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Croce di Malto campione al Mondial de la Bière

Croce di MaltoGrande risultato per l’Italia birraria al Mondial de la Bière in corso a Strasburgo. Il birrificio Croce di Malto si è infatti aggiudicato la medaglia di platino con la sua Triplexxx, che è risultata la migliore in assoluto tra le birre in concorso. Si tratta di un risultato eccezionale, se pensiamo al gran numero di birre iscritte al concorso – provenienti da tutto il mondo – e al fatto che il birrificio ha aperto da poco meno di un anno.

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A completare la grande giornata tricolore ci ha pensato il birrificio Baladin, che ha piazzato la sua Noel tra le birre meritevoli della medaglia d’oro. In generale i prodotti italiani sono andati alla grande e hanno riscosso un notevole successo, indipendentemente dai premi assegnati. Nei prossimi giorni pubbicherò i risultati completi, nel frattempo godiamoci questo bel momento di soddisfazione.

P.S. Un grazie di cuore a Gennaro, che da buon insider alla manifestazione mi ha fatto avere la notizia in anteprima.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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37 Commenti

  1. gran risultato però ormai un consumatore non capisce bene il valore di questi premi poichè ogni manifestazione ha la sua medaglia d’oro e di manifestazioni ne possiamo elencare moltissime!.
    il rischio che si crei una inflazione dei premi assegnati e una svalutazione degli stessi direi che è altissimo.

  2. complimenti ad Alessio, e comunque é un vanto per l’Italia, con 9 birrifici presenti aver preso la medaglia d’oro e quella di platino, segno che le birre ci sono ed il movimento e’ in crescita. E’ vero che ci sono molte manifestazioni, ma un mondiale e’ sicuramente molto importante e di grande vanto. Chi non la pensa cosi’, che peste lo colga.
    Grazie anche a Nancy Rossi per la preziosa assistenza ai birrifici italiani e per la grande pazienza. Ce ne fossero anche in altre manifestazioni di persone cosi’ corrette e disponibili.

  3. direttamente da Strasburgo, non posso che quotare Claudio
    complimenti ad Alessio e Teo e a tutti i birrifici italiani presenti, senza dimenticare l’organizzazione per la splendida accoglienza

  4. x Claudio
    “…chi non la pensa così che peste lo colga”? Viva il mondo dei robot, quindi. Tutti felicemente uniformati e inquadrati su un solo pensiero e una sola opinione. 😀
    Avvisatemi quando il mondo della birra sarà così che mi butto sulla coca cola.
    Quanto al birrificio, anche se era un contest con pochi partecipanti la qualità della sua produzione è emersa sulle altre. Complimenti!

  5. la tripexxx lo assaggiata un mese fa’ al bq a milano e’ veramente buona! da considerare che il birrificio croce di malto non ha compiuto nennemo un anno! ciaooo lallo

  6. quoto giovanni, in effetti l’aspetto che va sottolineato è questo, la birra italiana, in qualsiasi contesto si trovi, fa la sua figura, addirittura portandosi la vittoria del mondiale e una medaglia d’oro con Teo, a dimostrazione che gli italiani ci sanno fare.
    Mi da enorme fastidio, pistillone e altri, vedere come invece di esaltarci per la continuità dei buoni risultati ottenuti, si sminuisca il valore di ogni vittoria. Se avesse vinto una birra francese, statene certi, sarebbe andata al telegiornale, qui invece pochi commenti e qualche fregnaccia. Dopo l’ italia, facciamo gli italiani, disse qualcuno..

  7. x Zucchina

    sono un libero pensatore e stimo chi pensa liberamente. Il “che peste lo colga” era riferito ai denigratori per eccellenza ed a chi a cercato di sminuire fino alla fine il valore dell’evento e dell’organizzazione

  8. mi spiace che gennaro non riesca a cogliere il motivo del mio post , caro gennaro ci sono mille esempi che si possono fare su medaglie d’oro che vengono date a profusione sino a sputtanare il senso stesso della premiazione.

    a mio parere sono i commenti da tifosi che dovrebbero essere evitati quando possibile.

