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Nuove birre italiane da Karma, Bellazzi, Hibu e altri

birra-antesaecula-etichettaComplici le festività natalizie, devo ammettere che ultimamente sono rimasto parecchio indietro riguardo alle novità brassicole dei nostri birrifici. Per correre ai ripari allora parto subito con una notizia proveniente dalla Campania e più precisamente dal birrificio Karma, protagonista di un’iniziativa assolutamente lodevole. È qui infatti che è nata l’Antesaecula, birra nata dall’idea del centro diurno riabilitativo -psicosociale Lavori in corso, con sede nel quartiere Sanità di Napoli. Alla produzione hanno preso parte quattro uomini e quattro donne con disagi psichici, di età compresa tra i 22 e i 50 anni. Nata dalla collaborazione con la cooperativa Era e l’associazione Viviquartiere, l’Antesaecula è stata quindi il pretesto per offrire un’occasione di inclusione e reinserimento lavorativo a persone con sofferenze psichiche.

Come si può leggere su Eolo Press, i partecipanti hanno seguito tutte le fasi di produzione, dalla scelta delle materie prime fino all’etichettatura a mano delle prime 350 bottiglie. Tra gli ingredienti si segnalano i grani Carosella e Saragolla, antiche varietà del Cilento recentemente rivalutate dall’associazione di contadini Tempa del Fico.

poster myboDa metà dicembre scorso è invece disponibile sul mercato la nuova produzione della beer firm Birra Bellazzi, battezzata My Bo. La ricetta è molto particolare, perché trae ispirazione dalle Maibock tedesche (birre primaverili relativamente forti), ma prevede l’impiego di un lievito da Lager lasciato fermentare a temperature da California Common (quindi più alte del normale). La birra è stata presentata in anteprima il 12 dicembre presso Ranzani 13 a Bologna, se avete avuto occasione di provarla fatemi sapere che ne pensate perché questo progetto mi sembra partito col piede giusto.

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tony soloAnche se il Natale è passato, credo che non sarà un problema per voi continuare a stappare birre natalizie anche in questi giorni. Tra le tante novità uscite quest’anno per l’occasione, mi era rimasta da segnalare la Tony Solo del birrificio Hibu. Come ormai abitudine per tante produzioni natalizie italiane, anche questa prevede un passaggio in legno: prima dei 6 mesi di maturazione in bottiglia, infatti, la Tony Solo ha riposato oltre 9 in botti d’Amarone della casa vinicola Rizzardi. La birra è la prima di una serie di nuove sperimentazioni del birrificio Hibu, che porteranno anche a una modifica della ricetta natalizia di anno in anno. Se avete partecipato a Birre sotto l’albero, forse vi è capitato di provarla in una delle degustazioni condotte da Kuaska.

fermenthorTorniamo a parlare di una collaborazione con l’ultima birra del beershop romano Fermento, nella quale c’è lo zampino del giovane birrificio MC-77 e dell’homebrewer di vecchia data Angelo Rinna. La creazione si chiama Fermenthor e omaggia il dio del tuono del pantheon scandinavo: sebbene la desinenza possa trarre in inganno, non siamo al cospetto di una Doppelbock, ma di una Imperial IPA. Aspettatevi quindi un’alta fermentazione piuttosto muscolare, con gradazione alcolica decisa, luppolatura generosa e struttura maltata in evidenza. È chiaramente disponibile presso i punti vendita Fermento di Roma.

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scoth birrariumE terminiamo in Puglia con la nuova birra nata per il Birrarium, locale della provincia di Bari, e creata in collaborazione con il birrificio Decimoprimo. Il nome è  The Scotch Ale Xmas Edition ed è stata presentata il giorno della vigilia di Natale. Chiaramente si tratta di una Scotch Ale, brassata con malto Whisky e luppoli EKG e Fuggle. Il risultato è una birra di colore ramato discretamente alcolica (6,5%), avvolgente, con note torbate e affumicate. Decisamente una bella sorpresa per chi ama gli stili tradizionali europei.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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4 Commenti

  1. Bella iniziativa per Karma! Questo tipo di cose fanno sempre bene!

    Ero molto incuriosito da quella che i ragazzi di Bellazzi chiamano una “california maibock”. Ho provato la MyBo alla spina a Bologna (ma non il giorno della presentazione però), l’ho trovata molto interessante! Le note della fermentazione “esotica” si sentono molto lievemente attraverso sentori fruttati “extra”-stile che anche se inattesi non rovinano (anzi) ciò che mi sembrata una ottima Bock!
    Dopo qualche titubanza iniziale (il primo assaggio della Jake non mi convinceva) ora sono convinto anche io che il progetto di Bellazzi sia molto promettente!

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