Data la mancanza di altri eventi importanti nei prossimi giorni, oggi dedichiamo il post del venerdì a indagare altre novità dai birrifici italiani. Oltre a quanto raccontato in settimana, infatti, ci sono altre produzioni inedite che è opportuno indagare. Partiamo allora dal Birrificio Rurale, che non incrociamo su queste pagine da diversi mesi ma che nel frattempo non è rimasto inattivo. In primis l’azienda ha cambiato sede, spostandosi da Certosa di Pavia a Desio (MB). Il nuovo spazio è meno affascinante, ma sicuramente più grande e comodo, con un impianto da 20 hl per doppia cotta e una cantina da 240 hl.
Questa maggiore libertà si ripercuote anche a livello creativo e produttivo, tanto che c’è già l’idea di lanciare una gamma battezzata The Italian Touch: stili internazionali rivisti in chiave squisitamente italiana, di cui la prima esponente sarà la Seta Special (che quindi entrerà in produzione costante). A seguire toccherà all’Oasi, birra che utilizza miele di castagno e abbondante luppolo tedesco.
Fuori dalla gamma speciale segnalo invece il prossimo lancio di due produzioni inedite. La Scarliga sarà la birra invernale attesa per il periodo natalizio, una Double IPA chiara realizzata con soli luppoli europei, secca e forte (8,5% alc.). Dopo il lato oscuro del luppolo (Castigamatt) e quello solare (Hopart), è quindi il momento di quello europeo. E non solo, perché il Rurale approfondirà anche il “lato sud” del luppolo: praticamente in contemporanea sarà rilasciata anche l’Emisfero Sud, una Pacific Amber Lager che prevede il ricordo a luppoli neozelandesi. Le due birre saranno presentate ufficialmente sabato 30 novembre in una degustazione guidata da UBT presso il birrificio di Via del Commercio 2.
Tantissime anche le novità provenienti dal birrificio Vecchia Orsa, che recentemente ha lanciato la bellezza di tre produzioni inedite. L’ultima in ordine di tempo è la Rajah, presentata lo scorso 31 ottobre. Si tratta di una IPA da 6,5% alc. e 65 IBU, con un complesso intreccio aromatico in cui si distinguono ananas, mango e litchi e note maltate di caramello.
La Nativa (5,5% alc.) è invece una classica Pale Ale di stampo anglosassone, che gioca sull’equilibrio tra il dolce del malto e l’elegante amaro del luppolo, con quest’ultimo che persiste a lungo nel finale. È la prima birra prodotta nella nuova sede, nel quale il birrificio si è spostato lo scorso aprile – troviamo quindi un’analogia con il Rurale. Infine la Biolca è una Golden Ale da 5% alc. e, a quanto risulta, prima e unica birra Bio certificata dell’Emilia-Romagna. Sarà lanciata ufficialmente a fine mese, ma se siete impazienti di provarla sappiate che è disponibile in anteprima presso l’Alce Nero – Berberè di Bologna e il Cerfoglio di San Lazzaro di Savena.
E concludiamo con le ultime due nate in casa Revelation Cat, entrambe one shot. La prima si chiama Mauricius Maleficium (9% alc.) ed è una Double IPA estremamente amara, che si caratterizza per gli spiccati aromi citrici e floreali dei luppoli Centennial e Amarillo. Incredibile dictu, la birra è dedicata a un mitico cliente straniero che imperversa per i vari templi della birra artigianale romana. Credo che più di qualcuno abbia capito di chi sto parlando… 🙂
L’altra novità è stata battezzata American Amber X (5,5% alc.) ed è un’American Amber Ale che punta all’equilibrio tipico delle incarnazioni americane dello stile, senza disdegnare la solita vagonata di luppolo (qualità Warrior e Bramling X). Entrambe le one shot saranno presentate stasera a Roma al 4:20 e al Draft e saranno disponibili gratuitamente, ovviamente fino a fine disponibilità. Ulteriori informazioni sul blog Casa de Plinio.
Se questo fine settimana vi capiterà di assaggiare qualcuna di queste novità, fatemi sapere che ne pensate. Per il momento buon week end a tutti.
io tutte le volte che sono andato al macche puntualmente ad una certa arriva Mauricio già non particolarmente sobrio 😀