  9. x Claudio
    Ah. Solo che nè io nè probabilmente moti altri sappiamo a chi ti stai riferendo e viviamo benissimo senza livori ma parlando tranquillamente di un premio.
    Si può vivere senza dare la caccia al misterioso denigratore, sognarselo di notte, andare ad avvelenare sistematicamente i thread in occasioni che dovrebbero essere piacevoli come questo, no?
    Le misteriose persone che hanno “cercato di sminuire fino alla fine il valore dell’evento e dell’organizzazione” io non le vedo, e qui non credo abbiano postato – è la prima volta che si parla di detto evento qui, mi sembra. Comincio a pensare che la maggior parte si queste manie di persecuzione siano volute e create più da chi se ne lamenta che reali.

  10. @gennaro

    scusa, ma che atteggiamento eh? al di là del fatto che non concordo totalmente con pistillone poiché non mi risulta che di manifestazioni ce ne siano MOLTISSIME, soprattutto di quel livello (parlo di giuria, o almeno presumo, non se n’è saputo molto delle modalità). ma ammettiamo che ce ne siano… se in europa ci fossero 3 champions league (con le stesse squadre) e al posto di un campionato ce ne fossero quattro? la COMPETIZIONE avrebbe lo stesso valore? cerco di interpretare le parole di pistillone. i concorsi vanno visti per quello che sono: una vetrina, tanto più luccicante se sei fra i vincitori. ed è il motivo che spinge molti birrifici, fra cui alcuni lungimiranti italiani, a parteciparvi: la visibilità, anche su mercati esteri. sacrosanto. personalmente non reputo chi vince un concorso come quello che ce l’ha più lungo, ma come uno di quelli che ce l’hanno lungo. l’anno scorso mentre ero in coda al GABF mi studiavo i podi (per stile) degli ultimi 4 anni per farmi un’idea di chi era bravo, anche su più stili per capire quale birrificio eccelleva su una birra e quale sull’intera linea, di certo non per trovare la IPA o similari migliore del mondo

    io non c’ero, ma da persone che erano a strasburgo mi risulta che il festival era piuttosto piccolo e bruttino, alcune boutique non avevano tutte le birre in lista (anzi erano proprio poche). per farti un esempio, dalla lista di birre presenti on line ne avevo selezionate alcune ed avevo incaricato il mio emissario di portarmele a casa. beh su 6 ne era presente 1 (non acquistata perché era una fognazza). affluenza di pubblico (il venerdì sera) scarsissima, confermata dallo stesso Alessio Selvaggio al telefono ai suoi colleghi del birrificio. un po’ sotto le attese per un festival che ha come obiettivo quello di (cito Cronache) “diventare in pochi anni non solo una delle manifestazioni birrarie più importanti d’Europa (ammesso che non lo sia già da questo debutto), ma trasformarsi in un vero Congresso Mondiale dei Birrifici Artigianali da tenersi ogni anno nella città francese”. forse un po’ più di cautela e modestia non guastava visto poi che di festival in europa non ne mancano…

    dire questo è anti-italiano? è denigrare un premio? per essere italiani dovremmo sempre e solo parlare bene di ogni cosa, anche di un festival che manco italiano è? meglio essere apolidi e onesti a questo punto e raccontare le cose come stanno

    questo toglie valore al premio ricevuto? non credo proprio, chi non conosceva la birra e il birrificio ora sa che in Italia ce n’è uno in più che fa sul serio. è sminuire Alessio Selvaggio? non credo proprio, birraio competente con esperienza ultradecennale oltre che persona modesta e squisita, a cui vanno naturalmente le mie congratulazioni insieme agli altri del birrificio (i fratelli Leone in particolare). è sminuire la birra italiana? perché? semmai, a mio giudizio, è italietta il contrario, o sciovinismo alla francese se preferisci

    ma se uno dice che vincere nella propria categoria di appartenenza (possibilmente significativa e affollata) ad es. alla WBC è una cosa più impegnativa, dice una bestemmia? è un denigratore o dice un dato di fatto? che poi anche anche la WBC, parliamone, bisognerebbe vedere i partecipanti.. (vedi ad es. stile trippel, brrrr!)

