Con il post di oggi introduciamo un argomento spesso trascurato, ma interessante รจ complesso allo stesso tempo: quello delle birre senza glutine. Il mio primo approccio approfondito con questi prodotti รจ avvenuto la scorsa estate a Salerno, durante una mezza giornata passata in compagnia di Alfonso Del Forno. La storia di Alfonso รจ molto particolare, ma non inusuale: appassionato da tempo di birra artigianale, un bel giorno scoprรฌ di essere celiaco, dovendo a quel punto dire addio alla sua bevanda preferita. Lโamara scoperta perรฒ non lo abbattรฉ, anzi fu il pretesto per gettarsi a capofitto in un mondo praticamente inesplorato: quello delle birre gluten free. Oggi Alfonso gestisce il fortunato sito Nonsologlutine.it ed รจ presidente dellโADB senza glutine. Da tempo voleva farmi assaggiare qualche birra di questo tipo e la mia permanenza a Salerno รจ stata lโoccasione per provare le birre della canadese Glutenberg (dominatrici allโultimo World Beer Cup nella loro categoria).
In realtร quella delle birre gluten free รจ una nicchia di mercato che lโindustria brassicola ha occupato da tempo, purtroppo perรฒ con prodotti che definire trascurabili รจ un complimento. Ben diverso รจ il discorso se cerchiamo delle birre senza glutine di qualitร , perchรฉ ci addentriamo in un territorio quasi completamente vergine, che solo in tempi recenti ha mostrato qualche tipo di interesse da parte di aziende di dimensioni medio-piccole. Questi birrifici hanno tentato di offrire produzioni gradevoli a livello gustativo, cercando un giusto compromesso con tutti i limiti legati alla realizzazione di birre gluten free.
La presenza di glutine nella birra deriva chiaramente dallโimpiego dellโorzo (maltato), per cui la soluzione piรน immediata รจ il ricorso a ricette che prevedono fermentabili alternativi a questo cereale. Solitamente si utilizza il riso โ come per uno dei primi casi italiani di birra artigianale gluten free, la Riz Trรจsor del Lodigiano โ oppure il miglio o il mais. Non รจ raro trovare in aggiunta altri ingredienti che forniscono materiale fermentabile, come castagne, miele o pseudocereali vari (quinoa, grano saraceno, ecc.). Anche se alcune birre โclassicheโ possono risultare tollerabili da chi รจ affetto da celiachia, รจ opportuno precisare che quella descritta รจ lโunica soluzione produttiva che garantisce lโassenza totale di glutine (zero parti per milione).
Glutenberg รจ un piccolo birrificio canadese che produce solo birre completamente prive di glutine, impiegando quindi surrogati vari. La gamma รจ abbastanza variegata (dettaglio non trascurabile per un produttore del genere) e, come accennato in apertura, ha ricevuto importanti riscontri in un concorso importante come la World Beer Cup. Alfonso ne aveva con sรฉ quattro tipologie diverse, quindi abbiamo deciso di improvvisare una degustazione privata in un grazioso locale di San Marzano sul Sarno, il This Bar, gestito da Francesco Viscardi (che ringrazio per lโaccoglienza). Se vi capita fateci un salto: all’epoca erano disponibili le birre del Birrificio dellโAspide e di 32 Via dei Birrai, ma lโintenzione era di allargare sensibilmente lโofferta. Ma torniamo alle Glutenbergโฆ
Se per secoli lโuomo ha usato lโorzo per realizzare birra non รจ un caso: si tratta del lโingrediente piรน adatto alla produzione brassicola e quello che garantisce i migliori risultati a livello organolettico. Dovervi rinunciare รจ perciรฒ un ostacolo non indifferente e una sfida assai intrigante. Ovviamente non sono esperto di birre senza glutine, ma per quanto si possa lavorare per cercare di sostituire al meglio il malto dโorzo, un palato anche solo minimamente allenato si accorgerร della differenza. Per questa ragione birre totalmente gluten free possono risultare di non facile approccio: รจ chiaro che bisogna valutarle tenendo conto di tutti questi aspetti, che in alcuni casi โ come vedremo โ non impediranno di ottenere risultati piรน che soddisfacenti.
La prima birra che abbiamo assaggiato รจ stata la Glutenberg Blonde, una chiara intesa per essere leggera (4,5% alc.) e dissetante. Eโ prodotta esclusivamente con miglio, che fornisce una dolcezza โinusualeโ (lโassenza del malto dโorzo si sente) e un corpo piรน sfuggente rispetto a una produzione normale, con una carbonazione abbastanza sostenuta ma fine. Risulta bilanciata il giusto, con il luppolo dosato a dovere per garantire equilibrio. Superato il disorientamento iniziale, alla lunga risulta una birra tutto sommato piacevole.
