Il blog del Birrificio Italiano ci aggiorna su alcune novità dell’azienda di Lurago Marinone. Innanzitutto, a inizio mese è arrivata la nuova versione della Cinnamon Bitter Ale, che Agostino orgogliosamente definisce “la prima Real Ale prodotta in Italia”. Si tratta di una Bitter ambrata, molto luppolata, che, come si può immaginare, è aromatizzata con l’impiego di cannella. La cannella però non è l’unica spezia utilizzata, visto che in questa birra sono presenti anche semi di finocchio, chiodi di garofano, cardamomo, zenzero e scorza di limone. Il risultato è una particolare interpretazione di questo stile anglosassone, dove la speziatura non sovrasta le altre caratteristiche, anzi accompagna e valorizza la splendida e generosa luppolatura. Per i patiti del luppolo, la qualità impiegata è lo Slovenian Golding ’08; per chi vuole assaggiarla, invece, oltre che presso il birrificio, è presente in questi giorni al Venezia Beer Festival.
La seconda notizia in verità risale allo scorso ottobre e riguarda la realizzazione di una birra in collaborazione con Stefano Cossi, che da anni lavora in Inghilterra per la Thornbridge Brewery. L’idea di una produzione a quattro mani è nata in occasione del seminario sulle lager organizzato dalla British Guild of Beer Writers, in cui Agostino ha partecipato in qualità di relatore. I due si sono orientati su un’alta fermentazione con malto affumicato e aromatizzata con bacche di ginepro, da qui il nome SuJu, contrazione di “Super Jupiner” (ginepro, per l’appunto).
Per quanto riguarda gli ingredienti utilizzati, la scelta è ricaduta su un mix di Maris Otter e gli affumicati Munich ed Amber per i malti, Hallertau Mittelfruh e Vanguard per il luppolo e bacche biologiche di ginepro molto fresche, frantumate a mano (anzi con un martello!) e aggiunte nell’underback durante il riempimento della caldaia e a fine ebollizione.
Ecco le note all’assaggio dello stesso Cossi:
Attraente colore bruno, al naso offre miele di castagno, toffee e scorza d’agrumi, in bocca e’ cremosa con note resinose, caramello, tostato ed un leggero tocco di affumicato nel finale lungo e speziato di zenzero.
La birra ha ricevuto un buon responso dai pub del posto, tant’è che i due stanno pensando di bissare l’esperienza, con la possibilità magari di rendere disponibile la SuJu anche in Italia. Molto interessante il personale resoconto di Stefano Cossi su questa collaborazione brassicola.