    io ero sicuro che i birrifici italiani a strasburgo ne sarebbero usciti bene, perché molti sono di livello mondiale e svettavano chiaramente nella lista dei presenti e sicuramente hanno portato prodotti all’altezza. e infatti, come da copione, hanno sbaragliato la concorrenza e vinto

  11. @SR
    di manifestazioni che utilizzano l’aggettivo “mondiale”, mi pare che ve ne siano più di una.
    comunque per una volta sono abbastanza concorde con SR.
    un ultima annotazione per gennaro.
    io parlo esclusivamente dal punto di vista del consumatore che guardando i vari premi internazionali legge marchi come hoegaarden o afligem vincere le rispettive categorie, possibile che fossero la miglior blanche e la miglior triple della competizione ?,a me che non sono un esperto vengono in mente giusto una decina di nomi che potrebbero essere migliori di codeste birre.
    senza andare a dare dei marchettari alla giuria, di solito quando una competizione si fregia del nome mondiale e dà dei premi(mondiali) è solitamente un evento unico all’anno è come se i mondiali di calcio si facessero 3/4 volte all’anno 🙂 ,secondo te questo non è fare ulteriore confusione ?.

  12. giusto lallo!
    Scusate, ma voi giudicate un mondiale dall’ affluenza di persone?mica era la sagra della patata dove chi ha venduto di più vinceva. Se poi non si vuole accettare l’ idea che ci siano giudici imparziali e il risultato ne è la prova, o la medaglia di platino non ha valore perchè ha vinto un outsider, il tifoso non sono io, ma chi voleva vedere sul podio più alto il suo birraio preferito. Pisti, tu hai idea della portata che ha il mondiale in Canada?Informati meglio perchè laggiù è diversi anni che lo fanno e i risultati sono eccezionali. Senza dubbio è un format che viene esportato per la prima volta in europa e come prima edizione ha delle cose da correggere, ma se ci sono 600 birre da tutto il mondo qualcosa deve pur significare. Ti assicuro che l’ organizzazione è stata perfetta e professionalmente ottima, ci saranno anche altri mondiali come dite voi, ma la differenza spesso la fa l’ organizzazione e qui c’era ve lo assicuro. Il resto sono chiacchere, io non sono sciovinista, mi permetto di giudicare sul campo, io c’ero non avevo emissari..e di birre buone ce n’erano tante penso di averne assaggiate un centinaio, molte ottime altre robaccia, ma fa parte del gioco. Non sò dirti se quella che ha vinto era la migliore, sicuramente era in gran forma e sono contento per alessio e soci. W l’ italia!!(scusate..essendo stato in francia sono diventato sciovinista..stando in italia presto tornerò normale.)

  13. in italia abbiamo dei mastri birrai che fanno delle birre fantastiche da far concorenza al resto del mondo! il problema che in italia nella birra artigianale non c’e unita’ …per dar voce a dei problemi! ma questo e’ un altro discorso! ciao lallo

  14. @gennaro

    secondo te, e parlo per me, avendo fatto una polemica feroce con pistillone e zucca sull’imparzialità delle giurie dei concorsi, mi metto a dire che l’autorevolissima giuria di strasburgo era parziale??? ma dai… io credo che il successo di una manifestazione (e NON del concorso) abbia anche a che fare col pubblico. pensa al GBBF per capirci, dove dopo l’annuncio dei vincitori una parte della folla che si precipita poi a provare. la stessa cosa, anzi ancor più in pompa magna, al GABF. a me sembra che questi del mondiale siano stati un po’ troppo roboanti qua in europa, poi ognuno ha le sue sensazioni

    visto che eri là, un contributo utile alla discussione sarebbe, visto che non è emerso:

