Domenica comincerà a Rimini l’edizione 2024 di Beer Attraction, che è da sempre l’appuntamento più importante per il settore birrario italiano. Per molti birrifici sarà l’occasione per far assaggiare le proprie creazioni, tra cui non mancheranno alcune novità assolute. La panoramica di oggi si concentra allora su alcune nuove birre che saranno presenti a Rimini, partendo dalla prestigiosa collaborazione tra il Birrificio Lambrate (sito web) e il Birrificio Elvo (sito web). Dal loro incontro è nata la Sweet Spot (4,9%), definita West Coast Pilsner: una denominazione che recentemente il produttore meneghino sta usando spesso per indicare American Lager secche e luppolate, di cui considera capostipite la sua American Magut. Realizzata con una miscela di malti tedeschi, la Sweet Spot può essere considerata l’anello di congiunzione tra le Pilsner e le moderne IPA di stampo californiano. I luppoli utilizzati sono Callista, Mandarina Bavaria e Citra, che caratterizzano il profilo aromatico con richiami agli agrumi (mandarino) e alla frutta esotica (passion fruit), accompagnati da una leggera vena di uva spina.
La Sweet Spot però non sarà l’unica novità del Birrificio Lambrate a Rimini, perché in bottiglia sarà disponibile anche la Pride (12,8%), settimana e ultima creazione della linea Seven Deadly Sins. La birra prosegue nel solco delle sorelle maggiori, presentandosi come una potente Double Chocolate Imperial Stout, affinata in botti ex Bourbon e aromatizzata, ovviamente, con ingenti quantità di cacao. Se siete curiosi di assaggiarla è comprensibile, ma data la gradazione alcolica vi conviene tenervela buona per le ultime sessioni di degustazione in fiera!
Anche il Birra dell’Eremo (sito web) è un produttore che da anni sfrutta la cornice di Beer Attraction per presentarsi in pompa magna. Quest’anno allo stand del produttore umbro – che come da tradizione ci aspettiamo molto curato a livello estetico – sarà presente la Pink (5,6%), rientrante nella linea speciale battezzata Bootleg. La Pink è una fermentazione spontanea che parte da un pied de cuve di uve Sauvignon Blanc, quindi subisce una maturazione in barrique di rovere durante il quale vengono aggiunti lamponi. La frutta è dominante in termini aromatici, ma sfumature di sottobosco, frutti rossi e cantina rendono il profilo piuttosto vario e ricco; al palato risulta fresca e “dritta”, con una discreta secchezza che però non impedisce una percezione di morbidezza tattile. Il nome è chiaramente un richiamo al colore che i lamponi conferiscono alla birra, ma anche un omaggio a un leggendario gruppo rock: il maiale presente in etichetta – peraltro molto bella – dovrebbe eliminare qualsiasi dubbio sul riferimento musicale.
Tra le tante birre inedite presenti a Rimini non mancheranno le collaborazioni. Il lombardo War (sito web) ne presenterà una realizzata addirittura con un birrificio americano, cioè il texano Martin House Brewing Company (sito web). La novità si chiama Ciao Proprio (7,5%) ed è una Hazy IPA muscolare e succosa, vellutata e generosamente luppolata. Il mix di luppoli scelto è piuttosto articolato, perché comprende le varietà Nectaron, Motueka, Mosaic, Amarillo e Simcoe, quest’ultimo impiegato in formato Cryo. Gli stessi luppoli inoltre sono aggiunti a freddo in tre diversi momenti del processo produttivo, con l’obiettivo di esaltare al massimo il loro contributo aromatico. La morbidezza palatale è invece ottenuta anche con l’aggiunta di una frazione importante di avena, che integra il normale malto d’orzo.
Durante Beer Attraction alcuni birrifici non si limiteranno a presentare nuove birre, ma addirittura intere linee inedite. È il caso del Birrificio del Forte (sito web), che a Rimini svelerà Le Contemporanee, tre creazioni leggere e facili da bere, disponibili soprattutto in fusto e pensate per il consumo nei pub. Una delle tre novità in realtà non è tale, perché si tratta della Thekla, presentata proprio un anno fa alla fiera romagnola. Da quella birra ora è nato un filone indipendente, nel quale rientrano anche le nuove Palatia e Saskia. La Palatia (4,7%) è un’Italian Pils brassata sia con luppoli tradizionali mitteleuropei, sia con tipologie più moderne. Il bouquet ricorda il panificato di breve cottura, l’erba tagliata, il pepe bianco, i fiori di tiglio e la scorza di cedro, mentre la sorsata risulta scattante grazie a un corpo scorrevole, una carbonazione pimpante e un finale secco e amaro. La Saskia (4,2%), invece, è ispirata allo stile delle Gose, puntando però all’equilibrio e all’intensità aromatica. Ciononostante la ricetta è molto classica, con la tradizionale aggiunta di coriandolo e sale marino e l’apporto acido dei lattobacilli.
Un discorso molto simile è quello che coinvolge Birra Mastino (sito web). Anche nel suo caso una precedente birra è stata ripensata come apripista per un’intera nuova linea. Il prodotto in questione è la Hop.e, un’American IPA presente da anni in gamma e con cui il produttore veneto ha cercato di affrancarsi dalle sue ottime basse fermentazioni per abbracciare un mercato diverso. Quell’idea ora viene ripresa ed enfatizzata, perché con la nuova linea Hope (senza punto) Birra Mastino apre una finestra ancora più decisa sul mondo delle luppolate. La “vecchia” Hop.e diventa Hope American IPA e viene affiancata da due novità assolute: la Hope Session IPA (4,5%), luppolata con le varietà Mosaic, Citra e Simcoe, e la Hope Light NEIPA (3%), realizzata con luppoli Mosaic ed Ekuanot e con l’impiego di Phantasm. Interessante notare che in questo caso, come in quello di Birrificio del Forte, l’obiettivo è creare birre facili da bere e “sessionabili”, legate in maniera più o meno diretta al consumo nei pub.
Chiudiamo questo speciale dedicato a Beer Attraction con il birrificio La Villana (sito web), che presenterà la new entry Dabol (8%), una Double IPA di stampo moderno. I luppoli selezionati infatti provengono tanto dagli Stati Uniti quanto dall’Australia e sono stati utilizzati in formati di ultima generazione, come Cryo e T90. La fermentazione è a opera di un ceppo di lievito selezionato per garantire biotrasformazioni utili alla definizione di un bouquet intenso, contraddistinto da note di mandarino, ananas e frutto della passione e un leggero sottofondo resinoso. In bocca è scorrevole e beverina, con la parte maltata che sorregge un amaro deciso ma mai stucchevole, dove riemergono i sentori fruttati (melone e frutti tropicali). Occhio alla gradazione alcolica perché va giù con molta facilità!