La seconda birra รจ stata la Glutenberg Rousse (5% alc.), la cui ricetta prevede lโimpiego di grano saraceno, miglio, quinoa e castagne. Al naso prevale una dolcezza riconducibile al caramello e alla frutta rossa matura, in generale piacevole. Al palato รจ meno convincente, perchรฉ la nota di caramello prende il sopravvento su tutto (insieme a una nota tostata) e non risulta nรฉ adeguatamente sostenuto da un corpo eccessivamente esile, nรฉ sufficientemente bilanciato dal taglio amaro finale. Qui i limiti di una produzione totalmente gluten free purtroppo emergono in modo evidente.
Discorso analogo anche per la nuova Belgian Double, che cerca di replicare a suo modo lo stile delle Dubbel. Questa tipologia รจ giร una sfida per qualsiasi birrificio โnormaleโ, figuriamoci per uno che punta esclusivamente al gluten free. E infatti il risultato finale mi ha deluso parecchio, soprattutto per una generale mancanza di armonia che rende la bevuta difficile e non particolarmente gradevole.
Lโultima birra assaggiata รจ stata anche la piรน convincente. Si tratta della Glutenberg American Pale Ale, realizzata con miglio, grano saraceno, mais e quinoa e che, ovviamente, prevede lโimpiego di luppoli americani. Proprio lโabbondanza di queste varietร di luppoli permette ai relativi aromi agrumati e fruttati di emergere in modo incisivo, rendendo meno evidenti i limiti collegati all’assenza di malto dโorzo. Una produzione del genere probabilmente si confonderebbe bene tra discrete APA non gluten free.
In definitiva la degustazione delle Glutenberg รจ stata unโesperienza molto formativa, che mi ha permesso di comprendere un poโ meglio lโaffascinante mondo delle birre gluten free. Le Glutenberg sono tra le migliori birre prodotte con totale assenza di glutine, eppure la differenza con una birra di malto non puรฒ passare inosservata. Tuttavia rimangono prodotti ampiamente bevibili, con alcune punte davvero interessanti. Se cercate unโalternativa di qualitร alle solite birre per celiaci, vi consiglio vivamente di assaggiarle.
Ringrazio Alfonso per la bella opportunitร che mi ha concesso. Se siete interessati a questo discorso restate all’ascolto, perchรฉ ci torneremo a breve affrontandolo da un altro punto di vista.
Lettori celiaci, avete mai provato le Glutenberg? E chi non lo รจ, ha mai provato un birra totalmente gluten free?
Grazie ad Alfonso ne ho provate 3 anche io ed รจ stato formativo: sei spiazzato perchรจ bevi una “bevanda” che sei certo essere birra ma con delle note e dei sentori che proprio non riconosci.
Condivido le tue impressioni, la APA mi รจ sembrata stranissima e, a modo suo, divertente, mentre la Dubbel proprio non c’era, forse anche a causa del trasporto.
Eh ma c’รจ chi fa glutenfree anche senza farla apposta, la 33 dorata e la scik pils lo sono naturali, la scik addirittura sta a un livello bassissimo di glutine, se non erro sotto i 10 ppm.
Sรฌ ma c’รจ una differenza tra le birre che hai citato tu e quelle come le Glutenberg. Queste ultime sono birre completamente senza glutine, perchรฉ non utilizzano malto d’orzo. Le prime invece sono normali birre di malto, che hanno una concentrazione di glutine al di sotto della soglia considerata standard per l’assunzione della bevanda da parte di chi soffre di celiachia.
La differenza รจ fondamentale, perchรฉ ogni organismo risponde a una certa concentrazione di glutine in modo diverso. In altre parole, รจ possibile che tu sia celiaco e abbia comunque problemi anche con birre d’orzo considerate sotto la soglia standard. Le uniche birre che possono essere assunte senza problemi da chiunque soffra di celiachia sono quelle senza orzo, come le Glutenberg. Delle altre ci occuperemo nei prossimi giorni.
Ciao Andrea, in birreria noi teniamo le birre Glutens Free di Greens, produttore belga.
Se mi ricordo bene sono prodotte con “malto deglutinato”, termine che non saprei descriverti…
Anche loro producono 5 tipologie, tutte buone, anche se magari manca un po’ di corpo.
Ricordo male o la Riz Trรจsor รจ fuori produzione?
Veramente molto curioso di assaggiare queste birre.
Ciao, come faccio a sapere quali pub/beer shop a Roma vendono birra Glutenberg?