    – quante erano le birre in concorso?
    – da chi era composta la giuria?
    – come si è proceduti al giudizio, vale a dire: per stile o categoria unica?

    personalmente tifo per la birra buona. se è italiana tanto meglio

  15. @gennaro

    scusa gennaro ma qui proprio non ci siamo, a me dai l’idea di non aver letto una sola parola di quello che ho scritto.
    io non critico questa manifestazione per quanto l’utilizzo dell’aggettivo “MONDIALE”, fà pensare a un evento più unico che raro.
    io ho detto che forse è meglio calmarsi nel dare patecche e premi quà e là con termini così roboanti perchè il rischio è INFLAZIONARE di premi il mercato.
    è come se nella calcio ci fossero 10/15 coppe del mondo all’anno, alla fine più che coppa del mondo diventerebbe la classica coppa del nonno.

  16. @SR
    Ovviamente non posso sapere quante birre erano a concorso, ma chi dei partecipanti non ha messo almeno una birra in gara?Fai una stima dei partecipanti e vedrai. So cmq che presto verranno pubblicati dei dati precisi sul sito del Mondial, nel quale dovresti trovare la lista dei giudici che erano 25, io l’ ho letta una volta, uno era Leonardo del BdBorgo.Non sono state suddivise per stile e le birre venivano degustate alla cieca.I giudici dovevano individuare al momento dell’ assaggio lo stile e non hanno mai saputo cosa stessero testando ne marchio ne codice attribuito.
    @Pisti
    io ho letto, forse non capirò, forse non sai spiegarti..cosa devo dirti..Per me questo è un mondiale, dato che vi partecipavano molti birrifici di tutto il mondo, forse non la totalità,ma se un birrificio non si è iscritto sono cavoli suoi. Essendoci stato credo di poter dire che la formula va un pochino aggiustata, ma reputo l’ organizzazione in grado di migliorare le cose.Poi se esiste una classifica delle manifestazioni ognuno può mettere in testa quella che vuole, non è che però l’ una sminuisca l’ altra (per me).Soprattutto in considerazione di quello che significa il mondial in Canada, che pare abbia un certo seguito, appena 80/90 mila persone in tre giorni..:)

    TRa l’ altro l’ obbiettivo dell’ organizzazione non era quello di portare miriadi di pischelli ubriachi alla manifestazione, ma persone introdotte, stampa, addetti ai lavori con una campagna pubblicitaria mirata a questo. Mi diceva la nostra assistente che per loro contava di più un giornalista straniero/europeo che 100 ragazzotti in vena di sbornia..Questione di stile…forse abbiamo ancora una mentalità legata a stereotipi tipo: Birra/ruttolibbero?

  17. @gennaro

    per capirci: era un’unica categoria del tipo “tutti contro tutti”? in caso affermativo, sono anti italiano se ti dico che penso contemporaneamente che la Triplexxx ha sicuramente meritato ed è una buona birra (assaggiata due volte) e che preferisco concorsi “strutturati” in maniera più formale se vogliamo dargli un valore ecumenico? sono malfidente se penso che un premio così strutturato crei qualche problema ai giudici stessi?

    ho dato un’occhiata al sito del festival 2009 di giugno a Montreal. non ho trovato la giuria. non ho trovato una descrizione neppure sommaria delle procedure. ho visto l’assegnazione di una medaglia di platino e 10 d’oro (?!? ma una volta non si faceva oro-argento-bronzo?). tu che idea di faresti, da appassionato?

