Nelle ultime settimane abbiamo pubblicato un paio di articoli dedicati alla Guinness, cosa non banale per una testata che parla quasi esclusivamente di birra artigianale. La celebre scura d’Irlanda รจ perรฒ una di quelle poche birre quasi trasversali, che nonostante appartengano innegabilmente alla sfera industriale, possiedono una fascino che non puรฒ lasciare indifferenti anche i beer lover piรน talebani. Dunque non c’รจ da meravigliarsi se, per la sua ultima creazione, Samuele Cesaroni di Brasseria della Fonte (sito web) ha preso ispirazione proprio dalla Guinness, utilizzandola come stella polare per brassare una Irish Stout che piรน classica non si puรฒ. Cosรฌ la Hagrid’s Favourite (4,2%) rappresenta un esercizio di stile affascinante, che perรฒ potrete assaggiare solo a Pienza (SI) presso la taproom del birrificio, dove รจ disponibile alla spina (via predisposta con carboazoto). Se ve lo stesse chiedendo, l’Hagrid del nome รจ il gigantesco Irish Wolfhound che fa da guardiano al birrificio.
Dalla Val d’Orcia ci spostiamo in Brianza, dove negli scorsi giorni il birrificio Alder (sito web) ha presentato la nuovissima Cottage Club (7%). Anche in questo caso la ricetta guarda al passato, perchรฉ prende a modello le prime IPA prodotte in Vermont e caratterizzate da un grist con il contributo di malti inglesi (Golden Promise in aggiunta al Pils), luppoli classici della tradizione americana (Simcoe, Amarillo, Chinook, Columbus e Centennial) usati sia in bollitura che in dry hopping e lieviti espressivi di origine anglosassone (ceppo tipico del New England). Il risultato รจ una birra di colore dorato, con intense note agrumate, resinose e balsamiche, secca e decisamente amara. Insomma siamo ben lontani dalla deriva moderna a cui spesso รจ associato (in maniera spesso superficiale) l’appellativo New England IPA.
Tantissime sono le novitร provenienti dal birrificio Mukkeller (sito web), che in questo periodo si sta rivelando particolarmente prolifico. Partiamo allora daย Gola Secca (4,4%), una Pale Ale brassata in collaborazione con il Twenty, importante locale di Roma. La birra รจ prodotta con malto d’orzo italiano, lievito inglese e luppolo Citra e Mosaic. La Zdenek (5,9%) รจ invece una Tmavรฉ, cioรจ un classica scura della tradizione brassicola ceca, scorrevole e con un finale bilanciato tra il dolce e l’amaro. Se siete calciofili il nome non necessita di ulteriori spiegazioni. La Variante IPA (6,6%) รจ invece una luppolata di stampo americano, chiara, secca e amara, contraddistinta dal netto contributo delle varietร Citra, Mosaic, Sabro ed Ekuanot. Infine la Tribbius Dunkel (4,9%) รจ una bassa fermentazione della tradizione bavarese, brassata con la tecnica della decozione e con un’abbondante quantitร di malto Munich, capace di conferire note di pane tostato e lievemente caramellate, supportate dalle sfumature erbacee del luppolo.
Mukkeller ha inoltre messo lo zampino anche nell’ultima creazione di Birra OV (sito web). Si tratta infatti di una birra collaborativa tra i due birrifici, battezzata Mukka e Orso (4,6%) e appartenente allo stile della Schwarz tedesche. Il nome della tipologia significa “nero” e siamo appunto al cospetto di una birra scura in cui i malti speciali la fanno da padrone con sentori di cioccolato, caffรจ e liquirizia. La Mukka e Orso รจ confezionata in lattina da 33 cl.
Restiamo nell’ambito degli stili di origine tedesca perchรฉ l’abruzzese Opperbacco (sito web) recentemente ha annunciato l’ultima nata della linea R(e)voluzioni, inaugurata nelle scorse settimane. Dopo Marzen, Hazy IPA e NZ Pils รจ ora il momento della German Pils (5%), brassata con solo malto Pilsner e luppoli tradizionali della regione dell’Hallertau: Mittelfrรผh e Saphir. ร ovviamente una birra molto facile da bere, equilibrata e rinfrescante, dove le note dolci del malto in ingresso trovano il contrappunto negli aromi erbacei che persistono al retrolfatto. Chiude secca, con un amaro distinguibile ma abbastanza contenuto.
Due invece sono le novitร annunciate di recente dal birrificio Canediguerra (sito web). La prima si chiama Anosmia (6,4%) ed รจ una White IPA realizzata in collaborazione con il birrificio maltese Lord Chambray (sito web). Appartiene al filone delle White IPA aromatizzate come una Blanche (scorze d’arancia e coriandolo), dove perรฒ il profilo aromatico guadagna ulteriori livelli di profonditร grazie alla luppolatura con varietร neozelandesi e australiane. Chiude secca e piacevolmente amara, con un ritorno di frutta tropicale e fiori. La seconda new entry รจ la Offbeat IPA (6%), una luppolata piuttosto sui generis perchรฉ brassata con una porzione di malto Rauch affumicato su legno di faggio della Franconia. In aggiunta alla nota fumรฉ si avverte il contributo delle scorze di cedro, che forniscono toni agrumati: un incontro tra aromi solo apparentemente agli antipodi, che invece si valorizzano a vicenda. Il corpo medio e scorrevole facilita la bevuta.
Concludiamo con un salto in Sardegna, per raccontare la birra collaborativa nata dall’incontro tra il Brewpub Trulla (pagina Facebook) e il birrificio Mezzavia (sito web). Appartenente alla linea denominata UK Historic Beers, รจย ispirata alle tipiche birre quotidiane della cultura brassicola scozzese. La Tanalla (4,5%) รจ quindi una Scottish Ale di colore rosso mogano, prodotta con un mix di sette diversi malti e fermentata a basse temperature per enfatizzare le note maltate di caramello, savoiardo e toffee, accompagnate da sfumature fruttate (prugna). In bocca la sorsata รจ piena e avvolgente e chiude con un finale asciutto e watery. ร stata una delle protagoniste del recente Bosa Beer Fest, ma se non siete riusciti a berla in quella occasione dovrebbe essere ancora disponibile presso il Brewpub Trulla. Oppure potrete aspettare ancora qualche giorno quando sarร disponibile a caduta da una botticella da 40 litri presso il birrificio Mezzavia.