Dopo la pausa estiva riprendiamo anche il nostro viaggio tra le nuove birre italiane, nonostante il periodo non favorisca il lancio di prodotti inediti. Tuttavia ormai i nostri birrifici hanno raggiunto un livello di “vitalità” tale da consentire un post del genere anche a fine agosto. In Birra del Borgo ad esempio non si fermano mai e le novità provenienti dal birrificio di Borgorose sono addirittura tre. Le prime due sono in realtà nate dalla collaborazione con Teo Musso di Baladin e Sam Calagione di Dogfish Head, nomi che insieme a quello di Leonardo Di Vincenzo sono ormai intrecciati con i destini di Eataly. Come forse saprete la creatura di Farinetti ha recentemente aperto i battenti anche a Bari, in uno spazio dove ha trovato ospitalità – al pari di New York e Roma – la Birreria. È proprio per questa nuova avventura pugliese che il trio ha messo appunto due nuove ricette.
Per il momento i dettagli sono molto pochi, sappiate però che si tratta rispettivamente di una Golden Ale speziata agli agrumi e di una Blanche con pepe rosa, roselline e scorza d’arancia. Riusciranno queste due creazioni a soppiantare nei cuori dei baresi l’onnipresente Peroni? Staremo a vedere, nel frattempo potete leggere i dettagli sul blog di Birra del Borgo.
Si chiama invece Infernale l’ultima novità completamente made in Birra del Borgo. In realtà è una rivisitazione di un prodotto già brassato lo scorso anno in occasione della manifestazione Rieti cuore piccante. Anzi, nel 2012 l’Infernale si presentò in due versioni, una “mild” e una “extra”. Stavolta invece potremo bere una via di mezzo tra le due, piccante ma non in modo eccessivo. E sì, perché in linea con l’evento l’Infernale è realizzata con l’aggiunta di peperoncini: oltre ai “diavulilli” calabresi quest’anno sono stati impiegati anche i famosi Habaneros messicani. Sarà una birra con effetti afrodisiaci? Provatela e (non) fatemi sapere!
L’ultima nata nell’impianto del Birrificio Amiata è invece la Tramonti, realizzata per la Trattoria San Francisco del comune omonimo (SA). Come racconta Alfonso Del Forno su Facebook, alla sua ideazione ha contribuito in modo decisivo Nino Maiorano. Come nella migliore tradizione di Amiata si tratta di una birra alle castagne, prodotta ispirandosi alla filosofia del km 0 (usa la castagna di Tramonti) e con tutti ingredienti di primissima qualità. A livello organolettico le castagne si distinguono in modo deciso e si sposano con note di caramello, caratterizzando anche il retrogusto leggermente amaro. Trovate alcune note degustative sul blog Costa di Amalfi.
Rimaniamo nell’ambito di birre realizzate in esclusiva per i locali con il marchio Ottoluoghi. Si tratta di una linea composta al momento di due produzioni, brassate presso I Due Mastri per l’Enoteca Venturini di Bordighera (IM). La Monet è una Pale Ale equilibrata, dove le note di malto e luppolo si fondono armoniosamente. La Druid è invece una Scotch Ale con una schiuma ricca e persistente, note di biscotto e caramello e un tocco leggermente affumicato sul finale. Se ne volete sapere di più vi rimando al sito che ne ha parlato.
Anche l’ultima birra di cui parliamo oggi nasce da una collaborazione, ma molto particolare. Da una parte c’è infatti il birrificio Carador di Folgaria, dall’altra l’Associazione Mozart Italia. Da questo incontro è nata la Birra Mozart, dedicata chiaramente a uno dei più famosi compositori della storia. L’ispirazione per la ricetta è arrivata addirittura dai Mozartkugeln, le celeberrime “palle di Mozart”: dovremmo essere quindi al cospetto di una Stout (o di una Schwarz) con un carattere di cioccolato piuttosto evidente. Se ne volete sapere di più vi rimando all’articolo apparso su Il Trentino.
domani sono in quel di rieti alla sagra del peperoncino dove la stanno presentando che c’è lo stand bdb….l’assaggio e ti faccio sapere 😀