  18. @gennaro.

    non sarò certo io a cambiare le cose, se il bisnes vuole si faranno 100 mondiali della birra con 1.000 medaglie di platino,1.000.0000 di cobalto e un miliardo di balsa.
    è questo il futuro delle manifestazioni della birra?.
    spero ovviamente di no!.
    secondo me ha piu senso la premiazione di miss pastruana che cercare a tutti i costi di organizzare un concorso a premi.

    poi per chi ha vinto vanno i miei più sinceri complimenti 🙂

  19. SR
    Io non sostengo che sei antitaliano, hai la libertà di pensare e scegliere quello che ritieni giusto, si fa per parlare, non leggere cose che non ho scritto. Penso che quando si va ad un concorso si accettano le regole se si vuol partecipare, sennò si va cercare i funghi o che ne sò..a donne…o a quel che uno vuole. Credo che i giudici abbiano stilato una classifica tra una decina di stili premiando le prime, più una su tutte, non ci trovo niente di anormale, può essere un metodo anche questo. Per quanto riguarda la giuria e i regolamenti vedo se trovo le mail e te le invierò.
    Su un punto però non concedo terreno e cioè che questa medaglia del croce di malto ha un valore pesantissimo, non meno di un GBBF o WBC.Questo è il mio pensiero, non è detto che sia giusto, non voglio impormi su nessuno, però secondo me il risultato è stato snobbato, sia per Croce di Malto che per Baladin (mica l’ ultimo arrivato) che ha portato un oro a casa. A parte cronache, nessuno ha detto altro, mi aspettavo un pò più di felicità, di euforia e senso di appartenenza dal nostro mondo, invece ho letto i soliti commenti che.. insomma..si bravi, birra buona…però definirla campione del mondo mi pare esagerato…Se per una volta si esultasse tutti insieme per un bel risultato raggiunto,
    Se per una volta potremmo toglierci di dosso la toga (non mi riferisco a te parlo in generale) ed esultare anche se non si è convinti, solo per spirito patrio, non sarebbe tutto più bello e non daremmo un immagine migliore di noi?
    Quando ai mondiali l’ italia ha vinto pur non avendo giocato bene (diciamo rubando)non fummo tutti contenti lo stesso?
    Io lo trovo uguale e mi piacerebbe fosse sempre cosi, tutto qua.Ma questo è.. e non ci possiamo fare nulla..Tiriamo avanti..scusa l’ infervoro..poi mi fermo qui, sennò diventiamo noiosi.

  20. gennaro, che nessuno abbia fatto carosello è vero, ognuno poi è fatto anche a modo suo, io però non letto nessuno dire “buona… però definirla campione del mondo è esagerato”. non credo fosse quello il senso del commento di pistillone, era più una considerazione sui concorsi in sé e (per quanto mi riguarda) questo in particolare. forse un intervento di classe il giorno della premiazione, te ne do atto, ma c’è del vero

    per me il riconoscimento ha un valore, eccome. non pesantissimo per la mia sensibilità, ma un valore di sicuro lo ha, perbacco, anche se io ad esempio attribuisco più valore a Birra dell’Anno, e me ne frego se sono solo birre italiane e non c’è concorrenza estera (poi bisogna sempre vedere quale), perché mi pare una manifestazione esclusivamente incentrata sulla competizione e con un ordine maggiore. poi ognuno ha i suoi gusti

    le congratulazioni le farò direttamente (se lo incrocio) ad Alessio sabato questo. però io sono un vecchio romantico e mi piace ancora pensare che la maggiore soddisfazione per il birrario sia quando l’appassionato, magari anche un po’ rompiballe, va a trovarlo, assaggia una birra, e gli fa complimenti davvero sinceri, nell’intimità e nella solitudine del birrificio. anche se non sono sicuro per molti sia proprio così. in ogni caso mi pare ci si sia chiariti. ciao!

