bottiglia può essere sfortuna. Mi fa strano perché la mia impressione da diverse bevute a Chieri è proprio l’opposto. L’alcool è super cammuffato, è la mia prima scelta quando voglio bere qualcosa di “facile” ma interessante.
si era in bottiglia, come scarsa bevibilità intendo che ad un certo punto la carruba risultava troppo evidente e stancava le papille gustative…mi è sembrata una birra tutt’altro che di facile beva, probabilmente era la bottiglia sfortunata