La pausa estiva di Cronache di Birra si avvicina, ma prima abbiamo alcuni impegni da smarcare. Tra questi c’รจ l’immancabile aggiornamento sulle nuove birre italiane: oggi segnaliamo solo alcune delle ultime novitร , le altre come sempre sul portale Beer Zone. Partiamo allora dalla Deep Ruis (5%), la seconda one shot del birrificio L’Orso Verde (sito web) dopo la Deep Ink di qualche mese fa. Se conoscete il produttore del varesotto il nome non vi suonerร nuovo: la Deep Ruis รจ infatti la rivisitazione della storica Ruis de L’Orso Verde, una bassa fermentazione realizzata con l’impiego di orzo, avena, segale e frumento. Rispetto alla ricetta di partenza, qui la luppolatura รจ stata ottenuta con varietร americane, capaci di conferire sfumature agrumate e tropicali che ben si sposano con le note speziate e pepate della segale. In bocca รจ scorrevole e dissetante, rivelandosi particolarmente adatta per rinfrescarsi durante queste caldissime giornate estive.
Restiamo nell’ambito delle Lager con “qualcosa di diverso” per introdurre la Huff and Puff (5,2%), annunciata di recente dal birrificio piemontese Canediguerra (sito web). Realizzata in collaborazione con il celebre produttore austriaco Bevog (sito web), รจ una Pils sui generis, perchรฉ prevede l’impiego di una piccola percentuale di malto Rauch. Nel profilo troviamo dunque un elegante tono affumicato, che crea un’insolita trama aromatica nella quale si inseriscono le consuete note mielate dei malti e quelle floreali del luppolo (cultivar italiane e slovene), impiegato anche in dry hopping. ร una birra leggera, facile da bere e dissetante, ma con quel leggero carattere fumรฉ che la rende diversa dalle altre Pils e particolarmente adatta – secondo noi! – ad accompagnare i barbecue estivi. Non resta che provarla sul campo!
Proseguiamo con le basse fermentazioni collaborative per segnalare la novitร annunciata di recente dal birrificio Dada (sito web) di Correggio (RE) e realizzata insieme al Birrificio Emiliano (sito web) di Anzola dell’Emilia (BO). Battezzata Raimondo Lager (4,2%), รจ presentata con l’espressione New Zealand Pale Lager perchรฉ a essere protagonista della ricetta รจ il luppolo Nectaron, che dona alla birra un carattere piuttosto deciso. Aspettiamoci quindi una bassa fermentazione chiara e pulita, leggera e molto bevibile, caratterizzata principalmente da aromi di frutta tropicale (ananas in primis). Inutile specificare a chi รจ dedicata la birra, che per la cronaca rappresenta solo la prima “puntata” di questo mini-progetto tra i due birrifici. La seconda uscirร a settembre: condividerร lo stesso grist della Raimondo Lager, ma utilizzerร lieviti e luppoli diversi. Si chiamerร … beh questo lasciamo indovinarlo a voi, sebbene la risposta sia piuttosto scontata. Pensateci e ne riparleremo tra qualche mese.
A proposito di collaborazioni tra birrifici italiani, alcuni giorni fa รจ stata lanciata sul mercato la What Else (6,1%), una Modern IPA nata dall’incontro tra il birrificio umbro La Gramigna (sito web) e il produttore lombardo War (sito web). Di colore dorato, รจ una birra amara e molto aromatica, grazie alla generosa luppolatura che conferisce sentori di frutta rossa e a pasta gialla. La grafica dell’etichetta รจ realizzata da Tiago Majuelos, famoso illustratore internazionale, e rappresenta la fuga dal logorio dei ritmi frenetici della cittร (la Milano del birrificio War) verso la tranquillitร della vita in campagna (l’Umbria del birrificio La Gramigna). La What Else non รจ l’unica new entry del birrificio War, poichรฉ recentemente รจ stata annunciata anche la Mango io (6,5%), una New England IPA brassata con avena e frumento in fiocchi (oltre al malto d’orzo) e una massiccia luppolatura con varietร Idaho 7 e Citra. L’elemento peculiare รจ perรฒ la purea di mango, aggiunta in quantitร ragguardevoli (300 kg) per ottenere una IPA dal forte carattere tropicale.
Nel frattempo il birrificio Nama Brewing (sito web) ha annunciato la sua ultima Session IPA, battezzata Supermotueka! (4,5%). Il nome non lascia dubbi sul luppolo protagonista della ricetta: รจ il neozelandese Motueka, utilizzato come unica varietร della ricetta. C’รจ perรฒ un elemento aggiuntivo molto interessante, perchรฉ per questa birra il birraio Mattia Bonardi ha impiegato il Phantasm, un prodotto di nuova generazione. Fondamentalmente รจ una polvere ottenuta dalla lavorazione dell’uva Sauvignon Blanc e ricca di tioli, composti naturali che conferiscono il classico profilo, inteso e aromatico, all’omonimo vino. Durante la fermentazione (della birra in questo caso) i tioli sono in grado di sprigionare potenti note tropicali, che poi rimangono nel prodotto finale. In parole povere il Phantasm esalta la componente di frutta esotica di un birra, rendendola ancora piรน decisa e “juicy”. Se volete verificarne la resa, non rimane che assaggiare l’ultima creazione di Nama Brewing.
Concludiamo infine con il birrificio Mukkeller (sito web), che negli ultimi mesi si รจ dimostrato molto attivo tra one shot, collaborazioni e altre novitร . Segnaliamo allora due delle ultime new entry partendo dalla Assaggio Solo (5,5%), un’American Pale Ale piuttosto leggera e scorrevole, ma molto incisiva grazie alla generosa luppolatura ottenuta con le varietร Nectaron, Citra, Simcoe e Centennial, usate sia in bollitura che a freddo. La seconda novitร รจ invece legata al motoraduno The Barn Day, evento di un certo rilievo che si tiene ogni anno a due passi dalla sede di Mukkeller e per il quale il produttore marchigiano produce una birra speciale sempre diversa. Dopo la Californication del 2022, ora รจ il momento della Revolution (5,5%), un’American Pale Ale brassata con luppoli Cascade e Nectaron in bollitura e Citra, Centennial e Simcoe in dry hopping. Se volete assaggiarla e amate i raduni motociclistici, la trovate al The Barn dal 3 al 6 agosto a Casette dโEte (FM).