  21. Ciao a tutti sono Alessio di Croce di Malto e mi sembra doveroso dire qualcosa:
    beh ovvimente sono e siamo contentissimi ma proprio tanto…di questo permio, indipendentemente per quello che ciascuno possa ritenere che valga, contenti perchè ci siamo fatti un mazzo enorme per questo progetto che per tutti noi attualmente non è il primo lavoro, infatti ci spariamo 80 ore alla settimana tra il primo ed il secondo lavoro (io e Federico). Contenti quindi perchè il massacro al lavoro che stiamo vivendo ci ha dato almeno l’indicazione che vale la pena andare avanti in questo progetto. Chiaro è che questa indicazione non me la aspettavo proprio, anzi quando Federico mi voleva convincere a venire io avevo mille dubbi solo per il fatto di stare affianco produttori come Teo, Leonardo, Bi-dù, Amiata, Bruton, e tutti gli altri presenti, temevo veramente di fare una gran figura di cacca.. [sono semrpe stato troppo critico nei miei confronti]. Ma alla fine sono partito per Strasburgo con lo stesso spirito degli amici di Amiata per curiosare, conoscere, imparare, bere birre buone.. e per capire come potevano collocarsi le nostre birre in un panorama del genere (dopo un anno di attività avevamo bisogno di un feed-back commerciale). Chi mi ha visto si sarà spanciato dla ridere.. quando Nancy (l’organizzatrice dello stand italiano) mi ha portato il premio (nota: io stavo mangiando un panino e non sapevo neanche a che ora fosse la premiazione), mi è venuto un colpo tipo a miss italia.. e sono andato a farmi un giro x 30 minuti per riprendermi (ovviamente mi hanno insultato per questa defaiance… ma chi cacchio se lo aspettava… e poi sono fatto così e mi scuso per questo).
    Ora non so dirvi perchè sia stata premiata la Triplexxx ma so che da quando abbiamo aperto me la stanno ciucciando parecchio.. è una ricetta di Erica (mia moglie), forse è ruffiana come le donne?? 😉
    So che quando ero li curiosi e addetti ai lavori la hanno apprezzata ed alcuni hanno anche mostrato indifferenza, il gusto è personale ed insindacabile ed è giusto che si così, probabilmente ai più piace, ma ci sta dentro che ad altri non piaccia perchè è dolcina, speziata carica di esteri…
    Per ultimo voglio dirvi che tra noi italiani c’è stata veramente una bella intesa, e ringrazio i ragazzi presenti degli altri birrifici per il bel rapporto che ne è nato (conoscevo solo Nino di Bidù). beh poi come ho detto a Teo ringrazio i “dinosauri” della birra artigianale italiana che hanno creato un movimento spumeggiante, senza del quale probabilmente non avrei aperto e non mi sarei presentato a Strasburgo.
    Salutixxx
    Alessio

  22. Complimenti al Croce di Malto e al Baladin per le vittorie!
    E ovviamente vi aspettiamo a sfidare gli altri italiani a Birra dell’Anno..

  23. Alessio, la tua modestia ti fa onore, meno il fatto che dopo la notizia sei scappato e abbiamo dovuto spiegare le tue birre in francese per un ora e anche più!!:)Temendo, tra l’ altro qualche tuo gesto inconsulto..Ora che tutto è rientrato nella normalità, ti auguro tanta fortuna e per noi è stato un vero onore aver partecipato e vissuto con te questa vittoria. Anche per noi è stato importante venire per conoscere ed imparare ma soprattutto l’essersi confrontati anche con gente della portata di teo e leo ha avuto un senso. Non ho parole per descrivere la simpatia di Nino del Bi-du e degli altri del bruton, come di Andrea Camaschella un vero grande uomo. Penso proprio che parecchi stranieri abbiano invidiato sia la nostra birra che il nostro rapporto, usciamo vincitori sotto tutti i punti di vista. Speriamo di essere profeti anche in patria..io ho un motto: la peggiore birra italiana è sempre meglio della migliore straniera (Non mi uccidete per questo..)

  24. @Gennaro
    la peggiore birra italiana è sempre meglio della migliore straniera (Non mi uccidete per questo..)

    Sto affilando la lama.hahahah su su gennaro, non esageriamo.

  25. @aipi
    E’ un motto…ovvio che a tutto c’è un limite, ma se ci fosse da difendere una birra italiana lo direi senza ombra di dubbio..riponi la spada fratello ..:-) voleva essere un paradosso..

