La data di inizio di Fermentazioni 2017 si avvicina velocemente e mai come quest’anno, complici le tante novità in cantiere, non vedo l’ora che si alzi il sipario su questa quinta, attesissima edizione. Dei birrifici e della miriade di contenuti presenti al festival vi ho parlato negli scorsi giorni, ma ho tralasciato un aspetto importante che da sempre rappresenta la ciliegina – ciliegiona! – sulla torta della manifestazione: il ricco programma di seminari e workshop che si svolgeranno durante Fermentazioni, da venerdì 9 a domenica 11 giugno. Come sempre saranno affrontati temi molto diversi, con differenti gradi di approfondimento: una formula molto apprezzata perché adatta sia ai neofiti, sia a chi beve birra artigianale da tempo. Ciò che mi piace sottolineare è lo sforzo che abbiamo profuso per rendere il programma economicamente accessibile a tutti: alcuni appuntamenti saranno totalmente gratuiti, altri proposti a un prezzo irrisorio per la qualità dei contenuti.
Introduzione alla degustazione della birra
Mini-corso di degustazione a cura dell’Unione Degustatori Birre
Venerdì 9 giugno – ore 20,00
Come cominciare la serie di laboratori se non con un mini-corso di degustazione per neofiti, capace di fornire loro i primi strumenti per orientarsi tra le centinaia di birre presenti a Fermentazioni? I preparatissimi ragazzi dell’Unione Degustatori Birre guideranno i partecipanti alle metodologie per un assaggio consapevole. Sarà una sorta di mini-corso, nel quale verranno spiegati i concetti fondamentali del mondo brassicolo e offerte le nozioni di base della degustazione, con l’analisi visiva, olfattiva e gustativa.
La partecipazione è totalmente gratuita fino a esaurimento posti.
Fermentazioni italiane: le nuove birre dei birrifici nostrani
Cinque “novità brassicole” in degustazione + bonus
Sabato 10 giugno – ore 16,00
Il successo della birra artigianale ha spinto i nostri produttori a ideare sempre nuove ricette e a realizzare con continuità birre assolutamente inedite. Il laboratorio in oggetto permetterà ai suoi partecipanti di assaggiare le ultime novità dei birrifici di Fermentazioni, raccontate dai loro protagonisti.
Di seguito le birre in programma: Robert Gose to Casacalenda (La Fucina), Opis (Sorrento), Neuro Sali&Tabacchi (La Casa di Cura), 41° Parallelo Barrel Aged (Birrificio Pontino), Lady Rose (Manerba). In più come bonus il nuovo Sidro di Birra Perugia. Il costo di partecipazione è di 6 euro e non include il biglietto d’ingresso alla manifestazione.
Unionbirrai 2.0: le novità e le reazioni all’industria
Come cambierà Unionbirrai dopo la sua recente trasformazione? Quali strategie adotterà contro l’invasione delle multinazionali?
Sabato 10 giugno – ore 18,00
Dopo quasi vent’anni di attività, lo scorso aprile Unionbirrai è stata protagonista di una profonda rivoluzione. Il soggetto rappresentativo dei microbirrifici italiani è infatti passato dallo status di semplice associazione culturale ad associazione di categoria, compiendo un salto di qualità lungamente auspicato. Tra gli obiettivi primari c’è il raggiungimento di una gestione manageriale, che possa elevare Unionbirrai a definitivo punto di riferimento del settore. Grazie alla presenza di alcuni esponenti dell’associazione, potremo conoscere in anteprima le tante novità all’orizzonte. Ma in particolare ci concentreremo sulle strategie che l’associazione intende mettere in campo per contrastare la crescente invasione dell’industria nel comparto craft italiano. Una problematica molto sentita al momento nell’ambiente e nei confronti della quale la nuova Unionbirrai sembra voler porsi in maniera netta e decisa. Con quali provvedimenti e soluzioni? Lo scopriremo insieme in una presentazione dove non mancherà la preziosa interazione con il pubblico presente. La partecipazione è totalmente gratuita fino a esaurimento posti.
IPA (r)evolution
L’evoluzione dello stile più diffuso al mondo nelle sue varie incarnazioni moderne.
Sabato 10 giugno – ore 20,00
Uno stile scomparso, poi ritrovato, rivalutato e, oggi, quasi inflazionato. Parliamo ovviamente delle moderne IPA, che nonostante siano praticamente onnipresenti sul mercato, continuano a evolvere grazie a interessanti declinazioni di produzione. Ricorrendo spesso all’impiego di ingredienti insospettabili o di nuove tecniche realizzative, i birrai di tutto il mondo mantengono vivo uno stile che ogni volta sembra aver detto tutto, ma che continua a sorprendere.
