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Nuove birre da LZO, War, Rurale, Birra del Bosco, Busa dei Briganti e Karma

La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane è tra le più eterogenee che abbiamo pubblicato negli ultimi mesi. A ben vedere ritroviamo molti trend che hanno caratterizzato la birra artigianale italiana nel corso del 2024 o degli ultimi anni: l’uso di moderni prodotti per la luppolatura, l’impiego di specialty coffee, la produzione di birre analcoliche, le collaborazioni internazionali e il ricorso a ingredienti del territorio fortemente caratterizzati. Senza dimenticare che all’orizzonte cominciano a vedersi le festività natalizie, quindi non mancano le creazioni a tema. Insomma, una carrellata che racconta non solo l’originalità e la creatività dei birrifici italiani, ma anche la loro capacità di innovare e reinterpretare tradizioni, confermandosi un punto di riferimento in continua evoluzione nel panorama birrario internazionale.

LZO

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Il birrificio LZO (sito web) è risultato molto attivo nel corso del 2024, con un totale di birre inedite che ha superato la doppia cifra. Merito anche del progetto Drop Out dedicato alle sperimentazioni, a cui recentemente si è aggiunta la Hypnotic Sip (6,7%). Si tratta di una robusta interpretazione delle Double IPA, che sfrutta in dry hopping la potenza del luppolo Sabro in versione Hyperboost, cioè un estratto ricco di olii, ottenuto tramite estrazione con CO2 supercritica. Il profilo aromatico, influenzato anche dal nuovo luppolo Krush, si contraddistingue per note di frutta tropicale (mango, guava) e agrumi. La birra scorre agevole e nasconde il suo tenore alcolico, tutt’altro che irrilevante.

War

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Nella scorsa panoramica sulle nuove birre italiane abbiamo cominciato a introdurre qualche creazione natalizia, categoria che sarà sempre più presente nelle prossime settimane. Segnaliamo allora la Pan De Toni (10,5%) del birrificio War (sito web), che si ispira esplicitamente alla tradizione belga delle Kerstbier. L’idea è di proporre una sorta di panettone liquido: la base è quella di una Quadrupel, a cui poi sono stati aggiunti vaniglia, uvetta e agrumi canditi (arancia e cedro). Come facile immaginare, si tratta di una birra corposa e avvolgente, calda e ricca, perfetta per le festività. C’è poi un aspetto da non sottovalutare, perché la Pan De Toni è prodotta in collaborazione la pasticceria Pavé di Milano.

Rurale

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A proposito delle festività, a Desio (MB) il Caffè Errani ha deciso di realizzare per Natale una birra al caffè, coinvolgendo nel progetto il Birrificio Rurale (sito web) con il supporto del blogger Fabio Spollon (beerslinger89). Dal sodalizio è nata la Coffee Porter (5,5%), una Porter in stile britannico impreziosita dall’aggiunta di specialty coffee. Caffè Ernani ha selezionato due varietà monorigine arabica: l’indiano Kalledevaraoura e il brasiliano Caffè delle Donne, che da una parte rafforzano le note aromatiche della birra base (tostato, frutta a guscio, caramello, vaniglia, cacao), dall’altra regalano nuove suggestioni, come una punta di tabacco (Caffè delle Donne) e frutti rossi e agrumi (Kalledevaraoura). La Coffee Porter è stata presentata ufficialmente lo scorso weekend ed è regolarmente disponibile da ieri. Se ne volete sapere di più sul progetto e sulle varietà di caffè utilizzato, date un’occhiata al sito di Caffè Ernani.

Birra del Bosco

Il segmento artigianale delle birre analcoliche non è esploso come ci si poteva attendere – almeno in confronto a quanto accaduto tra i colossi del settore – eppure qualcosa, pur lentamente, continua a muoversi. La new entry in tal senso si chiama Hikelight (0,5%) ed è prodotta in Trentino da Birra del Bosco (sito web). Il birrificio ha deciso di definirla Pale Ale Zero per sottolineare che, nonostante rientri nel gruppo delle analcoliche, trae direttamente ispirazione dallo stile delle American Pale Ale. Subisce infatti un generoso dry hopping con luppoli Citra e Mosaic, giocando sulla loro potenza aromatica al fine di bilanciare il “dolcione” derivante dagli zuccheri non fermentati. Interessante l’idea di apporre in etichetta una grafica diversa da quella classica di Birra del Bosco, in modo da restituire il senso di un prodotto differente dal solito. La Hikelight è disponibile dalla scorsa settimana esclusivamente nel formato lattina da 44 cl.

Busa dei Briganti

Il rinnovato interesse italiano per le basse fermentazioni – fenomeno che ormai dura da qualche anno – ha avuto ripercussioni interessanti su stili secondari, almeno rispetto alla tradizione teutonica delle Lager. Anche così si spiega la discreta diffusione di India Pale Lager, Cold IPA e American Lager nel corso del 2024, a cui ora va aggiunta una collaboration brew sull’asse Italia-Giappone. Si tratta della XYZ (5,6%), realizzata da Busa dei Briganti (sito web) insieme al produttore nipponico Craftrock (sito web). Il birraio di Craftrock si chiama Ryō, proprio come il protagonista di City Hunter, uno degli anime cult degli anni ’80 da cui trae ispirazione la birra. La XYZ è una Cold IPA brassata con una percentuale rilevante di riso Carnaroli proveniente dall’Azienda Agricola Mantovanelli. Interessante il mix di luppoli, che comprende solo varietà tedesche di nuova generazione (Callista, Ariana, Polaris) capaci di conferire note di frutta tropicale e resina.

Karma

La Piana delle Secine è un pianoro situato nel complesso montuoso del Matese, massiccio dell’Appennino Sannita che comprende due regioni (Campania e Molise) e quattro province. Prende il nome dalla secina, ossia la segale in dialetto letinese, coltivata tradizionalmente nella zona tra Letino e Miralago. Secina (6%) è però anche il nome dell’ultima creazione del birrificio campano Karma (sito web), che ha voluto rendere omaggio alla regione con una birra prodotta con ingredienti locali. Chiaramente la segale è grande protagonista, ma non bisogna dimenticare anche il ricorso alla purissima acqua delle sorgenti matesine (dove scorre il Lete). La ricetta prevede anche l’impiego di bacche di ginepro, che aggiungono freschezza e un accenno balsamico alla rusticità quasi speziata del cereale. Bello lo studio grafico dell’etichetta, che racchiude tutti gli elementi della birra intorno al volto femminile stilizzato di un’ideale Dea dell’acqua.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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