Anche se siamo ad agosto inoltrato, le notizie sulle nuove birre italiane continuano ad arrivare con una certa costanza e quindi ecco l’ennesimo aggiornamento sul tema. Partiamo da una delle creazioni più attese da tanti appassionati, e cioè dalla collaboration brew tra Teo Musso di Baladin e Agostino Arioli del Birrificio Italiano a cui ho accennato in passato. La birra si chiama YI-ER e nasce per confrontare le tecniche brassicole ad alta e bassa fermentazione, di cui i due birrai sono, ognuno nel suo campo, tra i maggiori rappresentati. Il risultato è quindi un blend tra due distinte produzioni, realizzate separatamente da Teo e Agostino.
Sulla pagina Facebook del Birrificio Italiano sono stati svelati i dettagli delle due birre, che risultano entrambe piuttosto particolari:
Teo ha realizzato una birra ad alta fermentazione di ispirazione “Imperial Russian Stout” ad alta gradazione alcolica (11°) fermentata in botte di rovere, che ha costituito la base maltata del blend. Ago ha realizzato una bassa fermentazione da 8° fermentata in acciaio e con l’aggiunta di lamponi a fine fermentazione che ha costituito la parte luppolata del blend. La prima “cotta da accoppiare” è stata realizzata nel birrificio Baladin di Farigliano durante gli Open Days 2012. L’unione di queste due birre ha generato la birra blend YI-ER dalla gradazione alcolica di 9,5°. Una birra dallo stile equilibrato e unico.
Sul mercato non sarà lanciata solo la YI-ER (il blend quindi), ma anche le due produzioni da cui la stessa è nata. Non sono un amante di certe sperimentazioni, vediamo cosa ne uscirà fuori. Nota di colore a margine: il nome nasce dall’unione tra le parole cinesi Yi e Er (che sono anche i nomi delle birre non blendate) e significano rispettivamente “uno” e “due”.
Se parliamo di collaborazioni prestigiose, non possiamo non citare la futura birra che nascerà dall’incontro tra due dei più bravi birrai d’Italia: Riccardo Franzosi di Montegioco e Beppe Vento del Bi-Du. Si chiamerà Mezzasegale e, come avrete capito, avrà nella segale il suo ingrediente distintivo. La parte fermentabile sarà composta anche da malto Pils, mentre l’apporto dei luppoli sarà sicuramente evidente. Per il momento le informazioni terminano qui, ma c’è da aspettarsi che verrà fuori qualcosa di molto interessante.
Spostandoci in Toscana, il Piccolo Birrificio Clandestino ha in serbo una primizia per i prossimi mesi, che è stata anticipata su Facebook. Si tratta della Èssenza Vino e a quanto si apprende è realizza con l’impiego di mosto di vino, ma senza passaggio in legno. Anche in questo caso le notizie sono pochissime, probabile che se ne saprà qualcosa in più quando la birra sarà lanciata sul mercato.
E finiamo con la Valle d’Aosta e il suo birrificio B63, che in occasione della sua centesima cotta ha prodotto una versione speciale della Swing. E’ stata imbottigliata in una serie limitata e personalizzata, numerata da 1 a 100. Purtroppo la vendita era circoscritta a venerdì 3 agosto, giorno in cui è caduta la ricorrenza. Ci sarà qualche bottiglia ancora disponibile? Considerando che ne sono state prodotte solo cento è difficile da credere, ma se siete interessati potete sempre provarci…
Curioso per la mezzasegale e la IRS di Musso. Il resto insomma…
La deriva cialtrona sui nomi inizia preoccuparmi.
Meglio un divertente Mezzasegale che la solita [scriviquellochetipare]Ale, almeno imo
quindi questo nome fa doppietta 😀
Eheh esatto
io lo trovo un nome fantastico. e mi piace chi fa le collaborazioni senza prendersi troppo sul serio, invece di venderle come fossero la fusione a freddo di cervelli birrari di sapienza inarrivabile e alchemica
Tra le due cose ci sono innumerevoli (e auspicabili) vie di mezzo.
Qualcuno ha provata la YI-ER? Grazie
qualcuno non sarà daccordo, ma io vedo le collaborazioni più come manovre pubblicitarie, piuttosto che l’unione di due professionisti con esperienze diverse che realizzano insieme un prodotto.ciò non toglie che sarei molto curioso di assagiare il blend di un’alta ed una bassa fermentazione.
Chi osa firmarsi “presidente” sul blog del “Presidente”?
Blasfemo..
So’ giovini…
mi scuso con il vero presidente,io non sono presidente di nulla è solo un soprannome che mi hanno dato i miei amici birrofili.
Tranquillo si scherza 🙂
Solo per diritto di cronaca segnalo anche una collaborazione tra Manerba ed Endorama: si tratta di una Pils e mercoledì 15 potrà essere assaggiata alla Locanda del Monaco Felice di Suisio (BG). 🙂
sbaglio o YI-ER strizza molto l’occhio alla Ying-Yang della Evil Twin (peraltro brassata da brewdog)? Primo esperimento in Italia e fa piacere, ma non è così originale.
no e per una fondamentale differenza Ying-Yang sono due birre ben distinte con cui si può realizzare il blend, Yi-Er invece (almeno da ciò che emerge) dovranno essere assemblate in uno dei due birrifici coinvolti.
hm, si, ci sono le Ying Stout e la Yang IPA singole, ma quest’anno abbiamo brassato anche il blend (proporzione 1:2) chiamato Ying Yang.
altra differenza è che Yi e Er sono una alta e una bassa fermentazione, poi è vero che l’originalità spesso si ferma all’aggiunta del suffisso -Ale ma almeno questa volta non mi sento di sparare contro Teo (di cui non sono un sostenitore) e credo che alla prima occasione utile la assaggerò, poi che ci sia una buona dose di marketing (e anche in questo quelli di Brew Dog sono maestri indiscussi) è evidente. La Mezzasegale invece mi intriga molto…..
Faccio presente il sottostante link… http://www.cronachedibirra.it/cultura-birraria-2/5617/alla-scoperta-della-segale-lingrediente-brassicolo-del-momento/#comment-29284 ma vabbè a Riccardo e Beppe si può perdonare tutto! 😀 😀 😀