  26. @ gennaro

    si si tranquillo scherzavo!
    anche se sul difendere una birra italiana o straniera che sia, a priori, non lo trovo corretto.

  27. Ciao a tutti e complimenti a voi che siete andati a Strasburgo a dimostrare che bravi Birrai ce ne sono anche in Italia.
    Detto questo….grandissimo Alessio!!! Non sto più nella pelle……
    Direi che vale un 45:90 sui quattrocento ma puoi fare di meglio, Caballo!
    Mi pregusto una Triplexxx per stasera per festeggiare ancora un po’, anche se la Magnus secondo me non è da meno, ma è solo la mia opinione!

  28. x me questo risultato vale sfondare il muro dei 45″00 sui 400m 😉
    IO conosco la Acerbus è so che è stata molto apprezzata anche a Straburgo per cui mi bevo quella.. ma anche questa è solo la mia opinione.
    Su Alessio riprenditi

  29. La buona birra è partimonio dell’umanità intera. C’è una teoria, chiamata Effetto Medici, che dice che le idee ed i prodotti migliori “nascono” nei crocevia, o comunque in quei contesti in cui ci sia un forte confronto culturale. Al di là della parola “Mondiale” una manifestazione è tanto più importante quanto più offre in termini di confronto. Chi è venuto ha potuto confrontarsi con il modo di vedere la birra di Canadesi, Americani, Giapponesi, Francesi. Senza fare classifiche, una bella manifestazione, sebbene alla prima edizione, che consiglio a molti altri.
    Dalla manifestazione e dalla lettura di questo post traggo alcuni elementi che resteranno per sempre nel mio bagaglio cultural-esperenziale:
    – c’era un grandissimo interesse per le birre italiane, perchè all’estero sanno che in
    fatto di gusto, di fantasia e di iniziativa non siamo secondi a nessuno. Mi
    piacerebbe rivedere questa curiosità ed interesse anche in Italia
    – che comunque il gusto dei francesi è alquanto bizzarro
    – che si sta correndo troppo (parlo a livello mondiale) nell’usare la birra come
    supporto per altri sapori, che ne diventano la caratterizzazione dominante. La birra
    è la summa esponenziale dei sapori del malto, del luppolo, del lievito. Qualsiasi cosa
    in più venga introdotta, deve andare ad amalgamarsi con gli altri elementi, non a
    dominarli. Purtroppo (per me) mi è capitato di assaggiare prodotti che stavano alla
    birra come il Breezer sta ad un Zacapa invecchiato
    -che come molti hanno detto, con parole ed accenti propri, le birre italiane ci sono, ora facciamo il movimento italiano! In qualsiasi disciplina, quando si sta insieme, si fa gruppo, si cresce sia individualmente che come collettivo. Se noi tutti ci crediamo, possiamo veramente crescere molto come movimento di produttori e consumatori, ma per far questo dobbiamo mettere da parte diffidenze (innate in un popolo che è unito solo quando vince i Mondiali di calcio), le gelosie (ah! il temperamento latino) e le faziosità personali. Se condivido le mie esperienze con gli altri, consento agli altri di crescere e di non ripetere i miei errori. Se sono aperto al confronto con gli altri e mi metto in discussione, posso migliorare anche se sono il migliore. Il mio sogno, lo dico apertamente è un congresso dei birrai italiani (in cui si impari gli uni dagli altri e tutti anche da chi fa birra da più tempo di noi) e di un’unità che ci consenta di partecipare alle vetrine internazionali con un offerta che non sia dettata solo dalle scelte imprenditoriali del singolo (partecipo o non partecipo), ma che sia l’Italia birraria che decide che a quelle manifestazioni non possono mancare Baladin, Borgo, Ducato, Italiano, BiDu, Via dei Birrai, tanto per citarne solo alcuni.

    Detto questo, buona Triplexx e buona Noel a tutti fino a Rimini, quando le luci si accenderanno su altre birre artigianali italiane (forza Simone!)

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