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Athenaeum: le birre di Natale incontrano Arcangelo Dandini

Le birre della serata, a parte la San Nicolò di Cittavecchia
Le birre della serata, a parte la San Nicolò di Cittavecchia

Ieri ho avuto il piacere di partecipare a una serata di abbinamenti tra birre di Natale e grande cucina, organizzata dall’associazione Athenaeum e ospitata dalla meravigliosa cornice di Convoglia, affascinante ristorante situato all’interno del complesso della Stazione Termini. Come accennato, protagoniste dell’evento sono state 5 “kerstbier” italiane, che sono state abbinate ai piatti preparati appositamente da un mito della ristorazione capitolina: Arcangelo Dandini, chef del ristorante L’Arcangelo. A condurre l’evento c’era Enrico Pozza, accompagnato dagli interventi dello stesso Arcangelo e dai rappresentanti di alcuni birrifici presenti.

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La serata si è aperta con un’introduzione alle birre natalizie, in cui non è mancato un interessantissimo excursus storico, fondamentale per comprendere le origini di queste particolari produzioni. Quindi si è iniziato subito a fare sul serio, con due tra i più importanti esempi nostrani di birra di Natale: Noel di Baladin e 25dodici di Birra del Borgo.

Un momento della serata
Un momento della serata

La Noel è apparsa in buona forma. Era diverso tempo che non la bevevo in bottiglia e al naso mi ha stupito non aver ritrovato i netti sentori di cioccolato che ricordavo. In bocca la prima sensazione è stata di calore,  per poi passare a una gamma di sapori piuttosto ampia (caramello, frutta sotto spirito, spezie), con la componente alcolica presente ma non in modo fastidioso. Il finale amaro lunghissimo è la degna conclusione di una birra natalizia ben realizzata.

Passando alla 25dodici, l’elemento più interessante era l’appartenenza delle bottiglie al lotto datato 2008. Questa caratteristica ha permesso di valutare come questa birra è cambiata dopo un anno. In effetti le differenze sono molte: i tanti mesi sulle spalle hanno regalato un prodotto armonioso ed elegante, capace di celare in modo incredibile l’alto tenore alcolico. Per chi però è alla ricerca di suggestioni particolari, bisogna ammettere che l’invecchiamento ne ha cancellato i tratti più caratteristici, trasformandolo in una birra con meno carattere. Insomma, un’evoluzione a cui non si può obiettare nulla, ma che ha reso la 25dodici 2008 fin troppo docile (al mio gusto, si intende, altri la troveranno fantastica).

Queste due prime birre sono state abbinate a un piatto dello chef di casa, Alessandro Cecere. Si è trattato di una rivisitazione del classico fritto alla romana:  baccalà e verdure in tempura, accompagnate da una salsa dolce. Un accostamento sinceramente poco interessante, probabilmente più indicato con la Noel che con la 25dodici.

Frittata di uovo in trippa
Frittata di uovo in trippa

Successivamente siamo passati alle proposte di Arcangelo Dandini, e qui devo dire che mi sono trovato di fronte a due dei migliori abbinamenti cibo – birra che mi sia mai capitato di incontrare. Il suo primo piatto è stato un classico (a mia insaputa!) della tradizione culinaria del centro Italia: frittata di uovo in trippa. Si tratta di una ricetta storica ideata per il periodo della Quaresima, quando la religione cristiana non consente di mangiare carne: la trippa infatti non esiste, anche se la frittata è condita con un sugo classico da trippa. La suggestione può cogliere in fallo, anche perché la presentazione è piuttosto curiosa: la frittata è tagliata a listarelle, in modo da ricordare quasi un piatto di trippa, per l’appunto.

A questa portata è stata abbinata la San Nicolò di Cittavecchia, con un risultato finale che ho decisamente apprezzato. Una delle poche natalizie italiane di colore chiaro, la San Nicolò ha note fruttate e speziate e un piacevole finale amaro che aiuta la bevibilità. Ha rappresentato un eccellente accompagnamento alla frittata in trippa, riuscendo nell’intento di non scontrarsi con la leggera acidità del pomodoro. Il pecorino, molto profumato, e la menta si sposavano a meraviglia con la speziatura della birra.

Siamo passati quindi alla quarta birra della serata: la Nectar di 32 Via dei Birrai. E’ realizzata con l’impiego di miele di castagno, che ovviamente la caratterizza con decisione, senza tuttavia impedire la percezione di altre sensazioni. L’attacco infatti si segnala per un’interessante nota balsamica, mentre nel finale si nota una piacevole persistenza amara. Il risultato tuttavia è una birra ancora giovane, che bisognerebbe lasciare qualche mese in cantina, perché al momento la componente dolce la rende un prodotto abbastanza difficile. Le premesse per una grande evoluzione però ci sono tutte.

"Caos invernale"
"Caos invernale"

Per una birra così dolce, Arcangelo ha pensato a un piatto particolarissimo, chiamato Caos invernale. E’ in effetti un patchwork di ingredienti tipici del periodo, come frutta secca, pangiallo, uvetta, datteri, caramello, uniti insieme da una tartare di pesce (salmone credo). Il risultato è un piatto esplosivo, dolcissimo, quasi da dessert, che tuttavia si accompagnava ottimamente alla Nectar: se un abbinamento è ideato affinché birra e cibo possano valorizzarsi a vicenda, beh questo ne è un esempio lampante.

Infine abbiamo terminato con un fuori programma: la CU+ Crismas, nata dalla collaborazione tra Baladin e Birra del Borgo. L’avevo già provata alla spina all’Open Baladin e non mi era dispiaciuta, ma in bottiglia l’ho trovata anche migliore. E’ decisamente più rotonda, con picchi dolci di frutta candita meno “sparati” e con un finale amaro molto piacevole. Evidente il profilo dei lievito identico a quello della Elixir, altro prodotto di Baladin.

E’ stato un evento piacevole, molto interessante per scoprire come è possibile accostare le birre di Natale a piatti che non rientrano nei classici abbinamenti da Kerstbier. Un plauso soprattutto ad Arcangelo, capace di dimostrare tutta la sua abilità anche in una sfida così complessa come quella proposta da questa serata.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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4 Commenti

  1. ma perchè pubblicate dell’event a Termini solo dopo che è avvenuto?
    io sono fans della Birra Artigianale Italiana e nn sono riuscita a partecipare ad un solo event xchè tutti troppo lontani-
    adesso che ero a Roma….so della serata al Convoglia a fatti avvenuti!

  2. @anna
    di solito su questo blog annuncio futuri eventi solo quando riguardano manifestazioni di un certo rilievo, quasi mai serate singole come quella qui presente. Avrei anche voluto farlo, ma in questo periodo (visto il Natale alle porte) sono praticamente subissato da segnalazioni di eventi da tutta Italia. Mi dispiace che hai perso questa opportunità…

  3. la Noel ho avuto modo di assaggiarla a Eat-Alia l’ultimo giorno di manifestazione, e l’ho trovata di una corposità che non ricordavo, con una ampiezza olfattiva molto interessante. ho trovato così il regalo per mio fratello 🙂

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