Roberto Muzi, docente per i Master of Food di Slow Food e grande conoscitore dell’universo brassicolo, ci guiderà alla scoperta di 4 di moderne evoluzioni italiane di IPA. Tramite l’assaggio e il racconto di chi le produce proveremo a capire le ragioni di questi nuovi approcci e quali sono le prospettive delle birre nelle quali, in qualche modo, compare l’acronimo IPA.
Di seguito le birre in programma: Spaceman Grapefruit (Brewfist), Mini (Hammer), Nerd Choice Juicy Edition (Ritual Lab), Riff (P3 Brewing). Il costo di partecipazione è di 6 euro e non include il biglietto d’ingresso alla manifestazione.
Cotta pubblica dimostrativa
Domenica 11 giugno – dalle ore 12,00
Un gruppo di appassionati homebrewer effettuerà una cotta pubblica gratuita, mostrando le meraviglie della birrificazione casalinga.
Gluten free: il progetto di Birra Etnia
Il progetto del birrificio lombardo per ottenere birre artigianali senza glutine
Domenica 11 giugno – ore 17,00
Tra le intolleranze alimentari, quella al glutine è una delle più insidiose e debilitanti e può diagnosticarsi come semplice sensibilità alla proteina o come vera e propria malattia, quando parliamo di celiachia. Fino a poco più di vent’anni fa, molte delle persone affette da celiachia erano inconsapevoli di esserlo, mentre le altre già “informate” dovevano ingegnarsi in modi vari per poter condurre una vita normale e in piena salute. Per forza di cose, la soluzione era eliminare dalla propria alimentazione una lunga lista di alimenti o rifornirsi in, costosi, negozi specializzati. La crescente richiesta di alimenti senza glutine ha attirato l’attenzione del mercato alimentare che si è ingegnato nella produzione di alimenti e bibite che fossero adatte a intolleranti e celiaci, e questa sfida ha coinvolto anche il mondo della birra artigianale.
Da qualche tempo Birra Etnia sta lavorando per rendere tutte le sue birre totalmente gluten free. Le prime produzioni che hanno subito questa importante trasformazione (ottenendo il rispettivo certificato alimentare) sono state le due “session” UK e NZ, ma l’obiettivo è di convertire l’intera gamma. Alla base dell’operazione c’è un approfondito studio su particolari trattamenti enzimatici, che permettono di deglutinizzare le birre durante il processo produttivo. Nicola Grande, birraio di Birra Etnia, ci illustrerà i dettagli dell’intero progetto, le soluzioni tecniche che hanno permesso di ottenere prodotti gluten free e le possibilità che si aprono per tante persone affette da questa specifica intolleranza che però non vogliono rinunciare a una buona birra. Ovviamente non mancherà un assaggio delle birre senza glutine di Birra Etnia, che dimostreranno come un trattamento del genere non inficia minimamente le qualit organolettiche della bevanda. La partecipazione è totalmente gratuita fino a esaurimento posti.
Birre d’oltre malto (d’orzo)
Breve viaggio tra le birre italiane caratterizzate dall’apporto dei cereali “alternativi”
Domenica 11 giugno – ore 19,00
In tempi passati la birra era fortemente caratterizzata dall’impiego di granaglie non nobili diverse dall’orzo: in un mondo in cui i trasporti non erano evoluti come oggi, la bevanda era inevitabilmente legata al territorio. Allo stesso modo tanti stili erano influenzati dalla povertà e dalle poche risorse disponibili, ben diverse da quelle “ideali”. Facile pensare alle Saison della Vallonia, ma non solo. In Italia, forti della biodiversità straordinaria della nostra penisola, i birrai fin da subito sono andati alla ricerca di ingredienti che appartenessero alle loro radici agricole e culturali e tra di essi naturalmente non ci sono solo le castagne o le ciliegie, ma anche un numero straordinario di cereali.
Roberto Muzi, docente per i Master of Food di Slow Food e grande conoscitore dell’universo brassicolo, ci guiderà alla scoperta di 4 di quattro birre italiane caratterizzate dall’impiego di grani non usuali. Insieme ai birrai cercheremo di comprendere il motivo che li ha spinti a usare quel particolare ingredienti e con quale effetto.
Di seguito le birre in programma: Beva (Birranova), Piedi Neri (Croce di Malto), Velvet Suit (MC-77), L’Una (Opperbacco). Il costo di partecipazione è di 6 euro e non include il biglietto d’ingresso alla manifestazione.
Spero che il programma di quest’anno vi piaccia? Avete già in mente a quali appuntamenti partecipare?